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Achille Funi in mostra al Palazzo dei Diamanti di Ferrara

Achille Funi, Genealogia o La mia famiglia, c. 1918-19. Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione VAF-Stiftung
Achille Funi, Genealogia o La mia famiglia, c. 1918-19. Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione VAF-Stiftung

La città natale di Achille Funi celebra la sua eredità con una vasta retrospettiva, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara. Questo straordinario evento avrà luogo presso il Palazzo dei Diamanti dal 28 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024. La mostra Achille Funi. Maestro del Novecento tra storia e mito, curata da un team composto da Nicoletta Colombo, Serena Redaelli e Chiara Vorrasi, offre al pubblico l’opportunità unica di esplorare l’intero percorso creativo di questo pittore attraverso più di centoventi opere.

Queste opere provengono da importanti collezioni pubbliche e private, sia in Italia che all’estero, e includono alcuni dei capolavori più noti dell’artista. La selezione spazia da dipinti ad olio e tempera a acquerelli, disegni a carboncino e sanguigna, fino ai cartoni preparatori per i grandi affreschi e mosaici, consentendo così di riscoprire il genio straordinario di uno dei più eminenti maestri del Novecento.

Achille Funi, I Crociati a Gerusalemme, dal ciclo murale dell’Arengo in Ferrara (1934 - 1938)
Achille Funi, I Crociati a Gerusalemme, dal ciclo murale dell’Arengo in Ferrara (1934 – 1938)

Chi è Achille Funi?

Il pittore, nato a Ferrara nel 1890 e deceduto ad Appiano Gentile (Como) nel 1972, ha attraversato l’intero periodo più tumultuoso della cultura e dell’arte italiana nel cosiddetto “secolo breve”. È evidente che, in mezzo a tutte le avventure, le sfide e le influenze etiche, letterarie e politiche, l’ardente desiderio di esprimere la costante evoluzione della rappresentazione artistica dell’animo italiano è stato il suo faro guida costante.

L’uso del termine “pilastro” non è una semplice metafora, ma sottolinea il suo ruolo strutturale, simile a quello che un pilastro svolge in architettura. In architettura, un pilastro può variare in stile a seconda del contesto, ma mantiene sempre la fondamentale funzione di sostenere l’edificio. Nel caso di Funi, la sorgente inesauribile della sua opera è stata costante, coerente, alimentata dal patrimonio latino e guidata dal respiro mediterraneo.

Si narra che sin dalla sua giovinezza a Ferrara, Funi portasse sempre con sé il quaderno allegro di Schifanoia: un quaderno in cui c’erano ampi spazi luminosi, un’ottimismo interiore e una brillante gamma di colori.

Senza dubbio, la profezia di Margherita Sarfatti sulla vastità dell’impulso creativo di Funi fu confermata dalla sua dedizione all’affresco su grandi superfici. Inoltre, la sua nomina a docente per questa rara e complessa forma d’arte presso l’Accademia di Brera, incarico che mantenne persino dopo la seconda guerra mondiale, testimonia la sua straordinaria vocazione per questa disciplina.

Catalogo della mostra Achille Funi. Maestro del Novecento tra storia e mito

Il catalogo della mostra farà luce sui vari contesti che circondavano Achille Funi e che riflettevano la sua forte personalità. Funi condivideva il palcoscenico con rinomati protagonisti della pittura italiana e internazionale, e lo faceva con indipendenza e determinazione. Manifestava una profonda ammirazione per artisti come Cézanne e Picasso, instaurando un dialogo rigoroso con l’immaginario mitico di De Chirico e Savinio, entrambi legati in qualche modo a Ferrara, e con l’evocativa pittura di De Pisis, un autentico figlio della città, che era anche poeta. Quest’ultimo fu un riferimento imprescindibile per chi intendeva avventurarsi nei sogni cavallereschi evocati dalle opere di Boiardo.

Informazioni sulla mostra

Quando: 28 ottobre 2023 – 25 febbraio 2024
Dove: Palazzo dei Diamanti di Ferrara
Orario: Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30
Telefono: 0532 244949
E-mail: diamanti@comune.fe.it
Sito-web: www.palazzodiamanti.it

FONTI

Palazzodidiamanti
Finestre sull’arte
studioesseci

di Irene Tassi

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