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“Mario Dondero: La libertà e l’impegno” a Milano

Mario Dondero, Tuffo nel Malecón, L’Avana, 1992 ©Archivio Dondero

Dal 21 giugno al 6 settembre 2023, presso il Palazzo Reale di Milano, verrà inaugurata l’esposizione Mario Dondero: La libertà e l’impegno.

Questa mostra rappresenta un’imponente retrospettiva dedicata al lavoro fotografico di Mario Dondero (1928-2015),. figura di spicco nella fotografia italiana del secondo periodo del Novecento e un rinomato fotoreporter a livello internazionale.

Mario Dondero, Alfabetizzazione in una cascina della pianura emiliana, Reggio Emilia, 1964 ©Archivio Dondero

Gli scatti iconici e inediti di Dondero a Palazzo Reale

Organizzata dal Comune di Milano – Cultura e prodotta in collaborazione tra Palazzo Reale,. Silvana Editoriale e l’archivio Mario Dondero, la mostra Mario Dondero: La libertà e l’impegno è curata da Raffaella Perna e sarà allestita nell’Appartamento dei Principi.

L’obiettivo di questa esposizione è offrire una panoramica completa dell’opera di Dondero,. attraverso una selezione di immagini tratte dai suoi reportage e servizi fotografici realizzati nel corso della sua lunga carriera,. spaziando dagli anni Cinquanta fino agli anni Dieci del XXI secolo. Oltre alle fotografie iconiche lo che hanno reso famoso, saranno presentati anche scatti inediti provenienti dall’archivio personale dell’autore, tra cui ritratti di Pier Paolo Pasolini e Laura Betti.

La mostra a Palazzo Reale si propone di tracciare il lungo percorso di Dondero attraverso una narrazione che segue un doppio criterio, cronologico e tematico. Le sale dell’Appartamento dei Principi sono state concepite come tappe di un racconto,. ciascuna pensata come una micro-mostra, che spaziano dalle prime fotografie dei viaggi in Portogallo degli anni Cinquanta fino agli scatti realizzati a Kabul negli anni Duemila.

Milano è orgogliosa di ospitare questa esposizione che rende omaggio a uno dei fotografi che,. grazie al suo spessore culturale e professionale ma soprattutto alla sua sensibilità, ha saputo immortalare la realtà nella sua autentica essenza.

Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Mario Dondero, Il ritratto di un giovane combattente repubblicano, scomparso in una fossa comune di Franco, Malaga, 2001 ©Archivio Dondero

Il percorso espositivo

La mostra si sviluppa in dieci sale dell’Appartamento dei Principi, ognuna con un tema specifico e una selezione di fotografie rappresentative.

La prima sala della mostra accoglie una selezione di fotografie di taglio sociale scattate nella penisola iberica a partire dagli anni Cinquanta fino al 2001. Tra le opere esposte spicca un potente ritratto tenuto nel palmo di una mano,. raffigurante un giovane combattente repubblicano scomparso in una fossa di Franco, catturato a Malaga.

Nella sala successiva, undici fotografie che documentano la migrazione interna in Italia,. il processo di alfabetizzazione, il lavoro rurale, le manifestazioni politiche e sindacali. La terza sala ospita invece un corpus di immagini risalenti al 1968, che ritraggono diversi aspetti della realtà sociale dell’Irlanda.

Le quattro sale successive sono dedicate a importanti personalità del mondo dello spettacolo, dell’arte e della letteratura, sia in Italia che all’estero. Nelle sale 4 e 5, piccano gli scatti di Pier Paolo Pasolini sul set del film “Comizi d’amore” e Carla Fracci,. Giorgio Gaber, Vittorio Gassman e Jean Seberg. Nella sala 6 sono esposti ritratti di pittori, scultori, fotografi, critici d’arte e direttori di museo,. tra cui tra cui Francis Bacon, Alberto Burri, Elisabetta Catalano, Pierre Restany e Fausto Melotti. E poi ancora William Saroyan, Günter Grass, Edoardo Sanguineti, Dacia Maraini.

Mario Dondero, Pastori nomadi nel Sahara, Assamaka, Niger, 1966 ©Archivio Dondero

La sala 8 presenta una significativa raccolta di fotografie scattate in Francia,. che documentano la realtà sociale e politica del paese, compresi i congressi del partito gollista, gli eventi del ’68 e le recenti manifestazioni a Parigi nel 2011 a difesa dei diritti sociali.

La sala 9 è dedicata ai reportage fotografici realizzati in diverse parti dell’Africa, paese che Dondero che ha visitato più volte nel corso della sua carriera. Vi sono documentati i conflitti tra Algeria e Marocco, la Nigeria, la Costa d’Avorio e il Senegal.

Infine, nella sala 10 vengono esposte fotografie scattate in varie parti del mondo a partire dal 1978. Tra gli scatti presenti, si possono ammirare immagini del Brasile che ritraggono la vita dei bambini di strada, .di Berlino nel 1989 poco prima della caduta del muro, di Cuba durante il “período especial”, della Russia e di Kabul, nonché di carceri e ospedali in cui operano i medici di Emergency.

Il percorso espositivo vuole porre in luce la grande varietà e la complessità del lavoro di Dondero,. fotoreporter che, in oltre sei decenni di attività, ha tracciato la strada per una pratica fotografica militante,. fondata sulla cultura e sulla capacità di stringere relazioni umane. La mostra ha l’obiettivo di raccontare la vicenda, straordinaria,. di un fotografo animato da un forte impegno civile, che ha saputo farsi testimone e interprete del proprio tempo.

Raffaella Perna, curatrice della mostra
Mario Dondero, Ballerine di avanspettacolo, Milano, 1953 ©Archivio Dondero

La vita e il lavoro di Mario Dondero

Mario Dondero, nato nel 1928 a Milano, ha vissuto un’esperienza giovanile significativa partecipando alla Resistenza in Val d’Ossola e alla Liberazione di Milano. Negli anni ’50 è stato un protagonista nel circolo intellettuale del Bar Giamaica, luogo d’incontro per intellettuali, artisti e una generazione di fotografi che include Ugo Mulas, Carlo Bavagnoli, Giulia Niccolai e Alfa Castaldi. In seguito lavora come inviato per il settimanale Le Ore, rivista all’avanguardia in Italia che conferiva grande importanza alle fotografie. È proprio all’interno di questa pubblicazione che Dondero ha deciso di diventare un fotoreporter.

Nel 1954 si trasferisce a Parigi, continuando a collaborare con giornali italiani come Il Giorno e successivamente La Repubblica. Ha svolto un’attività molto attiva anche nella stampa francese e internazionale, con contributi significativi su pubblicazioni come Regards, L’Humanitè Dimanche, L’Express e Jeune Afrique.

Dondero ha documentato vari conflitti mondiali e ha partecipato a numerose conferenze internazionali. Ha anche trascorso un periodo a Londra collaborando con la stampa britannica, mentre negli anni ’60 ha vissuto a lungo a Roma. All’inizio degli anni ’70 è tornato a Parigi, dove ha risieduto fino al 1999, realizzando reportage che mostravano il suo impegno politico e sociale, pubblicati sia in Italia che all’estero. Successivamente si è stabilito a Fermo nelle Marche.

Continuando a viaggiare per il mondo, Dondero ha continuato a ritrarre persone e storie per giornali, riviste e associazioni umanitarie come Emergency. Ha esposto le sue fotografie in mostre personali e collettive in Italia e in numerosi paesi, ricevendo il titolo di membro onorario della Compagnia Unica dei Portuali di Genova.

Considerato uno dei veterani del fotogiornalismo italiano ed europeo, si è distinto per il suo sguardo umano e partecipe verso le storie di vita.

Dopo una lunga malattia, Mario Dondero muore il 13 dicembre 2015.

INFORMAZIONI UTILI

DATE: Dal 21 giugno al 6 settembre 2023

LUOGO: Palazzo Reale di Milano

INDIRIZZO: Milano, Piazza del Duomo, 12

ORARI: Da martedì a domenica ore 10-19:30. Giovedì chiusura alle 22:30. 

BIGLIETTI: ingresso gratuito

TELEFONO: +39 02 88 44 5181 

E-MAIL: c.mostre@comune.milano.it 

SITO UFFICIALE: https://www.palazzorealemilano.it/

Fonti

Palazzo Reale Milano

Archivio Mario Dondero

di Eleonora Interliggi

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