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Vita Dulcis. Paura e desiderio nell’Impero Romano

Vita Dulcis: arte, archeologia e cinema si incontrano a Roma nella mostra di Francesco Vezzoli.

Cosa succede quando l’arte contemporanea incontra l’antichità romana e il cinema che ne ha raccontato le vicende? Il risultato è Vita Dulcis – Paura e desiderio nell’Impero romano, la mostra che si tiene al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 22 aprile al 27 agosto 2023, curata da Francesco Vezzoli e Stéphane Verger. Si tratta di un progetto espositivo che mette in dialogo la più recente produzione dell’artista contemporaneo con i capolavori del Museo Nazionale Romano e le immagini del cinema che ha narrato la storia antica.

L’artista Francesco Vezzoli

Vezzoli è famoso per le sue opere che mescolano citazioni storiche e cultura popolare, utilizzando vari mezzi espressivi come l’uncinetto per creare opere uniche. La sua produzione più importante è la videoarte, spesso rappresentando produzioni televisive immaginarie o cortometraggi con icone della cultura pop. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero e rappresentato l’Italia alla Biennale di Venezia tre volte. Nel 2013, ha tentato di portare una chiesa rurale di Montegiordano al MOMA di New York, ma il progetto è stato bloccato perché illegale.

La mostra

La mostra Vita Dulcis nasce dall’interesse di Vezzoli per l’arte antica, il passato e le sue icone, e dal suo gioco di riferimenti e mescolanze tra cultura classica – solenne, eterna – e cultura pop. Il titolo della mostra, Vita Dulcis, è una latinizzazione del celebre film di Federico Fellini La dolce vita, e introduce e riassume l’agilità con cui la mostra intende muoversi tra epoche e contesti differenti.

Il progetto espositivo si sviluppa in sette sale tematiche collegate dalla rotonda centrale, che fa da introduzione, e accosta opere e reperti archeologici conservati nelle diverse sedi del Museo Nazionale Romano – capolavori noti e reperti mai esposti al pubblico prima d’ora – a clip cinematografiche di grande successo. Tra queste Cabiria, primo colossal italiano datato 1914, sceneggiato da Gabriele D’Annunzio, Satyricon di Federico Fellini, Sebastiane di Derek Jarman, Il gladiatore di Ridley Scott.

VITA DULCIS, Sala UBI POTENTIA REGNAT, foto Daniele Molajoli

Il cinema è il completamento ideale del racconto di Vita Dulcis: tra tutte le arti visive, è stato il mezzo che più di tutti ha utilizzato e celebrato il periodo storico dell’antica Roma. Sempre cercando di restituirne la verità, la passione, le storie, le psicologie, le atmosfere e i colori. Fin dagli inizi della sua carriera da artista, Francesco Vezzoli ha celebrato la Settima Arte come “medium” privilegiato per l’interpretazione della realtà e come riferimento emotivo e narrativo più potente nel dibattito contemporaneo. È stato dunque per lui naturale accostare i reperti di epoca romana a spezzoni di film ambientati nell’antica Roma.

Le opere inedite

Le opere di Vezzoli, che incorporano elementi d’epoca antica o che all’antico sono ispirate, costituiscono il terzo elemento di questo dialogo tra passato e presente. L’artista ha creato per la mostra alcune opere inedite, come Lo sguardo di Adriano, una testa di marmo romano del II secolo d.C. a cui ha aggiunto un occhio di vetro e una lacrima d’oro. La morte di Lucrezia, un dipinto su tela che raffigura la scena del suicidio della leggendaria eroina romana, con l’aggiunta di un coltello ricamato con fili metallici. Altre opere sono state realizzate a partire da materiali antichi, come le monete romane che Vezzoli ha trasformato in orecchini o le statuette di bronzo che ha rivestito di smalto colorato.

L’allestimento suggestivo di Filippo Bisagni

L’allestimento della mostra è curato dall’artista Filippo Bisagni, che ha creato una dimensione installativa suggestiva e teatrale, con i giochi di luci e ombre concepiti da Luca Bigazzi, il più celebrato direttore della fotografia italiano vivente. L’obiettivo è quello di creare un’atmosfera coinvolgente e immersiva per il visitatore, che possa sentirsi parte integrante del racconto proposto dalla mostra. L’allestimento gioca anche con i contrasti tra i materiali antichi e quelli moderni, tra il bianco e il nero e i colori accesi, tra la solennità e l’ironia.

VITA DULCIS, Sala RIDENTEM DICERE VERUM, foto Daniele Molajoli

La mostra è stata inaugurata il 20 aprile alla presenza di molti ospiti del mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, tra cui il sindaco di Roma, il ministro della cultura, il presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo, il direttore del Museo Nazionale Romano, attori come Toni Servillo, Margherita Buy e Valeria Golino, registi come Paolo Sorrentino e Matteo Garrone, scrittori come Roberto Saviano e Melania Mazzucco. Tutti i partecipanti hanno espresso il loro apprezzamento per la mostra e per il lavoro di Vezzoli, sottolineando l’importanza di valorizzare il patrimonio culturale italiano attraverso progetti innovativi e originali.

La mostra Vita Dulcis è un’occasione imperdibile per scoprire le affinità e le differenze tra l’antico e il contemporaneo, tra l’arte e il cinema, tra la paura e il desiderio.

Informazioni

DATE: dal 22 aprile al 27 agosto 2023
LUOGO: Palazzo delle Esposizioni, Roma
INDIRIZZO: via Nazionale 194, Roma
ORARI: da lunedì alla domenica dalle 10:00 alle 20:00
TELEFONO: 06 696271
E-MAIL INFO: info.pde@palaexpo.it
SITO UFFICIALE: Palazzo delle esposizioni

Fonti:

Palazzo delle Esposizioni

Artribune

Artsupp

di Ilaria Torretta

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