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“Lucia Marcucci: Poesie e no.” al MUSEION di Bolzano.



Dal 9 giugno al 3 settembre 2023 è in corso la mostra “Lucia Marcucci, “Poesie e no.” al Museion di Bolzano.

Il Museion Passag, spazio dedicato alla valorizzazione della collezione museale e al legame con il territorio, inaugura la mostra dedicata a una delle maggiori esponenti italiane della Poesia Visiva, Lucia Marcucci, in occasione del suo novantesimo compleanno.

Una mostra sull’eredità della Poesia Visiva.

L’artista è parte dell’Archivio di Nuova Scrittura, collezione donata a Museion e al Mart da Paolo della Grazia nel 2020. Le opere infatti provengono dal Mart, dalla collezione privata dell’artista, e soprattutto dall’Archivio di Nuova Scrittura parte della collezione museale.

Numerosi scritti teorici e poetici danno voce alle ricerche e sperimentazioni artistiche degli anni Sessanta e Settanta di Lucia Marcucci. Il focus che Museion desidera dedicarle si inserisce all’interno di una costante ricerca che il museo dedica alla valorizzazione della propria collezione, ai e alle sue protagoniste. Così, di volta in volta, il museo ne evidenzia la contemporaneità delle ricerche e le diverse connessioni artistiche e interdisciplinari. Il Museion infatti è stato Concepito dagli architetti come passaggio tra la parte storica e quella moderna della città e utilizza questo aspetto dell’edificio come metafora per stimolare un dialogo consapevole tra generazioni, vari settori di attività e la comunità.

Il titolo della mostra, Poesie e no, deriva da una poesia-spettacolo di Lamberto Pignotti ed Eugenio Miccini presentata in una prima versione nel 1963 su invito di Lucia Marcucci, rappresentato poi diverse volte con anche la partecipazione della stessa Lucia Marcucci. Il titolo, come tutta la mostra, vuole sottolineare come la pratica artistica di Marcucci sia sempre stata caratterizzata dall’incontro tra cultura “alta” e cultura “bassa”. Tra un linguaggio letterario e uno quotidiano, espresso attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Un connubio tra testo e immagine, pittura e collage, tragicità e ironia.

Tra le opere in mostra ci sono collagepoesie visivepoesie sonorepoesie-spettacololibri d’artista e interventi pittorici su immagini iconiche della storia dell’arte. Alcune delle opere esposte sono: Passione e miliardiLa donna bombaPoesia e noVenereMona Lisa e altre.

Il continuo della mostra al piccolo Museion

La mostra è strutturata in due parti: una al Museion Passage, lo spazio al piano terra di Museion dedicato alla presentazione di opere della collezione. L’altra al Piccolo Museion – Cubo Garutti, una sede distaccata del museo situata nel quartiere Don Bosco. 

Al Museion Passage sono esposte opere che documentano la produzione artistica di Lucia Marcucci dagli anni Sessanta agli anni Settanta. Queste vedono una particolare attenzione alla sua sperimentazione sul linguaggio e sui mezzi di comunicazione di massa. 

Si collocano invece, in una parentesi temporale più vicina ai giorni nostri, altre opere di Lucia Marcucci al Piccolo Museion – Cubo Garutti. Si tratta di immagini iconiche della storia dell’arte, come per esempio la Venere di Botticelli o la Mona Lisa di Leonardo, stampate su grandi tele arricchite da interventi pittorici che giocano con queste immagini, ampliando la loro espropriazione da parte della cultura di massa. Sono esposte opere più recenti, realizzate a partire dagli anni Duemila, che mostrano il suo dialogo ironico e critico con le immagini iconiche della storia dell’arte. 

“In questa piccola stanza saranno esposte opere del museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano per far sì che i cittadini di questo quartiere le possano vedere. Questa opera voluta dalla Provincia Autonoma di Bolzano–Alto Adige cultura italiana, è dedicata a tutti quelli che passando di qui, anche per un solo istante, la guarderanno”.

Alberto Garutti

Il collage di segni visivi e linguistici che caratterizza questa serie di performance permette alle due istituzioni di sviluppare filoni complementari del lavoro di Marcucci: da una parte l’indagine sul linguaggio a partire dalla critica alla società dei consumi, che trova spazio a Museion, dall’altra la presenza del verbo e corpo nella militanza, attraverso una lettura attuata anche da voci contemporanee nella mostra adar/gekunst.

Una collaborazione con l’università di Bolzano

In occasione delle due mostre, il laboratorio di comunicazione visiva (Exhibition Graphic Design: processes of cultural practice) della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bozen-Bolzano (docente e workshop leader Elisa Pasqual, con Gianluca Camillini e Gerhard Gluher), ha sviluppato sette progetti di comunicazione che espandono in chiave contemporanea temi presenti nel lavoro di Lucia Marcucci e del Gruppo‘70.

La mostra del laboratorio inaugurerà il 9 giugno alle 18.00 alla Libera Università di Bozen-Bolzano (piazza Università 1) e sarà visitabile anche sabato 10 giugno

Esplorare i linguaggi visivi

Lucia Marcucci è stata una delle maggiori esponenti italiane della Poesia Visiva, un movimento artistico che ha avuto luogo tra gli anni Sessanta e Settanta. Nata nel 1936, ha dedicato la sua carriera all’esplorazione dei limiti e delle possibilità del linguaggio visivo.

La sua pratica artistica si distingue per l’approccio non lineare e la sperimentazione con nuove tecniche espressive.

Uno dei temi centrali dell’arte di Lucia Marcucci è l’esplorazione della parola e del linguaggio in tutte le sue declinazioni. Spesso adotta un atteggiamento critico e contestatore, utilizzando l’arte come mezzo per esprimere idee politiche e sociali. Tuttavia, il suo lavoro è sempre caratterizzato da un tocco di ironia e libertà. Queste caratteristiche hanno ispirato anche il display della mostra, curato dallo studio grafico Bruno di Venezia.

Innovazione artistica e impegno sociale nel panorama postbellico

Le opere di Lucia Marcucci parlano dell’Italia del secondo dopoguerra, caratterizzata dal boom economico, un riassetto sociale e politico, e, verso la fine degli anni Sessanta, anche da contestazioni studentesche e da movimenti femministi.

Lucia Marcucci è stata parte del Gruppo 70, un collettivo artistico nato a Firenze. Questo ha contribuito all’attuazione della ricerca sul linguaggio, ispirandosi alle tradizioni dadaiste e futuriste. In questo clima, molti artisti e artiste scelgono di esprimersi secondo mezzi non convenzionali, con nuove tecniche e puntando sull’interdisciplinarità, come emerge dalle opere dell’artista stessa.

Attraverso l’utilizzo di collage visivi e sonori, Marcucci ha ampliato la tradizione dadaista e futurista, offrendo un approccio artistico non lineare e innovativo. Le sue opere spaziano dalla poesia visiva alle installazioni, dai libri d’artista alle performance.

La mostra dedicata a Lucia Marcucci offre un’opportunità unica di esplorare il suo contributo alla Poesia Visiva italiana e di apprezzare la sua ricerca artistica, che ha lasciato un’impronta significativa nel panorama dell’arte contemporanea.

Info utili

Dove: La mostra si svolge al Museion Passage – in Piazza Piero Siena 1-  e al Piccolo Museion – Cubo Garutti – Via Sassari, 17b- di Bolzano.

Quando: Il Museion Passage è aperto da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Giovedì dalle 10.00 alle 22.00. Lunedì chiuso. Il Piccolo Museion – Cubo Garutti invece è aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00.

Biglietti: L’ingresso alla mostra è gratuito.

Contatti: Telefono: + 39 0471 22 34 13. E-mail: info@museion.it, administration@pec.museion.it.

Fonti

Museion.it

di Benedetta Maccagnano

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