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Mario Schifano in mostra alle Galleria d’Italia

Mario Schifano Dalla mostra presso Galleria d'Italia. Credits @Affaritaliani
Dalla mostra presso Galleria d’Italia. Credits @Affaritaliani

Mario Schifano. Il nuovo immaginario. 1960-1990 è in mostra alle Galleria d’Italia di Intesa Sanpaolo a Napoli dal 2 giugno al 29 ottobre 2023.

Il percorso, dedicato a uno dei più importanti artisti italiani della scena nazionale e internazionale del XX Secolo, è a cura di Luca Massimo Barbero.

La mostra

La mostra attualmente in corso presenta oltre 50 opere dell’artista Mario Schifano, realizzate tra gli anni Sessanta e Novanta.
Questi lavori provengono dalla collezione di Intesa Sanpaolo, nonché da importanti istituzioni culturali come il Museo del Novecento di Milano e la Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro di Venezia. Inoltre, sono esposte opere provenienti da gallerie d’arte e collezioni private nazionali e internazionali, grazie alla preziosa collaborazione dell’Archivio Mario Schifano.

I Rolling Stones, amici dell’artista, gli hanno dedicato la canzone “Monkey Man”.
Inoltre, Goffredo Parise ha descritto Schifano come “un piccolo puma di cui non si sospetta la muscolatura e lo scatto, che lascia dietro di sé l’impronta nitida e misteriosa dell’eleganza”. Imprevedibile, inquieto, poliedrico ed esuberante, ha lasciato un’impronta indelebile nel suo tempo e ha anticipato il futuro, diventando così uno degli artisti più influenti della seconda metà del XX secolo.

Mario Schifano, Dalla mostra presso Galleria d'Italia. Foto Roberto Serra I Courtesy Gallerie d'Italia
Dalla mostra presso Galleria d’Italia. Foto Roberto Serra I Courtesy Gallerie d’Italia

I temi

Il progetto esplora i momenti cruciali della ricerca artistica di Mario Schifano, il cosiddetto “pittore puma”, attraverso un percorso tematico e cronologico.
Si inizia con i dipinti monocromi dei primi anni, in cui si percepisce l’influenza dei vasi antichi esposti presso il Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, dove il giovane Schifano lavorava come restauratore. Già in questa fase emergono l’interesse per l’inquadratura, lo schermo e il dettaglio. La mostra include anche opere molto rare provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, attualmente parte del patrimonio di Intesa Sanpaolo.

Al Caffè Rosati, luogo di incontro degli artisti della Scuola di Piazza del Popolo, come Tano Festa, Franco Angeli e Mimmo Rotella, Mario Schifano fa la conoscenza della giovane e affascinante modella Anita Pallenberg, con la quale intraprende il suo primo viaggio negli Stati Uniti. Durante questo viaggio, Schifano ha l’opportunità di incontrare Andy Warhol, e la Pop Art attraversa l’oceano per giungere in Italia in una forma nuova e originale. Questo periodo è caratterizzato dalle famose “insegne”, che vengono rappresentate nella mostra attraverso icone dipinte come il marchio Esso o Coca Cola.
Inoltre, i magnifici Paesaggi italiani, come “Ultimo Autunno”, sono già in vista, testimoniando la bellezza del nostro paese.

Mario Schifano, Dalla mostra presso Galleria d'Italia. Credits @Affaritaliani
Dalla mostra presso Galleria d’Italia. Credits @Affaritaliani

Il percorso

Il Salone Toledo, situato al piano terra, accoglie i visitatori con l’opera cruciale e imponente di oltre sette metri intitolata “Festa Cinese”.
Presenta poi un’installazione scenografica che riunisce gli ultimi tre decenni della produzione di Schifano. In questo spazio, circondato da opere di grande formato, è possibile ammirare quadri emblematici come “Gaston a cavallo”, “Gigli d’acqua” e “Acerbo”. Questi colossali dipinti contemporanei esprimono la rinnovata attrazione dell’artista verso lo schermo e i media, testimonianza di un’energia creativa che continua a brillare anche negli anni della sua maturità.

Mario Schifano. Il nuovo immaginario. 1960-1990". Foto Roberto Serra I Courtesy Gallerie d'Italia
Mario Schifano. Il nuovo immaginario. 1960-1990″. Foto Roberto Serra I Courtesy Gallerie d’Italia

L’esposizione esplora allora il tema delle insegne, rappresentato da opere importanti come “Grande pittura” del 1963 e dipinti iconici dedicati a marchi come Esso, Coca Cola e segnali urbani che caratterizzano la ricerca artistica di Schifano negli anni Sessanta.
Successivamente, emerge un piccolo capolavoro intitolato “Futurismo rivisitato”. Questo è dedicato ai maestri di quel movimento come Giacomo Balla, Gino Severini e Carlo Carrà, che introduce il tema del movimento della figura umana.

I linguaggi del futuro

Negli anni Settanta, l’artista si apre costituzionalmente ai linguaggi del futuro e comprende il potere e il potenziale del piccolo schermo.
È in questo contesto che nascono i “Paesaggi TV”, una rivisitazione pittorica che utilizza la macchina fotografica e l’emulsione del colore sulla tela per rappresentare fatti di cronaca, arte e pubblicità. Come una moderna quadreria, le immagini catturate direttamente dal tubo catodico si allineano sulle pareti, creando tele simili a schermi televisivi da cui emergono immagini evocative e fantastiche che richiamano maestri come Giorgio De Chirico, Leonardo Da Vinci e Pablo Picasso.

Mario Schifano, Il vento era il fiato che usciva dagli alberi, composto e salubre, 1965. Foto Paolo Vandrasch, Milano © MARIO SCHIFANO, by SIAE 2023
Mario Schifano, Il vento era il fiato che usciva dagli alberi, composto e salubre, 1965. Foto Paolo Vandrasch, Milano © MARIO SCHIFANO, by SIAE 2023

Informazioni sulla mostra

Dal 2 giugno al 29 ottobre 2023

LUOGO: Gallerie d’Italia, Via Toledo, 177, Napoli

ORARI: Martedì-venerdì 10-19. Sabato-domenica 10-20. Lunedì chiuso

CURATORI: Luca Massimo Barbero

COSTO DEL BIGLIETTO: intero 7€, ridotto 4€, gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni eclienti del Gruppo Intesa Sanpaolo

SITO UFFICIALE: http://gallerieditalia.com

Fonti

Arte.it
Gallerie d’Italia
Affaritaliani
Il Mattino
Firstonline

di Chiara Pezzella

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