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Musei diffusi: il Gran Tour tra le “Terre degli Uffizi”

Trittico di Nicolas Froment per Terre degli Uffizi
Nicolas Froment, Gesù incontra Marta (sinistra); Resurrezione di Lazzaro (centro), Maria Maddalena unge i piedi di Gesù (destra); 1426, Olio su tavola, Firenze, Le Gallerie degli Uffizi

“Terre degli Uffizi” è il grande progetto di valorizzazione del patrimonio artistico toscano promosso da Fondazione CR Firenze e Gallerie degli Uffizi.

“Terre degli Uffizi” nasce all’interno dei progetti delle rispettive istituzioni. ”Piccoli Grandi musei’‘, promosso da Fondazione CR Firenze è il programma di valorizzazione di oltre 100 piccole realtà museali nelle quali si sono svolti interventi di restauro e nuovi allestimenti. Lo scopo infatti è offrire una nuova narrazione del patrimonio storico artistico diffuso nel territorio. Allo stesso tempo gli Uffizi hanno deciso di intraprendere un’importante attività di delocalizzazione e valorizzazione del territorio attraverso il progetto ‘‘Uffizi Diffusi’‘. Annunciato nel 2021 da Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, il progetto mira alla collaborazione con i musei periferici per favorire un turismo in grado di avvicinare l’arte ai territori, rendendo così fruibili opere d’arte attualmente collocate nei depositi degli Uffizi.

“Sono iniziative destinate soprattutto alla popolazione locale, nell’intento di rafforzare il senso di appartenenza e identità che è alle radici del più alto, del più nobile senso civico”.

Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi 

Il progetto quinquennale

Lo scorso giugno 2021, i vertici di Fondazione CR Firenze e Gallerie degli Uffizi hanno stipulato un protocollo di intesa della durata quinquennale. Esso si è concretizzato subito in cinque mostre inserite nelle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Quest’ultime hanno approfondito il legame tra il territorio e le collezioni del museo. Le cinque esposizioni sono: Poppi (Arezzo) Nel segno di Dante; San Godenzo (Firenze) Dante Alighieri e Andrea del Castagno tornano a San Godenzo; Anghiari (Arezzo), La civiltà delle armi e le Corti del Rinascimento; Montespertoli (Firenze), Pittori giotteschi in Valdelsa; Castiglion Fiorentino (Arezzo), L’ultimo sigillo: Le Stimmate di San Francesco a La Verna dalle collezioni delle Gallerie degli Uffizi.

L’obiettivo del progetto è quello di decentrare i flussi dei visitatori e incrementare il turismo di vicinanza, grazie per l’appunto alla collaborazione con i musei locali. I risultati della prima edizione infatti hanno confermato l’intento: 36.131 visitatori per le cinque mostre con un incremento medio del 16% di visitatori nei musei a Poppi, Anghiari e Castiglion Fiorentino. 

Visti i risultati, l’iniziativa non poteva che rinnovarsi per una nuova edizione: sono otto le mostre che si sono tenute nel corso del 2022, all’interno della seconda edizione di “Terre degli Uffizi”. Vi invitiamo a scoprire le mostre ancora in corso sul sito ‘Terre degli Uffizi’.

Beato Angelico, deposito Gallerie degli Uffizi
Beato Angelico, Annunciazione, 1430-40 c.a., tempera e oro su tavola, Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, San Giovanni Valdarno

Il legame tra musei e territorio

“Terre degli Uffizi” diventa così l’occasione per riflettere sull’attività dei musei nelle piccole e grandi città, puntando l’attenzione sull’importanza delle reti e dei sistemi museali.

Il Flautista, Jacopo Vignali a San Casciano
Jacopo Vignali, Il Flautista, 1650-1655 c.a., Olio su tela, Firenze, Galleria degli Uffizi in Jacopo Vignali e La Galleria degli Uffizi a San Casciano (1 ottobre 2022 – 26 febbrario 2023)

A questo proposito è pertinente guardare a “Terre degli Uffizi” attraverso la lente di Open Doors. Il museo partecipativo oggi : un ciclo di conferenze organizzato da Fondazione Brescia Musei per affrontare le prospettive dei musei del futuro. Non a caso durante la giornata inaugurale del 25 maggio scorso Valdo Spini, CdA delle Gallerie degli Uffizi, ha parlato dell’iniziativa Uffizi diffusi. Il contesto era di un talk che voleva individuare proprio quei modelli museali che non solo salvaguardano la mission del museo per la quale l’ICOM stesso lavora costantemente, ma che sappiano rendere i propri spazi inclusivi e aperti.

Ma cos’è un museo inclusivo? Quali sono le strategie che il museo deve adottare per renderlo tale? Il territorio che funzione ha in questi termini? Queste sono solo alcune delle domande alle quali si è cercato di dare una risposta. “Fare rete sul territorio” è una tra queste. E’ importante dunque che l’istituzione museale agisca coerentemente sul territorio, che conosca le problematiche specifiche, che sappia confrontarsi con le realtà territoriali e politiche e insieme a queste collaborare in termini di accessibilità alla cultura. Ne deriva che un modello museale non può e non deve essere adattabile a ogni territorio, ma può fungere da esempio e ispirazione per tutte le istituzioni culturali.

Gli Uffizi a San Casciano

Le Gallerie degli Uffizi a San Casciano
Jacopo Vignali e La Galleria degli Uffizi a San Casciano (1 ottobre 2022 – 26 febbrario 2023)

“Terre degli Uffizi” nasce proprio dalla costola di due modelli museali che hanno agito sul territorio partendo da un’analisi di quest’ultimo e della sua storia, poco nota al di fuori dei grandi centri culturali. Infatti dai risultati della prima edizione l’80% dei visitatori non conosceva i musei e sono stati attratti dall’evento in corso. Le mostre hanno dunque fatto da attrattore per i centri meno noti che hanno avuto l’occasione di far conoscere il proprio patrimonio artistico e storico a un pubblico più ampio.

Senza dubbio non si può ignorare il merito che ha avuto un’istituzione così “brandizzata” come gli Uffizi nel richiamare a sé il suo grande pubblico e non solo. Questo ha inoltre permesso l’esposizione e la valorizzazione di opere normalmente conservate nei depositi degli Uffizi all’interno di nuovi contesti e narrazioni.

Come nel caso del dipinto “La gioventù sorpresa dalla morte” di recente attribuito a Jacopo Vignali (1592- 1664) e proveniente dalle Gallerie degli Uffizi insieme a un’ingente collezione, di recente donata proprio agli Uffizi, dello studioso e appassionato d’arte Carlo del Bravo alla quale è dedicata la mostra “Jacopo Vignali a San Casciano. Dipinti dalle Gallerie degli Uffizi in ricordo di Carlo del Bravo” di recente prorogata fino al 26 febbraio 2023.

“Una mostra davvero affascinante dedicata ad uno dei protagonisti del Seicento fiorentino che si qualifica per le tante novità scientifiche proposte. Il successo dell’evento, attestato dai numeri dei visitatori, ci ha indotto ad estendere l’opportunità di ammirare e conoscere le opere esposte a San Casciano”

Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi 

Fonti

Fondazione CR Firenze

Gallerie degli Uffizi

di Deborah Finocchiaro

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