Livemuseum è un progetto nato all’interno della scuola di Beni Culturali dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Curato da Marco Negroni, docente di Interaction Design, che lo ha ideato e ne ha progettato il software. Il progetto vive dei contributi intellettuali della scuola cui appartiene e di piccoli finanziamenti privati necessari alla crescita del suo software.
L‘obiettivo del sito è la didattica e la ricerca, finalizzati alla comunicazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale. La sua struttura è, quindi, da considerarsi in evoluzione, poiché subordinata alla necessità di poter variare a fini sperimentali. Per questo motivo i contenuti del sito non possono essere considerati parte della comunicazione ufficiale dell’Accademia di Brera, quanto l’emanazione di un progetto accademico a sé stante.
Vision
Attualmente non esiste un accesso digitale strutturato al patrimonio culturale Italiano.
A livello istituzionale esistono numerosi enti, sia centrali che regionali, che si occupano della catalogazione. Tuttavia, i dataset prodotti da ciascuna di esse sono differenti tra loro. Questa disomogeneità logica fa sì, che a fronte di una enorme mole di lavoro e di dati prodotti, non ci sia un punto di accesso centrale da cui queste informazioni possano essere fruite.
Livemuseum si pone esattamente questo obiettivo: realizzare un database centrale che raccolga, normalizzi e unisca i vari dataset prodotti localmente, in maniera da poter avere un motore di ricerca comprensivo del patrimonio culturale italiano.
Database e fonti dati
Attualmente il database coincide interamente con l’ultimo dataset Open Data “Luoghi della Cultura” pubblicato nel 2019 dal MIBAC – Direzione generale Organizzazione, disponibile a questo link
https://dati.beniculturali.it/descrizione_dataset/
Nei prossimi mesi è previsto il rilascio della funzione editing delle schede, che ci permetterà di poter intervenire su di esse correggendole o ampliandole.
L’idea, dunque, è quella di un motore di ricerca ibrido. Si tratta di un sistema algoritmico-autoriale, in cui i contenuti, prodotti dalla semplice aggregazioni dei database, possono essere modificati manualmente senza che questo invalidi l’integrità delle basi dati d’origine.
Il prodotto finale è un sistema semi-curato – una specie di incrocio tra Google e Wikipedia – dove, a fronte di una grande quantità di dati recuperati e aggregati automaticamente, persone esperte – o addirittura i responsabili dell’istituzione – possono correggere o ampliarne le schede.
Crediti
Livemuseum cresce attraverso i contributi intellettuali e operativi di molte persone che, con entusiasmo e dedizione, legano parte della loro formazione accademica allo studio del progetto e alla sua evoluzione. Ecco un elenco non esaustivo dei contributi:
Direzione generale e progettazione software
Prof Marco Negroni
Project Manager & Social media strategist 2021-2022
Lucrezia Trionfante
Assistenza alla progettazione e strutturazione delle base dati 2019-2020
Noemi Lottaroli e Edvige Chiapparoli
Gestione Web
2022
Chiara Assenza
Nicoletta Pulcini
Letizia Roverelli
2021
Lucrezia Trionfante
Gestione pagina Instagram
2022
Ilaria Afiero
Valentina Briguglio
Chiara Fagnoni
Giovanna Iossa
Gestione pagina Facebook
2022
Deborah Finocchiaro
Giovanna Iossa
Redazione
2022
Chiara Assenza
Letizia Roverelli
2021
Alessia De Santis
Arianna Ferrero
Alessandra Giometti
Martina Maria Pugliese
Marta Sveva Romano
Ufficio Stampa
Sara Borghero
Contributi
2022
Chiara Assenza
Irene Bonaldo
Vittoria Brugali
Alessia De Santis
Chiara Fagnoni
Arianna Ferrero
Deborah Finocchiaro
Alessandra Giometti
Giovanna Iossa
Martina Maria Pugliese
Marta Sveva Romano
Letizia Roverelli
Carlotta Torielli
2021
Giulia Alberti
Gaia Alfieri
Silvia Baitini
Silvia Bianchi
Giulia Bottini
Beatrice Bracchi
Cosimo Ciaglia
Maddalena Conti
Elisa D’Amelio
Alessia Di Risio
Francesca Lazzarin
Giada Mozzali
Martina Stagi
Lucrezia Trionfante