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I Lenzuoli di Carla Accardi al Museo Correr di Venezia

Carla Accardi nel suo studio di Roma
Carla Accardi nel suo studio di Roma, 1976

La mostra “Carla Accardi. Gli anni Settanta, i Lenzuoli” al Museo Correr di Venezia dal 28 aprile al 29 ottobre 2023.

A cura di Pier Paolo Pancotto e Chiara Squarcina, in collaborazione con l’Archivio Accardi Sanfilippo di Roma la mostra è un omaggio a Carla Accardi, figura significativa dell’arte non figurativa italiana. L’omaggio vuole celebrare i cento anni dalla nascita dell’artista e il suo profondo rapporto con Venezia, città che l’ha ospitata più volte alla Biennale. Il suo legame con la città lagunare è attestato da opere, foto ed altro materiale documentario presente in mostra.

Il progetto veneziano presenta, sotto forma di installazione, una ristretta selezione di lavori posti in dialogo con gli ambienti storici del museo. In particolare le opere trovano spazio nella Sala Quattro Porte posta lungo il percorso della Quadreria allestita da Carlo Scarpa

Le opere esposte sono i “Lenzuoli”, un ciclo di opere avviato negli anni Settanta e raramente visibile nel suo insieme. Questi lavori esemplificativi della ricerca artistica di Carla Accardi sono in mostra insieme a tre sculture stilisticamente vicine: Oggetto trasparente (2001), Scultura trasparente (2002) e Onda (2008-9).

Carla Accardi: gli anni di ricerca sul segno astratto

Studio di Carla Accardi con opere segniche
Studio di Carla Accardi con opere segniche, foto da Archivio Accardi Sanfilippo

Carla Accardi nasce a Trapani nel 1924 e trasferita a Firenze si diploma all’Accademia di Belle Arti. La sua vita e la sua opera sono legate a quelle del suo compagno Antonio Sanfilippo con il quale si trasferisce nella capitale nel 1946 e poi raggiunge Parigi l’anno successivo. A Parigi entra in contatto con il fermento artistico dell’epoca e aderisce al gruppo “Forma”, firmando il manifesto insieme a Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato. 

La sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia risale al 1948, poi vi farà ritorno nel 1964 e in quattro edizioni successive con delle sale personali.  

A metà degli anni Cinquanta avvia una profonda trasformazione del suo linguaggio pittorico, abbandonando la figurazione per una ricerca segnica astratta e dinamica. Questi lavori, realizzati direttamente sul pavimento e non più su tela, attirano l’interesse di Michel Tapié che li presenta al pubblico francese con una mostra alla galleria Stadler nel 1956 e al pubblico italiano con una mostra alla galleria Notizie di Torino nel 1959.

Carla Accardi: ambienti, colori ed emancipazione femminile

Carla Accardi davanti ad una sua installazione ambientale
Carla Accardi davanti ad una sua installazione ambientale, foto da Archivio Accardi Sanfilippo

La carriera di Carla Accardi prosegue negli anni Sessanta, quando espone le sue opere a New York e a Londra. In questo periodo sperimenta nuovi materiali e tecniche, come i colori acrilici fluorescenti e il sicofoil, un materiale plastico trasparente con cui realizza installazioni ambientali di grande impatto visivo e spaziale.

Negli anni Settanta Accardi si impegna attivamente nel movimento di emancipazione femminile e fonda, insieme a Carla Lonzi ed Elvira Banotti, il gruppo “Rivolta Femminile” che rivendicava l’autonomia delle donne e la loro libertà di espressione artistica e culturale.

Negli anni Ottanta l’artista ritorna gradualmente alla pittura su tela e riprende a usare una gamma cromatica ampia e articolata, senza rinunciare alla sua cifra stilistica. Il riconoscimento internazionale di Carla Accardi avviene negli anni Novanta, quando espone le sue opere in prestigiosi musei e istituzioni. 

Dopo la sua scomparsa nel 2014, le sue opere sono state oggetto di numerose retrospettive e omaggi e il suo percorso artistico continua ad influenzare il panorama contemporaneo

I Lenzuoli

Lenzuolo blubianco
Lenzuolo blubianco, 1975, stoffa dipinta, 143,5 x 260,5 cm

I “Lenzuoli” esposti in mostra sono una serie di opere realizzate con lenzuoli dipinti a colori acrilici. Si tratta di un gesto radicale che mette in discussione il ruolo della tela come supporto tradizionale della pittura e lo trasforma in un oggetto quotidiano e domestico

La pittura si riduce a segni geometrici essenziali con variazioni cromatiche sobrie e fredde su un colore di fondo che è quello naturale della stoffa. L’artista appendeva le stoffe alle pareti o le disponeva sul pavimento, creando ambienti coinvolgenti e suggestivi. Il tema centrale di queste opere non è tanto la liberazione del telaio o l’affrancamento del supporto ma piuttosto quello di tornare alla parete, di organizzare una superficie che asseconda il senso ruvido o liscio del muro.

I Lenzuoli sono opere che testimoniano la vitalità creativa di Accardi e la sua capacità di innovare il linguaggio pittorico, combinando elementi astratti e figurativi, geometria e organicità nell’unico schema di fondo che è la semplicità. Queste opere esprimono anche l’impegno femminista dell’artista richiamando il tema domestico ma trasgredendone le convenzioni sociali.

Lenzuolo rossobianco
Lenzuolo rossobianco, 1975, stoffa dipinta, 99,5×235,5 cm

Il colore per me è forza. Nelle mie opere ho cercato dei colori che suscitassero molto contrasto per far capire, liberare la luce, il mondo. Non mi interessa il colore per la sua capacità di procurare piacere al senso della vista, ma per la potenza e la capacità di procurare degli stimoli.

L’arte può e deve essere come la musica, che ha in se stessa delle doti e ti trasmette della spiritualità. Ed è così che è nata la mia pittura, a cui sono arrivata con un cammino personale…

Carla Accardi

Informazioni sulla visita:

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Biglietti: Intero 30 euro, biglietto unico per Palazzo Ducale e per il percorso integrato del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana;

Ridotto 15,00 euro per ragazzi da 6 a 14 anni; studenti dai 15 ai 25 anni; over 65 anni; personale del Ministero della Cultura (MiC); titolari di Carta Rolling Venice; titolari di ISIC – International Student Identity Card.

Gratuito per residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini da 0 a 5 anni; persone con disabilità e accompagnatore; guide turistiche abilitate in Italia che accompagnino gruppi o visitatori individuali; membri ICOM; docenti accompagnatori di gruppi scolastici, fino ad un massimo di 2 per gruppo; volontari Servizio Civile del Comune di Venezia; partner ordinari MUVE; possessori MUVE Friend Card, soci dell’associazione “Amici dei Musei e Monumenti Veneziani”; possessori Membership Card Fondazione Venetian Heritage (valida per due persone) e Art Pass Venice Foundation.

Per ulteriori informazioni visita il sito Museo Correr

Fonti:

Museo Correr Venezia

Itinerari nell’arte

Finestre sull’arte

Archivio Accardi Sanfilippo

di Sara Simonini

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