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Il Perugino alla Galleria Nazionale dell’Umbria

Perugino, Madonna della Consolazione, 1496-1499, Galleria Nazionale dell'Umbria
Perugino, Madonna della Consolazione, 1496-1499

La Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia celebra dal 4 marzo all’11 giugno 2023 Pietro Vannucci, detto il Perugino.

In occasione dei cinquecento anni dalla scomparsa (Città della Pieve, 1450 circa – Fontignano, 1523), la Galleria Nazionale omaggia l’artista. La mostra intitolata “Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo” restituisce all’artista il ruolo che era stato assegnato a lui dal pubblico e dalla sua epoca.
Il percorso presenta i suoi maggiori capolavori dall’inizio della sua formazione fino allo Sposalizio della Vergine del 1504, momento di apice della sua brillante carriera.

La mostra

La mostra “Il meglio maestro d’Italia“, è curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo.
Questa restituisce a Perugino il giusto riconoscimento artistico che il suo pubblico e la sua epoca gli avevano attribuito.
L’artista, protagonista indiscusso del Rinascimento, viene infatti celebrato attraverso opere fondamentali della sua produzione.
La mostra sottolinea il ruolo di spicco che il Vannucci ha ricoperto nel panorama artistico del Rinascimento, grazie alla sua relazione con i protagonisti dell’epoca.
Il percorso segue i movimenti del pittore o delle sue opere attraverso l’Italia, evidenziando come il Perugino abbia lasciato una traccia profonda del suo magistero in ogni luogo toccato dalla sua attività, dal nord al sud della penisola italiana. In particolare, la mostra mette in risalto l’Umbria e la Toscana, dove il Vannucci ha lavorato e aperto le sue botteghe a Perugia e Firenze.

Perugino, Annunciazione Ranieri , 1495–1500 circa, Galleria Nazionale dell'Umbria
Perugino, Annunciazione Ranieri , 1495–1500 circa

Per celebrare il quinto centenario dalla morte di Perugino, il titolo dell’esposizione sottolinea l’intenzione di raccontare la grandezza dell’artista attraverso gli occhi dei contemporanei. La Galleria Nazionale dell’Umbria, infatti, ospita il maggior numero di opere di Perugino.
La mostra completa il progetto di analisi dell’itinerario creativo dell’artista, iniziato nel 2004 con una precedente esposizione sugli ultimi vent’anni della sua produzione. L’obiettivo è quello di mostrare l’opera di Perugino senza distorsioni, escludendo le opere prodotte in età avanzata e senza la condizionante influenza della critica.

Perugino non è solo il pittore delle dolcissime madonne angelicate o delle pale d’altare fiorite come frammenti di cielo in terra, ma l’identità stessa della cultura umbra diffusa nel mondo.

Andrea Romizi

Le opere

La rassegna si compone di oltre settanta opere, provenienti da alcuni tra i più importanti musei nazionali e internazionali, come le Gallerie degli Uffizi, la National Gallery di Washington, la National Gallery di Londra, e il Louvre di Parigi.
La selezione dei dipinti del Vannucci comprende tre commissioni di grande rilevanza artistica.
Si tratta della Crocifissione della Cappella Chigi in Sant’Agostino a Siena e anche della Lotta fra Amore e Castità.
Infine, lo Sposalizio della Vergine per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia.

Perugino, Adorazione dei Magi, 1475 circa, Galleria Nazionale dell'Umbria
Perugino, Adorazione dei Magi, 1475 circa

La mostra offre una panoramica completa del percorso artistico del Vannucci. Si parte, infatti, dalle prime collaborazioni nella bottega di Andrea del Verrocchio e si passa per le imprese fiorentine che fecero la sua fortuna. Tra queste, le tre tavole già presenti a San Giusto alle Mura (ora nelle Gallerie degli Uffizi) o la Pala di San Domenico a Fiesole.

L’esposizione esplora anche i suoi straordinari ritratti e le monumentali pale d’altare, tra cui il Trittico Galitzin, che si trova alla National Gallery di Washington, e il Polittico della Certosa di Pavia, in gran parte conservato alla National Gallery di Londra e eccezionalmente ricomposto per l’occasione.
Opere del maestro umbro si trovano anche in Emilia, in città come a Fano, Senigallia e Bologna, e hanno influenzato artisti come Francesco Francia, Lorenzo Costa e il Rimpatta. Inoltre, un filone lombardo-veneto della scuola peruginesca è rappresentato dalle opere di Tommaso Aleni e Francesco Verla.

I luoghi

Perugino ha influenzato profondamente molte località della penisola italiana con la sua arte, da nord a sud, soprattutto in Umbria e Toscana, dove aveva botteghe a Perugia e Firenze.
La Cappella Sistina, inoltre, con gli affreschi della “Consegna delle chiavi“, è stata un importante trampolino di lancio per il “peruginismo” umbro-laziale, con artisti come Antoniazzo Romano e Antonio da Viterbo detto il Pastura. Questi affreschi hanno ispirato anche artisti provenienti da altre regioni, come Macrino d’Alba, nel Piemonte, e Gaudenzio Ferrari, nella Lombardia.
Opere del maestro umbro sono state presenti anche in Romagna ed Emilia, dove hanno ispirato artisti come Francesco Francia, Lorenzo Costa e il Rimpatta. In Lombardia e Veneto, il filone peruginesco è rappresentato da artisti come Tommaso Aleni e Francesco Verla, con opere come la Madonna col Bambino tra i Santi Agostino e Giovanni evangelista nella chiesa di Sant’Agostino a Cremona.

Perugino, Cristo in Pietà (cimasa della Pala dei Decemviri), 1495
Perugino, Cristo in Pietà (cimasa della Pala dei Decemviri), 1495

Infine, l’Assunzione del Duomo di San Gennaro ha diffuso il lessico di Pietro non solo nel Napoletano, ma anche in altre aree del sud Italia, grazie all’attività di Stefano Sparano e Cristoforo Faffeo.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo contenente i contributi dei maggiori specialisti del pittore, e sarà dato ampio spazio ai direttori e ai curatori delle collezioni di appartenenza delle opere in prestito.

Influenze e modelli

La mostra offre al visitatore l’opportunità di esplorare il ruolo centrale che Perugino ha avuto nel panorama artistico del suo tempo, e di analizzare i legami che intrattenne con i protagonisti della sua epoca.
L’esposizione segue i viaggi del pittore e delle sue opere attraverso l’Italia, evidenziando l’impronta lasciata dal maestro di Città della Pieve. Egli riuscì a fondere la luce e la monumentalità di Piero della Francesca con il naturalismo e i modi lineari di Andrea del Verrocchio, filtrandoli attraverso la maniera gentile della pittura umbra.

Perugino, Madonna col Bambino in gloria e Santi Michele, Caterina d’Alessandria, Apollonia e Giovanni Evangelista (Pala Scarani), 1500 circa
Perugino, Madonna col Bambino in gloria e Santi Michele, Caterina d’Alessandria, Apollonia e Giovanni Evangelista (Pala Scarani), 1500 circa

La Galleria Nazionale dell’Umbria ospita un evento unico in cui opere di grandi maestri rinascimentali come Raffaello e Francesco Francia, ma anche di artisti meno celebri ma altrettanto talentuosi come Stefano Sparano originario della Campania o il piemontese Macrino d’Alba, saranno esposte insieme alle creazioni del maestro umbro, che è diventato un modello fondamentale per gli altri artisti.

Il catalogo

Il catalogo della mostra, pubblicato da Dario Cimorelli Editore, presenta i contributi dei principali esperti del pittore. In questo modo, ripercorre le varie fasi della carriera di Pietro, dall’inizio della formazione al ritorno in Umbria nei primi anni del Cinquecento.
Gli scritti introduttivi offrono una panoramica del contesto storico in cui operò il maestro, approfondendone la storia, il pensiero e gli spazi.
Inoltre, un ampio spazio è dedicato ai direttori e ai curatori delle collezioni di appartenenza delle opere in prestito.

Perugino, Pietà del Farneto, 1472-1474 circa
Perugino, Pietà del Farneto, 1472-1474 circa

Risulta così evidenziata l’importanza della collaborazione tra istituti, tra cui le Gallerie degli Uffizi, la National Gallery di Washington, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi e la Gemäldegalerie di Berlino. È stato infatti chiesto ai musei di diventare partner del progetto, concedendo un maggior numero di opere e offrendo consulenza scientifica.
L’obiettivo dell’esposizione è allora quello di restituire lo sguardo dei contemporanei e di riscoprire Pietro Perugino come uno dei protagonisti assoluti del Rinascimento per almeno due decenni.

Informazioni sulla mostra

“IL MEGLIO MAESTRO D’ITALIA”. PERUGINO NEL SUO TEMPO
Quando: 4 marzo – 11 giugno 2023
Dove: Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria (corso Pietro Vannucci, 19)

Orari: tutti i giorni, dalle 8.30 alle 19.30; la biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti: Intero: €10,00; Ridotto: €2,00; Convenzioni: €5,00
Biglietti online: TicketOne

Informazioni: Tel. 075.58668436;
gan-umb@beniculturali.it;

Fonti

Finestre sull’arte
Artemagazine
Arte.it
MiC
GNUmbria

di Chiara Pezzella

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