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Global Painting: il Mart di Rovereto e la Nuova Pittura Cinese

Feng Zhijia
Feng Zhijia “Van Gogh’s room”, 2023. Credits Mart

Dal 7 dicembre 2023 al 14 aprile 2024, il Mart di Rovereto ospita la mostra “Global Painting. La Nuova pittura cinese”.

La mostra è una rassegna internazionale e itinerante dedicata alla Nuova pittura cinese, inaugurata al Mart che proseguirà poi in altre sedi in Italia e all’estero. Per gli ampi riconoscimenti internazionali che il movimento artistico ha già ottenuto, il progetto verrà esposto anche a Belgrado, Praga e Londra. 

E’ nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e Silvio Cattani, a cura di Lü Peng e Paolo De Grandis con Carlotta Scarpa e Li Guohua; è inoltre in collaborazione con Moca Yinchuan e PDG Arte Communications.

Ventiquattro giovani artisti interpreti di un paesaggio storico sociale in cambiamento vengono oggi esposti per la prima volta in Italia. Il progetto si propone di far conoscere al pubblico italiano e internazionale la ricchezza e la varietà della Nuova pittura cinese, e di favorire il dialogo e lo scambio culturale tra Oriente e Occidente.

La mostra: arte e globalizzazione

Qi Wenzhang
Qi Wenzhang “First class”, 2018. Credits Mart

“Global Painting” presenta una selezione di opere di 24 artisti poco noti in occidente, ma molto apprezzati in Cina. Tra questi Bi Jianye, Chen Xuanrong, Chi Ming, Feng Zhijia, Fu Meijun, Ge Hui, Ge Yan, Huang Qiyou, Lin Wen, Liu Yuanyuan, Meng Site, Meng Xiaoyang, Meng Yangyang, Qi Wenzhang, Qiao Xiangwei, Shen Muyang, Tang Dayao, Wang Yilong, Wu Qian.

Questi artisti, cresciuti nella Cina del nuovo millennio, sono difficili da inquadrare in categorie universalmente identificabili. Risulta infatti impossibile classificare le loro opere in base ad uno stile specifico in quanto vanno oltre ad ogni definizione. L’aspetto innovativo che li differisce dalla tradizione pittorica cinese è proprio questa non appartenenza ad un gruppo. Pur non avendo uno stile univoco, gli artisti sono accomunati da una forte vitalità e rappresentano una stagione di rinnovamento della tradizione cinese. Infatti a differenza dei loro predecessori, non presentano caratteri nazionalisti aprendo una ricerca artistica che risulta essere legata non solo ad un determinato paese ma all’intera contemporaneità. Le loro opere spaziano quindi da temi tradizionali a temi contemporanei, da stili realistici a stili astratti, da tecniche classiche a tecniche innovative. Il denominatore comune è la pittura, intesa come mezzo espressivo capace di comunicare emozioni, pensieri, visioni e identità.

La mostra si articola in quattro sezioni tematiche: “La pittura come linguaggio”, “La pittura come narrazione”, “La pittura come visione” e “La pittura come esplorazione”. Ogni sezione presenta una varietà di stili, tecniche e soggetti, che mostrano la ricchezza e la complessità della Nuova pittura cinese. 

I curatori all’interno dell’esposizione vanno a sottolineare come questa nuova corrente non agisca all’interno di un contesto esclusivamente cinese, ma piuttosto in uno scenario globale. In questo contesto, il rapporto tra individuo e collettività evolve, influenzato dalla globalizzazione, dalle interconnessioni e dalle rivoluzioni tecnologiche. 

La Nuova pittura cinese: tradizione e contemporaneo

Xiong Tao
Xiong Tao “Picture of (beast) hunting”, 2018. Credits Mart

La Nuova Pittura Cinese è una corrente artistica che si è sviluppata negli ultimi anni, in un contesto di globalizzazione e di rapidi cambiamenti sociali, economici, geografici e sanitari. Gli artisti che ne fanno parte sono tutti nati tra il 1980 e il 1995, e hanno vissuto in prima persona le trasformazioni della Cina contemporanea. Le loro opere riflettono le tensioni, le contraddizioni, le sfide e le opportunità di una società in continua evoluzione.

Il movimento propone il ritorno alla pittura come linguaggio artistico privilegiato, utilizzando tecniche tradizionali come l’inchiostro e il colore su seta, ma anche sperimentando nuove forme e stili. La pittura è intesa come mezzo espressivo capace di comunicare emozioni, pensieri, visioni e identità.

Tra le tecniche tradizionali cinesi riprese da questi giovani artisti in chiave contemporanea ci sono la Gongbi e la Shui-mo.

LaGongbi” significa “meticoloso” e usa pennellate estremamente precise. È spesso molto colorata e solitamente descrive argomenti figurativi o narrativi. Si basa sulle tecniche tradizionali come l’inchiostro e il colore su seta. La Shui-mo” significa “acqua e inchiostro” e viene chiamata pittura ad acquerello o a mano ma anche “pittura dei letterati”. Si tratta di uno stile a mano libera che usa pennellate morbide e sfumate per creare effetti di luce e ombra. Si basa su tecniche di calligrafia e spesso rappresenta paesaggi naturali.

Xu Dawei
Xu Dawei “Red sun”, 2023. Credits Mart

“Ho cominciato a utilizzare l’espressione Nuova pittura cinese nel 2007, collocandola nell’intersezione tra Realismo cinico e Pop politico… Nella Nuova pittura non ci sono più critiche a ideali condivisi, ognuno esprime il suo particolare conflitto; non si discute più di cosa sia l’arte, ma si sostengono le posizioni della storia dell’arte; non esistono interpretazioni univoche della realtà ma concetti espressi in modo chiaro e limpido”

LU PENG, IL CURATORE

Informazioni per la visita

Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18; venerdì dalle 10 alle 21. Lunedì chiuso.

Biglietti:  intero 15 euro, ridotto 10 euro (biglietto unico per tutte le sedi del Mart)

Per ulteriori informazioni visitare il sito Mart

Fonti

Mart

Arte.Go

Arte.it

di Sara Simonini

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