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Teresa Margolles: guardando i morti si vede la società

Teresa Margolles

L’installazione di Teresa Margolles Periferia dell’agonia è esposta a Roma presso il Mattatoio, dal 24 febbraio al 19 giugno 2022.

Il progetto Periferia dell’agonia di Teresa Margolles è il quinto capitolo del programma triennale Dispositivi sensibili, ideato da Angel Moya Garcia per il Mattatoio di Roma.

L’artista come testimone

Teresa Margolles è un’artista concettuale, fotografa, videografa e artista performativa messicana. Dopo gli studi in medicina legale, si dedica alla sua produzione artistica. All’interno delle opere si può notare l’indagine sulle cause e le conseguenze sociali della morte. I temi principali sono la violenza, il genere e l’alienazione.

Cresciuta in Messico, è tra le artiste che più hanno trattato il tema della brutalità della guerra tra narcotrafficanti e forze dell’ordine nella Repubblica Messicana. Nelle sue opere emerge una condanna alla violenza e ai suoi effetti sulle famiglie delle vittime, nelle comunità e nello spazio urbano.
Il sudamerica ha un profondo divario economico e sociale, la ricchezza è nelle mani di pochi e molti muoiono uccisi in guerre che non li riguardano. È questa brutalità che l’artista denuncia, ponendosi come testimone di morti che altrimenti sarebbero considerate solo “danni collaterali“.

La morte è il tema fondante della sua ricerca: Teresa Margolles tenta di raccontare la brutalità dell’unico evento che non si può raccontare, perché chi lo sperimenta non può parlarne. Nelle sue opere avvicina la violenza allo spettatore e lo spettatore alla violenza.

L’intento di avvicinare gli spettatori alla violenza non comporta immagini cruente, ma anzi estremamente tranquille e piacevoli: solo avvicinandosi lo spettatore può scoprire la crudeltà che si cela dietro quelle immagini rassicuranti. Ed è che lo spettatore diventa testimone, coinvolto in un dramma altrui che improvvisamente lo strega e lo coinvolge sensorialmente.

La responsabilità di testimone è innanzitutto nel ruolo dell’artista, infatti lo scopo di Teresa Margolles è non girarsi dall’altra parte davanti alle violenze; anzi, le accoglie, le testimonia e ne indaga le conseguenze.

Difende i morti, ma anche le loro famiglie, costrette a scontrarsi con la mancanza di informazioni sui decessi, l’impunità dei responsabili, la negligenza delle autorità nelle indagini…

Periferia dell’agonia

Il progetto Periferia dell’agonia presentato al Mattatoio di Roma è composto da un’installazione ambientale che occupa l’intero padiglione 9B e da una serie di azioni durante tutta la durata della mostra. Lo scopo è permeare sia lo spazio espositivo che, sopratutto, lo spazio urbano della città.

Entrando nel padiglione ci si trova avvolti da tende industriali di plastica rosse, ferite, squarciate, come un corpo brutalmente massacrato. Per ribadire l’idea di trovarci vicini alla morte, nel padiglione si trova un tavolo illuminato ospita una tela di ventitré metri, che un tempo veniva usata per coprire i corpi di persone assassinate. Lo spettatore deve camminare vicino a questa tela, scontrandosi la morte.

Teresa Margolles

Questo ambiente viene abitato a intervalli irregolari da azioni o dalla loro documentazione. La mappatura dei luoghi in cui si sono verificati omicidi nella città di Roma viene attivata da partecipanti che segnano il terreno con l’acqua e assorbono il materiale di ogni scena con una spugna, raccogliendo le tracce che rimangono e rendendoci tutti testimoni di quanto accaduto.

In questo modo, Teresa Margolles diventa testimone del dolore e della violenza per preservare il ricordo di chi non c’è più e tramandare il suo racconto.

Fonti

https://www.mattatoioroma.it/mostra/teresa-margolles-periferia-dell-agonia

https://artslife.com/2018/03/28/teresa-margolles-la-poesia-dellorrore-cronache-violenza-senza-fine-milano/

di Alessia De Santis

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