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Maria Maddalena in mostra per spiegarne mito e immagine

maria maddalena

Maddalena. Il mistero e l’immagine racconta una dei personaggi biblici più discussi della storia.

Si terrà ai Musei San Domenico di Forlì dal 27/03/2022 al 10/07/2022. Attraverso una raccolta di opere d’arte a lei dedicate, l’esposizione forlivese intende indagare il mistero irrisolto di una donna che ancora inquieta e affascina. Sono 200 le opere in mostra e comprendono dipinti, sculture, miniature, arazzi, argenti e opere grafiche. Queste si snodano attraverso i più grandi nomi di ogni epoca.

La mostra parte dall’epoca classica pre-cristiana, lungo il Medioevo il Rinascimento e il Barocco, fino alle rappresentazioni ottocentesche e novecentesche nelle quali la Maddalena diviene emblema della protesta e del dramma di un’epoca.

La sua immagine ha ispirato molti artisti rinascimentali che hanno iniziato a rappresentarla in più modi. L’elemento per cui è maggiormente conosciuta è il suo essere paradigma della penitenza. Chi altri poteva mostrare al mondo che l’atto di chiedere scusa dona autorità e rende belli? L’arte, così come la Chiesa, ha apprezzato la Maddalena Penitente.

L’immagine di Maria Maddalena secondo i più grandi artisti

maria maddalena di tiziano
Maddalena penitente. Tiziano Vecellio 1533

Maria Maddalena dipinta a mezzobusto in un paesaggio è un’invenzione di Tiziano. Quest’immagine riscuote un grande successo, tanto che il primo modello dipinto nel 1531 sarà ripetuto fino agli anni ’60 con repliche e varianti. Le dimensioni ridotte, il contrasto tra la fisicità del corpo e il volto, ne esaltano la duplice funzione: devozionale e politica. Venivano usate dai donatori con il carattere della supplica e dell’intercessione

La figura della Maddalena penitente per via della storia del suo personaggio si prestò a interpretazioni velate di sensualità. Anche la versione dipinta da Tiziano mostra alcuni aspetti che esaltano questa caratteristica. La versione di Palazzo Pitti è considerata la più sensuale tra quelle dipinte dal maestro.

Questa scelta esalta la sua nudità piuttosto che coprirla e rappresenta quindi un espediente per esaltare il modellato della figura. L’ampolla dipinta nella scena è l’attributo iconografico che identifica Santa Maddalena. Infatti in essa è contenuto il balsamo utilizzato per cospargere il cadavere di Gesù, deposto dalla croce.

Sembrerebbe invece che Perugino abbia dipinto Maria Maddalena avendo come modella la moglie Chiara Fancelli, modella anche per il suo allievo Raffaello. Maria Maddalena è ritratta di tre quarti e il volto leggermente rivolto verso sinistra. L’ovale è perfetto e il suo incarnato risalta sul fondo scuro ove si mimetizzano i capelli della giovane donna, sciolti e cadenti sulle spalle. Le guance sono lievemente più rosacee e i tratti del volto sono perfetti, resi con maestria anche grazie agli effetti chiaroscurali del Perugino. Il volto di Maria Maddalena esprime dolcezza, cattura l’occhio di chi la contempla.

maria maddalena di perugino
Maria Maddalena. Pietro Perugino 1500 circa

Nella Crocifissione (1426), Masaccio oppone le fresche e tenue tonalità della Vergine Maria e di San Giovanni con il vivace rosso della Maddalena. Lei è in ginocchio e dà le spalle allo spettatore, interamente assorta nel suo dolore. È pura energia, pura emozione, pura espressività. La Maddalena ci conduce verso le più umane delle reazioni: completo dolore e sensazione di impotenza. Protagoniste assolute sono, però, le mani. Mani danzanti, espressive, parlanti e alla ricerca di lui, del Figlio dell’Uomo tanto amato. Poi Cristo in croce. Le sua braccia sono aperte a riprendere il gesto di lei. Un dialogo a due sta svolgendosi. Tra mani e occhi. Tra braccia e braccia.

La Maddalena di Domenico Tintoretto è rappresentata con le mani giunte in preghiera, lo sguardo rivolto in alto, in palese meditazione. L’immagine assorta e delicatamente sensuale si presenta con le spalle e il corpo nudo, coperta soltanto da una stuoia.
Nello sfondo scuro e cupo della notte di sorge una luce celeste che esalta e illumina il volto della Maddalena. Questa appare assopita nei suoi pensieri, ignara dello sguardo esterno dello spettatore.

La trasformazione dopo il Rinascimento

La Maria Maddalena di Canova (1794-1796) diventa un «richiamo visivo del nuovo ruolo della religione negli affari pubblici».
Il fascino che l’opera acquisisce quasi un messaggio politico e di speranza. La Maddalena, afflitta dal dolore per la perdita di Cristo, appare come un’icona di sofferenza.

maria maddalena di canova
Maddalena penitente. Antonio Canova 1794–1796

Francesco Hayez aveva già affrontato l’iconografia della Maddalena penitente. L’opera si ispira all’omonima scultura realizzata nel 1796 da Antonio Canova, ritenuta icona esemplare della poetica romantica e conservata in Palazzo Tursi a Genova. In quest’opera del 1833 il pittore si dirige verso un rigore formale ed espressivo di stampo accademico. Lo sguardo della Maddalena tradisce una certa malinconia e afflizione a simboleggiare l’eterno conflitto tra vocazione religiosa e piacere terreno.

La Crocefissione di Renato Guttuso che, nel 1942, vinse il famoso Premio Bergamo, ha un contenuto problematico. Qui la Maddalena emerge al centro della violenta e cruda composizione di figure. Il suo corpo candido e nudo è aggrappato a quello esangue del Cristo crocifisso sul quale cade un lenzuolo bianco. L’immagine crea un’interruzione visiva alla forza espressiva dei gialli, dei rossi e dei marroni delle confuse figure intorno.

La sua nudità e la sensualità delle forme del suo corpo e del suo viso la collocano in una dimensione ancora nuova e diversa, così che essa diventi, come scrive la Romiti, «svuotata dei suoi contenuti simbolici [. .] esibita come motivo di scandalo, quale effige laica che non evoca più stati emozionali, di passione, ma un erotismo mondano, animale».

La Crocifissione. Renato Guttuso 1940–1941

Marc Chagall sostituisce Maria Vergine con Maddalena. Mentre la Vergine Maria resta sacra, la Maddalena, alter ego femminile del Cristo, assume un triplice volto: Amante appassionata, Sorella comprensiva e Sposa di Gesù. Diventa, quindi, compagna e apostola devota che accoglie il suo dolore e il suo amore verso l’umanità.

Maddalena è un tramite verso gli uomini. È una figura terrena, che attraverso l’amore e la sofferenza accoglie dentro di sé il messaggio del Cristo e si fa portatrice della sua parola.

Fonti:

https://artslife.com/2022/02/10/mistero-immagine-maria-maddalena-200-opere-raccontano-forli/

di Marta Sveva Romano

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