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In prima persona plurale al MACRO di Roma

Massimo Grimaldi, Tomorrow’s Kiss, 2022
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Dal 27 aprile al 24 settembre sarà possibile vedere la mostra In Prima Persona Plurale al museo MACRO di Roma.

Tra le mostre in corso al museo MACRO di Roma, spicca In Prima Persona Plurale, la prima collettiva organizzata all’interno della sezione SOLO/MULTI, che si pone come un’ulteriore esplorazione del medium della mostra in chiave sperimentale che caratterizza la programmazione espositiva del museo. La mostra, curata da Luca Lo Pinto con il sostegno di Byredo, è aperta dal 27 aprile al 24 settembre 2023 e presenta le opere di artisti come Gina Beavers, Alexandra Bircken, Corrado Cagli, Judy Chicago, Enzo Cucchi, Jimmy DeSana, Eliza Douglas, Wayland Flowers, Massimo Grimaldi, Duane Hanson, Mark Leckey, Nancy Lupo, Tala Madani, John Miller, Hudson Mohawke, Paul Mpagi Sepuya, Ulrike Ottinger, Lucia Pica, Francisco Sierra, Erik Thys, Gianfilippo Usellini e altre apparizioni.

La mostra

In Prima Persona Plurale è concepita come un set cinematografico nel quale le opere agiscono come personaggi in grado di attivare storie diverse all’interno dello stesso scenario. Uno spazio composto da un insieme complesso di elementi – opere d’arte, musica, artefatti, maschere, superfici riflettenti, performer – che trasportano il visitatore in una dimensione alternativa attraverso l’associazione di queste varie entità.

La mostra è pensata come un’esperienza sinestetica e disorientante, nella quale i confini e le definizioni dell’umano, del non-umano e del post-umano sono destabilizzati: uno spazio in cui le nozioni della realtà e della finzione sono solleticate, ribaltate e distorte. Un deposito di gesti, segni ed emozioni che risuonano concettualmente e fisicamente nei visitatori. Un compost di elementi performativi, opere d’arte, musica e oggetti volto a produrre un’esperienza straniante e insieme avvolgente, un caleidoscopio di segni in cui perdersi.

Gina Beavers, Full Purple Lip, 2020
Acrilico e schiuma su lino su pannello / Acrylic and foam on linen on panel 122 x 122 x 30 cm
Courtesy Collezione di / Collection of Mathias Kessler e / and Kelly Padden 

La mostra si articola in diverse sezioni tematiche che esplorano aspetti come il corpo, il genere, l’identità, la memoria, la storia, la politica, la religione, la natura, l’umorismo e il sublime.

Gli artisti e le opere

Tra le opere esposte, si possono ammirare le pitture iperrealistiche di Gina Beavers che riproducono immagini tratte dai social media; le sculture organiche di Alexandra Bircken che combinano materiali naturali e sintetici; i dipinti astratti di Corrado Cagli che riflettono il suo impegno politico e sociale; le opere pionieristiche di Judy Chicago che rivendicano il ruolo delle donne nell’arte; le tele espressioniste di Enzo Cucchi che evocano il paesaggio e la cultura italiana. Le fotografie provocatorie di Jimmy DeSana che indagano la sessualità e il corpo; le pitture figurative di Eliza Douglas che mescolano elementi autobiografici e culturali; le performance con pupazzi di Wayland Flowers che sfidano gli stereotipi di genere; le installazioni multimediali di Massimo Grimaldi che documentano i suoi progetti umanitari.

Eliza Douglas, Untitled, 2022   
Olio su tela / Oil on canvas
210 x 160 cm
Eliza Douglas, Untitled, 2023
Olio su tela / Oil on canvas
210 x 160 cm

Inoltre le sculture iperrealistiche di Duane Hanson che ritraggono persone comuni; le opere multimediali di Mark Leckey che esplorano la cultura popolare e la tecnologia; le sculture minimaliste di Nancy Lupo che interagiscono con lo spazio architettontonico e il contesto urbano; le pitture satiriche di Tala Madani che mettono in scena scene grottesche e ironiche; le opere multimediali di John Miller che criticano la società di consumo e la cultura di massa; le composizioni musicali di Hudson Mohawke che fondono generi diversi come l’hip hop, l’elettronica e il pop.

E ancora le fotografie sperimentali di Paul Mpagi Sepuya che decostruiscono i codici della ritrattistica e della rappresentazione del desiderio; le opere multimediali di Lucia Pica che esplorano il colore e la luce come elementi espressivi; i film documentari di Ulrike Ottinger che raccontano le culture e le identità marginali; le opere multimediali di Francisco Sierra che denunciano le ingiustizie sociali e politiche; le opere sonore di Erik Thys che indagano il rapporto tra arte e psichiatria; e le opere grafiche di Gianfilippo Usellini che illustrano la vita quotidiana e la storia italiana.

Un viaggio nell’arte contemporanea tra realtà e finzione

La mostra In Prima Persona Plurale è un’occasione unica per immergersi in un universo artistico variegato e stimolante, che mette in dialogo opere e artisti provenienti da contesti diversi, ma accomunati da una visione critica e creativa della realtà. Una mostra che invita il visitatore a partecipare attivamente alla costruzione del senso delle opere, attraverso la sua esperienza personale e plurale. Una mostra che celebra la diversità e la complessità dell’arte contemporanea e del suo ruolo nella società.

Jimmy DeSana, Contact Paper, 1980
Vintage C-print 
57 x 77 x 4 cm 

MACRO: il museo di Roma che esplora l’arte contemporanea

Il MACRO si propone come un punto di riferimento per la cultura contemporanea nella capitale. Il museo si articola in due sedi: una in Via Nizza 138, nel quartiere Nomentano, e una a Testaccio, in Piazza Orazio Giustiniani 4, dove si trova anche La Pelanda, un centro di produzione culturale dedicato alle arti performative e visive.

Il museo è nato nel 1999 come ampliamento del Museo d’Arte Contemporanea di Roma, che aveva sede nell’ex mattatoio di Testaccio. Il progetto di ristrutturazione e ampliamento della sede di Via Nizza è stato affidato all’architetto francese Odile Decq, che ha trasformato l’ex stabilimento industriale della Peroni in uno spazio moderno e funzionale, caratterizzato da elementi architettonici come la grande vetrata rossa che sovrasta l’ingresso e la rampa elicoidale che collega i diversi piani. Nel corso degli anni, il museo ha subito diverse trasformazioni, sia nella gestione che nella programmazione, fino ad assumere l’attuale denominazione di MACRO — Museum of Contemporary Art of Rome nel 2018, quando è passato sotto la gestione dell’Azienda Speciale Palaexpo.

La programmazione del museo contemporaneo

Il museo macro di roma ha una programmazione espositiva innovativa e sperimentale, basata su diversi format che esplorano il medium della mostra in chiave multidisciplinare e dialogica. Tra questi, si segnalano SOLO/MULTI, una sezione dedicata alle mostre personali e collettive di artisti italiani e internazionali; In-Design, una sezione dedicata al design e alla sua relazione con l’arte; Rehearsal, una sezione dedicata alle mostre monografiche di artisti storici; Polyphony, una sezione dedicata alle mostre collettive tematiche; Chamber Music, una sezione dedicata alla musica e al suono come forme d’arte; Arrhythmics, una sezione dedicata alle mostre temporanee di artisti emergenti; Bibliographic Office, una sezione dedicata ai progetti editoriali e alla biblioteca del museo; e infine Retrofuture, una sezione dedicata alla collezione permanente del museo.

Museo MACRO Roma

La collezione permanente

La collezione permanente del museo macro di roma comprende circa 1200 opere d’arte contemporanea, realizzate tra il 1960 e il 2006 da artisti come Mario Schifano, Gino De Dominicis, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Francesco Clemente e molti altri. L’allestimento è frutto di donazioni, acquisizioni e depositi da parte di privati e istituzioni, ed è in continua evoluzione. La collezione è esposta in modo non cronologico, ma seguendo criteri tematici e concettuali, in dialogo con le mostre temporanee. Tra le opere più significative della collezione, si possono citare il grande dipinto astratto di Mario Schifano intitolato “Futurismo rivisitato” (1961), la scultura antropomorfa di Gino De Dominicis intitolata “Calamita Cosmica” (1988), il grande arazzo di Alighiero Boetti intitolato “Mappa” (1989), la serie fotografica di Giulio Paolini intitolata “L’altra figura” (1984) e il dipinto figurativo di Francesco Clemente intitolato “Autoritratto con cappello” (1983).

Le attività culturali proposte dal MACRO

Il museo macro di roma propone anche attività culturali come laboratori, incontri, performance, podcast e progetti editoriali, rivolti a diversi pubblici e interessi. Tra questi, si segnala il podcast DISPATCH, un bollettino audio di conoscenza che raccoglie estratti da libri, saggi, aforismi, poesie, comunicati stampa, colonne sonore e storie in una dimensione diacronica; il progetto STUDIO TEMP, un laboratorio di ricerca e produzione artistica che coinvolge artisti, curatori e studenti; il progetto RETROFUTURE, una piattaforma digitale che documenta e valorizza la collezione permanente del museo; e il progetto MACRO Asilo, un’esperienza partecipativa e inclusiva che ha coinvolto il museo e il suo pubblico tra il 2018 e il 2020.

Il museo macro di roma è un luogo dinamico e stimolante, dove l’arte contemporanea si confronta con la realtà sociale e culturale della città. Un luogo che non si limita a esporre opere d’arte, ma che le mette in relazione tra loro e con il pubblico, creando esperienze immersive e coinvolgenti. Un museo che non è solo un contenitore, ma un contenuto in continua trasformazione. Un museo da scoprire e da vivere in prima persona.

Informazioni


DATE: dal 27 aprile al 24 settembre
LUOGO: Museo MACRO, Roma
INDIRIZZO: Via Nizza 138
ORARI: Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 12.00 – 19.00
Sabato e domenica: 10.00 – 19.00.
Lunedì chiuso.
TELEFONO: +39 06 696271
E-MAIL INFO: info@museomacro.it
SITO UFFICIALE: http://www.museomacro.it

Fonti

Museo Macro

Arte.it

di Ilaria Torretta

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