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Antonio Ligabue in mostra al Castello di Conversano

Antonio Ligabue, Autoritratto con cavalletto (1954-1955)

Una mostra dedicata a uno dei più grandi artisti del Novecento italiano, Antonio Ligabue, si tiene al Castello Aragonese di Conversano.

Sarà possibile visitarla, in Puglia, dal 25 marzo al 29 ottobre 2023.

Si tratta della prima grande esposizione di Ligabue nella regione. Propone oltre 60 opere tra dipinti, sculture e disegni, provenienti da collezioni private e dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri. L’allestimento è organizzata dal Comune di Conversano e da Arthemisia, con la cura di Francesco Negri e Francesca Villanti.

La mostra

La mostra di Antonio Ligabue a Conversano è divisa in quattro sezioni tematiche che offrono un panorama completo dei principali soggetti e stili dell’artista. La prima sezione è dedicata agli animali selvaggi e domestici. Presenta opere in cui Ligabue ritrae leoni, tigri, scimmie, cavalli, galli e altri animali. Questi dipinti esprimono la sua profonda passione e empatia per il mondo animale, spesso ispirato dalle illustrazioni dei libri che consultava.

La seconda sezione è incentrata sui paesaggi emiliani, rappresentando i luoghi della campagna emiliana in cui Ligabue ha vissuto. Con una visione poetica e colorata, l’artista dipinge questi paesaggi, riflettendo la sua nostalgia per la Svizzera e il suo forte legame con la natura.

La terza sezione della mostra presenta i ritratti e gli autoritratti di Ligabue. Queste opere mostrano il suo tormento interiore e la sua sofferenza, ma allo stesso tempo rivelano anche l’ironia e l’orgoglio di essere un artista. Attraverso queste opere, Ligabue esplora la complessità dell’animo umano.

La quarta sezione è dedicata alle sculture realizzate da Ligabue in legno e terracotta. Utilizzando materiali poveri e riciclati, l’artista crea sculture che raffigurano animali e figure umane con una forte espressività e una grande libertà formale. Queste opere testimoniano la maestria e l’originalità di Ligabue nell’ambito della scultura.

Antonio Ligabue, Leopardo, olio su faesite, 1955 (cm 64×79.7)

La vita

La mostra si arricchisce ulteriormente grazie alla presenza di documenti sulla vita dell’artista, ma anche alla proiezione del film documentario del 1961 diretto da Raffaele Andreassi e a una serie di fotografie risalenti agli anni Cinquanta. Questi elementi aggiuntivi offrono al pubblico un’opportunità unica di immergersi nella storia e nel contesto in cui Antonio Ligabue ha vissuto e lavorato.

I documenti forniscono informazioni preziose sulla sua vita, le sue influenze artistiche e le sfide che ha affrontato lungo il percorso. La proiezione del film documentario permette di conoscere più da vicino l’artista, la sua personalità e le sue tecniche creative. Infine, le fotografie degli anni Cinquanta ci regalano uno sguardo autentico e intimo sulla vita di Ligabue in quel periodo, consentendo di comprendere meglio il suo ambiente e la sua esperienza artistica. Questi elementi complementari ampliano la portata della mostra e arricchiscono l’esperienza complessiva del visitatore.

Le opere

Tra le opere più significative, emerge Il leone ferito del 1938, un dipinto ad olio su cartone telato, custodito gelosamente in una collezione privata. In questa opera, Ligabue riesce a trasmettere la forza e la sofferenza dell’animale, che diventa simbolo della condizione stessa dell’artista.

Un’altra creazione è Il gallo rosso del 1940, un dipinto ad olio su cartone telato, anch’esso appartenente a una collezione privata. Quest’opera incarna la passione di Ligabue per gli animali domestici, che vengono ritratti con vivacità e colore, catturando l’essenza della loro personalità.

Tra gli autoritratti, spicca Autoritratto con cappello del 1941, un dipinto ad olio su cartone telato, che fa parte di una collezione privata. Questo autoritratto mostra Ligabue con uno sguardo intenso e malinconico, permettendoci di intravedere le emozioni e le riflessioni profonde dell’artista.

Antonio Ligabue, Volpe in fuga con gallo in bocca (1943-1944); olio su tavola di compensato, 55,4 x 69,5 cm; Reggio Emilia, Collezione privata

Un’opera che testimonia l’interesse di Ligabue per gli animali esotici è La tigre del 1950, un dipinto ad olio su tavola di faesite, che è custodito presso la Fondazione Museo Antonio Ligabue. Quest’opera è spesso ispirata dalle illustrazioni dei libri che Ligabue consultava, trasportandoci in un mondo selvaggio e affascinante.

Infine, Il contadino con il mulo del 1955, un dipinto ad olio su tavola di faesite, anch’esso conservato presso la Fondazione Museo Antonio Ligabue. Ci regala una scena di lavoro contadino, tipica della campagna emiliana in cui l’artista visse. Quest’opera ci fa immergere nella vita quotidiana di Ligabue, permettendoci di apprezzare la sua profonda connessione con la natura e le sue radici.

Antonio Ligabue, Leone ruggente (1936; bronzo, 7 esemplari, 44 x 35 x 17 cm; Parma, Galleria Centro Steccata)

L’artista

Ogni opera esposta alla mostra di Antonio Ligabue a Conversano è un tesoro artistico che racconta una storia unica, donandoci uno sguardo intimo nell’universo creativo di questo straordinario artista.

Ligabue dipinge con una tecnica espressionista e naïf, senza seguire alcuna regola o convenzione. Si ispira al suo mondo interiore, fatto di fantasie, ricordi, emozioni. Dipinge animali esotici e feroci, come leoni e tigri, che simboleggiano la sua lotta per la sopravvivenza. Ma anche animali domestici, come galli e cavalli, che esprimono la sua affinità con il mondo naturale. Dipinge paesaggi rurali, che rievocano la sua terra natale, la Svizzera, o il suo luogo di adozione, l’Emilia. Dipinge ritratti e autoritratti, che rivelano il suo tormento esistenziale e la sua sofferenza fisica e mentale, ma anche la sua ironia e il suo orgoglio di artista.

Informazioni

Data: dal 25 marzo al 29 ottobre 2023
Luogo: Castello Aragonese di Conversano
Indirizzo: Corso Domenico Morea (BA)
Orari: Da martedì a venerdì: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00
Sabato e domenica: 10.00 – 19.00
Lunedì: chiuso
Email Info: museco.info@gmail.com
Telefono: 080 495 8525
Sito web: Antonio Ligabue

Fonti

Arthemisia

Museo Ligabue

Itinerari dell’arte

di Ilaria Torretta

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