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La mostra di Lotto e Tibaldi al Museo Civico di Cuneo

Cristo e l'adultera, Lotto
Lorenzo Lotto, Cristo e l’Adultera, 1548-50 ca., Olio su tela, 99 x 126 cm, Museo Pontificio Santa Casa, Loreto
© Delegazione Pontificia Santuario della Santa Casa di Loreto
e Distori Heritage, UNIVPM

Fino a domenica 17 marzo 2024 a Cuneo è possibile visitare la mostra Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori dalla Santa Casa di Loreto.

La collaborazione tra Fondazione Crc e Intesa Sanpaolo ha permesso di dare forma alla mostra Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori dalla Santa Casa di Loreto, portando presso il Complesso Monumentale di San Francesco (Museo Civico) a Cuneo alcuni capolavori di questi due artisti che normalmente si trovano nella Santa Casa di Loreto. La mostra è tuttora in corso e sarà possibile visitarla fino al 17 marzo 2024.

L’esposizione è nata sotto la curatela di Vito Punzi, direttore del Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, con l’ausilio della Delegazione Pontificia per la Santa Casa di Loreto e grazie a MondoMostre durante la fase organizzativa. Questo lavoro è stato reso possibile dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo, che con il Progetto Cultura è ormai da anni in prima fila per quanto riguarda la valorizzazione dell’arte e della cultura italiana , e Fondazione Crc, che da tempo concentra i propri sforzi nel far conoscere a più pubblici possibili la città di Cuneo come un importante centro di produzione artistica italiana.

San Michele scaccia Lucifero (particolare), Lotto
Lorenzo Lotto, San Michele arcangelo caccia Lucifero (particolare), 1545 ca., Olio su tela, 167 x 135 cm, Museo Pontificio Santa Casa, Loreto
© Delegazione Pontificia Santuario della Santa Casa di Loreto
e Distori Heritage, UNIVPM

Le opere di Lotto e Tibaldi da Loreto a Cuneo

L’esposizione è composta da nove opere che provengono tutte dal Museo Pontificio Santa Casa di Loreto e che resteranno a Cuneo fino a metà marzo 2024. Di Pellegrino Tibaldi sono due affreschi strappati, originariamente concepiti e realizzati per la Cappella di San Giovanni situata nella chiesa di Santa Maria di Loreto. Le altre sette opere invece sono tutti dei dipinti, costituiscono il “ciclo lauretano” di Lorenzo Lotto e si trovavano nella Cappella del Coro della chiesa stessa.

Nello specifico è necessario sottolineare la presenza di due capolavori di Lotto. Il primo è San Michele scaccia Lucifero, tornato a splendere in tutta la sua bellezza dopo un restauro terminato lo scorso settembre. Il secondo è l’Adorazione del bambino, anch’esso restaurato recentemente proprio da Intesa Sanpaolo tramite Restituzioni 2016, l’importante programma di valorizzazione del patrimonio italiano. Le restanti cinque opere dello stesso autore sono l’Adorazione dei Magi, la Presentazione di Gesù al Tempio, Il Battesimo di Cristo, Il sacrificio di Melchisedech e Cristo e l’Adultera. Le due opere di Tibaldi invece sono due affreschi strappati e portati su tela che rappresentano due momenti diversi della vita di San Giovanni Battista: essi sono la Predica del Battista e la Decollazione del Battista.

Predica del Battista, Tibaldi
Pellegrino Tibaldi, Predica del Battista, 1553-1555, Affresco strappato, 250 x 302 cm, Museo Pontificio Santa Casa, Loreto
© Delegazione Pontificia Santuario della Santa Casa di Loreto

L’obiettivo della mostra

Lo scopo principale della mostra di Cuneo è quello di dare spunti di riflessione sulle possibili influenze reciproche tra Lotto e Tibaldi. I due artisti rinascimentali, seppure non affatto coetanei, condivisero sicuramente un breve periodo di tempo nel cantiere di Loreto, che all’epoca rappresentava una meta tanto gradita quanto importante. Essa infatti accoglieva la casa di Maria di Nazareth, portata in volo dagli Angeli durante la leggendaria notte tra 9 e 10 dicembre 1294 e per questo motivo era uno dei più rilevanti centri della cristianità. Di conseguenza i Papi vollero creare qui un cantiere artistico che costituiva meta ambita dai più importanti artisti italiani e non solo.

Il giovane Tibaldi (Puria, 1527 – Milano, 1596) giunse nel cantiere lauretano non ancora trentenne. Intanto l’ultrasettantenne Lotto (Venezia, 1480 – Loreto, 1556), malato agli occhi e senza voce, stava realizzando l’Adorazione dei Magi e la Presentazione al Tempio. Questi due dipinti furono le uniche due opere del cosiddetto “ciclo lauretano” del maestro veneziano che furono realizzate ex-novo a Loreto. Gli altri cinque dipinti infatti erano stati da lui portati dalla sua precedente bottega di Ancona e riadattati alla nuova collocazione nella Cappella del Coro di Santa Maria, così come voleva il suo committente Gaspare de’ Dotti. Al momento non ci sono prove evidenti di un contatto diretto tra Lotto e Tibaldi, ma questa mostra può generare spunti di riflessione in merito all’influenza che lo stile artistico di un maestro quale Lorenzo possa aver avuto nei confronti del giovane Pellegrino.

Adorazione del bambino, Lotto
Lorenzo Lotto, Adorazione del bambino, 1546-49 ca., Olio su tela, 156.5 x 212 cm, Museo Pontificio Santa Casa, Loreto
© Delegazione Pontificia Santuario della Santa Casa di Loreto
e Distori Heritage, UNIVPM

Il culto lauretano in Piemonte

Un ulteriore focus offerto da questa esposizione, oltre alla ricostruzione del florido periodo storico e artistico in cui agirono i due artisti, consiste nel dare la misura della grande diffusione che contraddistinse il culto per la Madonna di Loreto, nello specifico nel territorio piemontese. Viene fornita a questo scopo una mappatura di tutti gli oggetti di culto mariano-lauretano, a tratti rilevanti anche artisticamente, che si trovano in Piemonte: se ne contano più di ottanta, tra i quali ben quindici si trovano proprio nella provincia di Cuneo. In Piemonte sono molto numerose le chiese dedicate alla Madonna di Loreto e, oltre alle immagini di Maria stessa, sono presenti tante rappresentazioni dello spostamento della Santa Casa a Loreto.

La figura di Claudia Ghiraldello, direttrice del Museo “Paolo Giovanni Crida” al Santuario Lauretano di Graglia, è stata fondamentale per realizzare la sezione dedicata alla devozione lauretana. Chi volesse entrare in contatto con il comitato scientifico della mostra e approfondire questo tema o altri legati a Lotto e Tibaldi potrà partecipare a diversi eventi, come conferenze e appuntamenti che si terranno sempre al Museo Civico di Cuneo. Tra le personalità che interverranno ci sono Gianpaolo Angelini, ricercatore dell’Università di Pavia, Francesca Coltrinari, professoressa di Storia dell’arte dell’Università di Macerata, e gli stessi Vito Punzi e Claudia Ghiraldello. Saranno presenti anche lo storico dell’arte Stefano Zuffi e Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama a Torino.

Informazioni utili

Dal 25 novembre 2023 al 17 marzo 2024

LUOGO Complesso Monumentale di San Francesco, Via Santa Maria, 10, 12100 Cuneo CN 

ORARI La mostra è aperta dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 (al mattino apertura solo su prenotazione per scuole). Il sabato e la domenica seguirà un orario continuato dalle 10 alle 19.30.

TELEFONO  +39 0171.452711

EMAIL  info@fondazionecrc.it

SITO UFFICIALE  FondazioneCrc

Fonti

Notiziarte

FondazioneCrc

Intesa Sanpaolo

di Gabriele Curcio

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