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Louise Bourgeois per la prima volta in mostra a Firenze

Louise Bourgeois CELL XVIII (PORTRAIT), 2000 Steel,Glass, Wood, Pink&Blue Fabric 81 1/2 x 48 1/2 x 50 1/2"; 207x 123.1x128.2cm 
Photo: Christopher Burke, ©The Easton Foundation/License by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY
Louise Bourgeois CELL XVIII (PORTRAIT), 2000 Steel,Glass, Wood, Pink&Blue Fabric 81 1/2 x 48 1/2 x 50 1/2″; 207x 123.1×128.2cm
Photo: Christopher Burke, ©The Easton Foundation/License by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY

Dal 22 giugno al 20 ottobre 2024 sarà aperto al pubblico il progetto “Louise Bourgeois in Florence”, organizzato dal Museo Novecento e dal Museo degli Innocenti.

Il progetto si compone di due mostre, “Do not abandon me” e “Cell XVIII (Portrait)“, rispettivamente al Museo Novecento e al Museo degli Innocenti di Firenze. In questo modo sarà possibile consolidare la collaborazione avviata negli ultimi anni tra le due istituzioni. Inoltre, il progetto, che porterà per la prima volta l’artista francese a Firenze, intende costruire un solido rapporto tra le creazioni ed il contesto espositivo.

Philip Larrat-Smith e Sergio Risaliti, curatori di “Do not abandon me”, vogliono celebrare una delle protagoniste assolute dell’arte del XX e XXI secolo. Ciò è sostenuto dalla fondazione “The East Foundation”.
L’esposizione delle quasi cento opere di Bourgeois mette al primo posto il dialogo con l’architettura, in questo caso un complesso dalla forte vocazione sociale. In particolare, i visitatori potranno ammirare opere tra le più differenti, che vanno da guaches e disegni, risalenti agli anni duemila, a sculture in marmo, stoffa, bronzo e numerosi altri materiali. Tuttavia, la mostra avrà come protagonista “Spider Couple“, una delle creazioni più emblematiche di Louise Bourgeois, allestita per l’occasione nel cortile del museo.

L’Istituto degli Innocenti, progettato da Filippo Brunelleschi, si presenta come un ambiente contraddistinto dal forte pregio artistico e architettonico. La struttura ospiterà “Cell XVIII (Portrait)“, la quale si caratterizza per il forte impatto visivo, che si adatta bene con la storia e la collezione degli Innocenti. La scelta curatoriale è stata affidata a Philip Larrat-Smith, insieme a Arabella Natalini, direttrice del Museo degli Innocenti, e Stefania Rispoli, curatrice del Museo Novecento. In particolare, racconta l’esperienza dell’abbandono e il desiderio di connettersi.

Louise Bourgeois Umbilical Cord, 2003 Fabric and stainless steel 44.7x30.4x30.4 cm 
Photo: Christopher Burke, ©The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS),NY
Louise Bourgeois Umbilical Cord, 2003 Fabric and stainless steel 44.7×30.4×30.4 cm
Photo: Christopher Burke, ©The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS),NY

L’intima espressione artistica di Louise Bourgeois

L’infanzia di Louise Bourgeois è determinata da un rapporto complicato con la famiglia, che sarà però fonte di ispirazione per la sua arte. Gli stati psicologici vengono espressi, grazie a molteplici medium, tramite delle forme che oscillano tra astrazione e figurazione. Bourgeois predilige la scrittura, quasi ossessiva, e il disegno.

Più in generale, attraverso la sua arte, ha indagato le complesse dinamiche della psiche umana, considerando però il processo creativo come una forma di esorcismo. Si tratterebbe, cioè, di un modo per ricostruire ricordi ed emozioni al fine di liberarsi dalla loro presa. Con il passare degli anni è la scultura a diventare l’espressione artistica preferita da Louise Bougeois. Inoltre, si passa ad opere totalmente autobiografiche, dove i traumi familiari vengono rielaborati in chiave metaforica.

Fin dall’inizio della sua carriera, Louise Bourgeois pone al centro il rapporto con la madre. A partire dagli anni Novanta lo inizia ad associare alla figura del ragno. E’ il caso di una delle opere esposte in occasione del progetto: “Spider couple“, cuore dell’intera mostra.
Da una parte la figura del ragno può essere interpretata come protettiva, in quanto provvede ai figli. Dall’altra è una presenza inquietante, che racchiude le esperienza traumatiche dell’inconscio. Inoltre, Bourgeois avvertiva la scultura come emanazione del suo corpo, proprio come il ragno che tesse la tela.

Louise Bourgeois: SPIDER, 2000. Steel and marble 52.1 x 44.5 x 53.3 cm 
Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY
Louise Bourgeois: SPIDER, 2000. Steel and marble 52.1 x 44.5 x 53.3 cm
Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY

Do Not Abandon me, Museo Novecento

La mostra “Do not Abandon me” occuperà quasi per intero l’edificio delle Ex Leopoldine. Perciò, si tratta della più estesa ed importante rassegna di gouaches rosse di Louise Bourgeois. Il nucleo tematico ruota attorno alle figure della madre e del bambino.
Invece, il titolo scelto si riferisce alla paura dell’abbandono, che l’artista ha sempre nutrito, anche se, in questo caso, viene declinata in riferimento al tema dell’esposizione. Si tratta di un rapporto di primaria importanza per gli uomini, dato che ha una forte infuenza sulle relazioni future.

Per quanto riguarda Louise Bourgeois, la vecchiaia la rendeva più fragile e dipendente dagli altri. Di conseguenza, un inconsapevole spostamento verso la figura materna è tornato ad influenzare il suo lavoro.
Le gouaches esposte risalgono, infatti, agli ultimi anni della carriera. In particolare, queste indagano i cicli della vita attraverso una vasta iconografia, che comprende la sessualità, la maternità in tutte le sue fasi, l’alimentazione, i fiori e i rapporti familiari e di coppia.
La tecnica è quella del “bagnato su bagnato“, che implicava la rinuncia parziale al controllo sul risultato finale, a favore della casualità. Inoltre, il colore rosso ricorda i fluidi corporei, come il sangue e il liquido amniotico.

Inoltre, il Museo Novecento mostra il risultato della collaborazione tra Louise Bourgeos e l’artista britannica Tracey Emin. Infatti, è esposta una serie di sedici stampe digitali su tessuto, realizzata tra il 2009 e il 2010, intitolata proprio “Do not abandon me”. Il progetto riesce a comunicare bene entrambi i linguaggi artisti e a creare composizioni visive di comprensione e tensione. Queste riescono anche, così, ad assumere un significato universale.

All’esterno la mostra continuerà con l’allestimento, nel chiostro, “Spider Couple“, interamente realizzato in bronzo. In conclusione, la mostra presenterà al pubblico le installazioni “Peaux de lapins, Chiffon Ferrailles à vendre“, una delle celebri celle dell’artista francese, e “Cross“, che si vedrà collocata nell’ex chiesa.
Inoltre, verrà presentata una scultura inedita, mai esposta prima al pubblico. Si tratta di una scultura composta da un ragno in bronzo e da un uovo in marmo.

Louise Bourgeois CROSS, 2002 Bronze, silver nitrate and polished patina, and steel 261.6x124.5x50.8 cm Photo: Christopher Burke, ©The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS),NY
Louise Bourgeois CROSS, 2002 Bronze, silver nitrate and polished patina, and steel 261.6×124.5×50.8 cm Photo: Christopher Burke, ©The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS),NY
Louise Bourgeois, PREGNANT WOMAN, 2008, Gouache and colored pencil on paper, 59.7x45.7 cm, Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY
Louise Bourgeois, PREGNANT WOMAN, 2008, Gouache and colored pencil on paper, 59.7×45.7 cm, Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY

Cell XVIII (Portrait), Museo degli Innocenti

Cell XVII (Portrait)“, la cella presentata al Museo degli Innocenti, invita al raccoglimento e alla contemplazione di spazi che in passato erano vissuti quotidianamente. L’opera si inserisce in un percorso che unisce la galleria soprastante il loggiato brunelleschiano e gli ambienti del Coretto affacciati sulla chiesa. L’intenzione dell’artista è quello di reinterpretare l’iconografia della “Madonna della Miseriscordia“, che si riscontra nelle opere più emblematiche della collezione.

Inoltre, l’installazione permette di celebrare il ruolo che l’ente museale ha assolto durante i secoli. Questo riguarda la comunità femminile, composta dalle bambine qui cresciute, e dalle donne che hanno reso primaria la riflessione sulla condizione della donna. Un’altra tematica fondamentale è l’attività di promozione sui diritti dei bambini e degli adolescenti.
Dunque, “Cell XVIII (Portait)” si pone in dialogo con tale missione, all’interno di spazi dove riecheggiano storie diverse tra loro, che esprimono gli stessi desideri e paure che Bourgois mette in opera tramite i suoi lavori.

Informazioni utili

Do not Abandon me
DATE: dal 22 giugno al 20 ottobre 2024
LUOGO: Museo Novecento – Piazza Santa Maria Novella 10, 50123 Firenze
ORARI: dalle 10.00 alle 20.00, chiuso il giovedì
BIGLIETTI: intero 9,50 €, ridotto 4,50 €
SITO WEB: Home page – Museo Novecento
TELEFONO: 0552768224
E-MAIL: info@musefirenze.it

Cell XVIII (Portrait)
DATE: dal 22 giugno al 20 ottobre
LUOGO: Museo degli Innocenti – Piazza della SS. Annunziata, 13, 50121 Firenze
ORARI: dalle 10.00 alle 19.00
BIGLIETTI: intero a partire da 9,00€, ridotto a partire da 6,00€
SITO WEB: Museo degli Innocenti: un percorso d’arte, architettura e storia a Firenze (museodeglinnocenti.it)
TELEFONO: +39 055 2037122
E-MAIL: booking@istitutodeglinnocenti.it

Fonti

Louise Bourgeois in Florence – Cartella Stampa
LOUISE BOURGEOIS – Do Not Abandon Me – Museo Novecento
A Firenze Louise Bourgeois in 100 opere – Firenze – Arte.it

di Benedetta Rossetti

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