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“Paraventi” in mostra alla Fondazione Prada di Milano

“Coromandel” screen, Cina, fine del XVIII secolo, Legno di pino occidentale. 284 x 624 x 2 cm, Calouste Gulbenkian Museum, Lisbona, Portogallo, © Calouste Gulbenkian Foundation, Lisbona – Calouste Gulbenkian Museum, Foto: Carlos Azevedo

“Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries” è una vasta esposizione curata da Nicholas Cullinan. La mostra esplora la storia e interpreta il significato dei paraventi. Sarà esposta alla Fondazione Prada di Milano dal 26 ottobre 2023 al 22 febbraio 2024.

Progetto espositivo

Il progetto espositivo, curato dallo studio di architettura SANAA, ospita oltre settanta paraventi negli spazi del Podium. Questa collezione comprende sia opere di grande valore storico sia lavori più recenti provenienti da musei internazionali e collezioni private, insieme a nuove creazioni commissionate appositamente per questa mostra da più di quindici artisti internazionali.

Mona Hatoum Grater Divide 2002 Acciaio leggero. 204 cm x larghezza e profondità variabili © Mona Hatoum Courtesy White Cube (Foto: Iain Dickens)

Al piano terra del Podium, pareti curvilinee e trasparenti in Plexiglas, alternate a tende sinuose, evocano le forme dei paraventi, creando così una serie di ambienti con diverse condizioni di illuminazione. All’interno di questi spazi, i visitatori possono esplorare i vari gruppi tematici e seguire un percorso espositivo fluido grazie alla trasparenza delle strutture divisorie. Al piano superiore, l’allestimento segue l’intera storia dei paraventi, presentati in ordine cronologico e disposti su piedistalli sagomati che mettono in evidenza le loro forme.

Il Paravento

Potremmo considerare il paravento più che un oggetto di design, una pura opera d’arte, prendendo in considerazione non solo i nobili predecessori dei paraventi risalenti alle preziose tombe dell’era Han in Cina (206 a.C. – 220 d.C.), ma anche l’ampia gamma di artisti che si sono impegnati nella loro creazione, tra cui Franz West e Cy Twombly. In effetti, il paravento può assumere un’incredibile varietà di forme. Dietro la sua struttura apparentemente rigorosa, si celano innumerevoli suggestioni. Questi spaziano dalla tradizione artigianale alle interpretazioni più contemporanee. Questo oggetto è un punto di incontro tra culture ed epoche diverse, ed è capace di esprimere ciò in modi che solo pochi altri oggetti riescono a fare.

William Kentridge Untitled 2023 Disegno a inchiostro di china su pannelli multipli di tela dipinta, uniti da cerniere per formare un paravento. Cinque pannelli: 165 x 45 x 2,5 cm ciascuno [dimensioni complessive: 165 x 230 x 2,5 cm] Courtesy l’artista

Opere in mostra

Questa mostra segue le traiettorie di contaminazioni reciproche tra Oriente e Occidente, esamina infatti i processi di ibridazione tra diverse forme d’arte e funzioni, esplora le collaborazioni tra designer e artisti e, infine, mette in luce la creazione di opere originali.

L’esposizione esplora un’ampia gamma di paraventi, iniziando con quelli cinesi e giapponesi creati tra il XVII e il XIX secolo, che sono stati reinterpretati da maestri contemporanei del design e dell’architettura, tra cui Alvar Aalto, Charles e Ray Eames, Le Corbusier, Josef Hoffmann e Jean Prouvé.
Successivamente, si esplorano le sperimentazioni avanguardistiche di artisti come Giacomo Balla, René Magritte e Pablo Picasso.
La mostra copre anche opere di artisti contemporanei, tra cui Marlene Dumas, Mona Hatoum, Yves Klein, Sol LeWitt, Ed Ruscha, Betye Saar, Keiichi Tanaami, Cy Twombly e Luc Tuymans, e si conclude con nuove interpretazioni realizzate dai giovani Kamrooz Aram, Atelier E.B (Beca Lipscombe & Lucy McKenzie) e Małgorzata Mirga-Tas.

Cy Twombly Paravent 1989 183 x 166,9 x 5 cm © Private collection Foto: Cy Twombly Foundation
Małgorzata Mirga-Tas Face Value 2021 Tessuto, acrilico, paravento in legno. 160 x 150 cm Courtesy l’artista, Karma International (Zurich) and Foksal Gallery Foundation (Warsaw)

Oltre alla manipolazione fisica, il paravento diventa anche un mezzo per proiettare stratificazioni di immagini ed effetti multischermo grazie all’uso diffuso delle tecnologie digitali. Questo aspetto è evidenziato soprattutto nelle opere recenti e inedite di artisti come Tony Cokes, Cao Fei, Shuang Li, Joan Jonas, Tiffany Sia e Wu Tsang.

Wade Guyton Untitled 2023 Getto d’inchiostro Epson UltraChrome HDX su lino. Cinque pannelli, dimensioni complessive: 213 x 430 x 66 cm Courtesy l’artista Foto: © Wade Guyton

Informazioni utili

DATA: dal 26 ottobre 2023 al 22 febbraio 2024
DOVE: Fondazione Prada di Milano
ORARIO: aperto tutti i giorni (tranne il martedì) dalle 10 alle 19
COSTO DEL BIGLIETTO: intero € 15, ridotto € 12 / € 7.50. Gratuito Under 18 Visitatori con disabilità Visitatori sopra i 65 anni residenti nel comune di Milano, in possesso di un documento di identità (solo il giovedì) Giornalisti accreditati. La visita è inclusa nel biglietto d’ingresso di Fondazione Prada
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 02 56 66 26 34
E-MAIL INFO: info@fondazioneprada.org
SITO UFFICIALE: http://fondazioneprada.org

FONTI

Fondazione Prada di Milano
Exibart
Arte.it

di Irene Tassi

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