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Lina Pallotta in mostra con “volevo vedermi negli occhi”

Allestimento mostra Lina Pallotta: volevo vedermi negli occhi, Centro Pecci, Prato
Allestimento mostra Lina Pallotta: volevo vedermi negli occhi, Centro Pecci, Prato

“Volevo vedermi negli occhi” è la prima mostra personale della fotografa Lina Pallotta ospitata in un’importante istituzione pubblica italiana, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato), fino al 15 ottobre 2023.

Concept della mostra

Il progetto “Porpora“, da cui è stata tratta la mostra, racconta con affetto e delicatezza l’evolversi di un’amicizia nel corso del tempo. Ma è anche un manifesto collettivo che solleva questioni cruciali riguardanti l’identità di genere ancora oggi oggetto di lotte in tutto il mondo.

Negli ultimi trent’anni, la fotografa Lina Pallotta ha documentato la vita quotidiana di Porpora Marcasciano, un attivista del movimento LGBTQ+ e presidente del Movimento Identità Trans. Ma il suo lavoro va oltre la mera documentazione: Pallotta ha catturato l’intimità del loro rapporto d’amicizia. La macchina fotografica di Pallotta è sempre stata presente e, secondo le parole di Porpora, è diventata “parte integrante della nostra interazione affettiva”.
Attraverso le sue fotografie, Pallotta è riuscita a rappresentare l’estetica del mondo trans e omosessuale al di là di stereotipi e pregiudizi, ritraendo semplicemente persone nella loro complessità di vita e sentimenti.

Porpora, NYC, 1994 © Lina Pallotta
Porpora, NYC, 1994 © Lina Pallotta

Cosa significa il titolo della mostra?

Attraverso le immagini che ritraggono Porpora, Lina riesce a vedere se stessa, sottolineando l’importanza e la profondità del loro legame. Ciò che desiderava evidenziare è che in questo progetto non c’è alcun processo di oggettivazione del soggetto, ma fotografare Porpora è stato come fotografare una parte della vita stessa di Pallotta.

“Volevo vedermi negli occhi” rappresenta il mio personale coinvolgimento nelle sue scelte di vita, che sono anche le mie, sebbene possano riguardare ambiti diversi e si manifestino in modi diversi. Il titolo mette in luce appieno la mia totale adesione alle sue lotte e alla sua vita.

Lina Pallotta
Porpora, Roma, 1990. © Lina Pallotta
Porpora, Roma, 1990. © Lina Pallotta

Volume in mostra

La mostra è curata da Michele Bertolino ed Elena Magini ed è accompagnata dalla pubblicazione intitolata “Porpora“, edita da Nero.
Il libro raccoglie una selezione delle fotografie di Lina Pallotta, creando un archivio visivo che traccia un possibile percorso nella storia del movimento omosessuale e trans a partire dagli anni ’70. Oltre alle immagini, il volume presenta anche saggi che analizzano il lavoro fotografico di Lina Pallotta.
È importante sottolineare che il libro è stato insignito del prestigioso bando Italian Council 10.

Allestimento mostra Lina Pallotta: volevo vedermi negli occhi, Centro Pecci, Prato
Allestimento mostra Lina Pallotta: volevo vedermi negli occhi, Centro Pecci, Prato

FONTI

Centro Pecci
Fotocult.it
Exibart

di Irene Tassi

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