The Italian Museums Index

BURTYNSKY: Extraction / Abstraction all’M9 di Venezia

Edward Burtynsky, Thjorsá River #1, Southern
Region, Iceland, 2012

Il Museo del Novecento di Venezia aprirà al pubblico dal 21 giugno 2024 al 12 gennaio 2025 l’esposizione BURTYNSKY: Extraction / Abstraction.

Premesse della mostra

M9 propone una nuova prospettiva sui grandi temi e le sfide urgenti del presente attraverso il linguaggio dell’arte. Per la seconda mostra temporanea dell’anno, l’attenzione è focalizzata sul paesaggio e sul cambiamento climatico, esplorando le interazioni tra uomo e ambiente.

La mostra “BURTYNSKY: Extraction / Abstraction” indaga in particolare le conseguenze ambientali del sistema industriale, un tema distintivo del fotografo, acclamato in Italia grazie al progetto “Anthropocene” del 2019, che ha ottenuto critiche entusiastiche a livello globale.

In questa nuova esposizione, Burtynsky utilizza la sua profonda comprensione storica dei processi industriali del Novecento e dei contesti geografici e culturali esplorati nelle sue campagne fotografiche, invitando gli spettatori a guardare oltre i luoghi fotografati, oltre la nostra esperienza e aspettative, per comprendere davvero l’impatto dell’uomo sul futuro degli habitat terrestri.

Le grandi fotografie di Burtynsky, a un primo sguardo, appaiono come affascinanti e indecifrabili campiture di colori e forme astratte. Queste immagini lasciano gli osservatori sospesi di fronte a oggetti naturali o antropici spesso non immediatamente riconoscibili, ma capaci di attirarli dentro l’opera.

BURTYNSKY: Extraction / Abstraction rappresenta non solo un momento importante della mia carriera ultraquarantennale, ma anche un’occasione di dialogo sulla nostra eredità ambientale globale. Dopo la prima tappa a Londra, l’impegno di M9-Museo del’900 nell’esplorare le questioni contemporanee attraverso esperienze innovative fornisce lo sfondo ideale per esaltare il mio lavoro. Con la sua attenzione alle odierne sfide sociali, è un luogo perfetto per accogliere le mie opere e offre uno spazio emozionante in cui riflettere sulle conseguenze ecologiche dell’industrializzazione e sulla complessa interazione tra progresso umano e gestione dell’ambiente. Grazie alla curatela di Marc Mayer, questa mostra mette anche a fuoco molti dei riferimenti storico-artistici e delle influenze della pittura sul mio lavoro

– Edward Burtynsky
Immagine dell’allestimento della sezione “Waste” con l’opera “Nickel Tailings #34 e #35, Sudbury,
Ontario, Canada, 1996″

Biografia

Edward Burtynsky, classe 1955, è riconosciuto come uno dei fotografi contemporanei più importanti al mondo. Le sue straordinarie rappresentazioni fotografiche di paesaggi industriali testimoniano oltre 40 anni di impegno nel documentare l’impatto dell’uomo sul pianeta. Le sue opere sono presenti in oltre 80 dei più prestigiosi musei internazionali.

Tra le sue principali mostre ricordiamo “BURTYNSKY: Extraction / Abstraction” (2024) alla Saatchi Gallery di Londra, “Anthropocene” (2018), “Water” (2013) al New Orleans Museum of Art, “Oil” (2009) alla Corcoran Gallery of Art di Washington D.C., “China” (2005) e “Manufactured Landscapes” (2003) alla National Gallery of Canada.

Riconoscimenti e premi

Burtynsky ha ricevuto numerosi premi, tra cui il TED Prize, il Governor General’s Awards in Visual and Media Arts, Photo London Master Photography Award. Nel 2019 ha ottenuto l’Arts & Letters Award e il Lucie Award per la fotografia documentaria. Ha ricevuto l’Outstanding Contribution to Photography Award dalla World Photography Organization nel 2022. Nello stesso anno in cui è stato inserito nella International Photography Hall of Fame e ha ricevuto il Pollution Probe Award. Recentemente, ha ottenuto il Premio PHotoESPAÑA 2023 e il Premio Pino Pascali.

Burtynsky è stato anche una figura chiave nella produzione di tre documentari premiati: “Manufactured Landscapes” (2006), “Watermark” (2013) e “ANTHROPOCENE: The Human Epoch” (2018), che continuano a partecipare a festival in tutto il mondo. Inoltre, detiene nove lauree honoris causa.

Allestimento con i Totem della sezione “Abstraction”, in primo piano l’opera “Colorado River Delta #14, Baja, Mexico, 2012”
Allestimento delle Mural Walls della sezione “Extraction” con l’opera “MP Materials #6, Mountain Pass Mine, Mountain Pass, California, USA, 2023”

L’esposizione e l’allestimento

La mostra curata da Marc Mayer si articola in sei sezioni tematiche che esplorano i principali ambiti di lavoro del fotografo canadese. L’esposizione comprende oltre 80 fotografie di grande formato, 10 enormi Mural Walls ad altissima definizione e alcuni degli strumenti fotografici che hanno reso celebre Burtynsky, inclusi i droni utilizzati per ampliare la portata delle sue fotocamere. Questi elementi sono integrati negli spazi del M9, frutto di un dialogo concettuale tra la mostra e la narrazione del museo sulle trasformazioni sociali, economiche e politiche del Novecento.

Le immagini esposte includono potenti fotografie incorniciate in Totem, murales e un’esperienza di realtà aumentata, offrendo un racconto visivo intenso dell’impatto dell’azione umana sul pianeta.

Alvisi Kirimoto ha curato l’allestimento della mostra “BURTYNSKY: Extraction/Abstraction”, ripercorrendo il lavoro del fotografo, rimanendo in linea con il suo messaggio artistico ed entrando in armonia con la visione curatoriale di Marc Mayer, mettendo in luce le complesse dinamiche della nostra epoca, offrendo così un’esperienza immersiva e riflessiva.

Xylella Studies #8, Lecce, Puglia, Italy, 2021

Gli spazi

Al primo piano, la nuova sala “M9 Orizzonti” ospita per la prima volta in Italia l’installazione immersiva “In the Wake of Progress“, pluripremiato cortometraggio del 2022, coprodotto da Burtynsky insieme al celebre produttore musicale Bob Ezrin e con le musiche originali del compianto Phil Strong.

Al secondo piano, un ambiente introduttivo offre un primo sguardo sulla carriera di Burtynsky, con un grande banner che valorizza la tripla altezza del museo con l’opera “Shipyard #11, Qili Port, Zhejiang Province, China, 2005”. Nel corridoio dello stesso piano sono esposte nove fotografie ottenute dalla campagna fotografica commissionata a Burtynsky dalla Fondazione Sylva nel 2022, che documentano gli effetti devastanti della Xylella sugli olivi pugliesi, un disastro ambientale che permette di comprendere concretamente gli effetti del cambiamento climatico anche in Italia.

Il terzo piano, uno spazio di oltre 1200 mq, è interamente dedicato alla mostra e suddiviso dalla “Scheggia“, una struttura autoportante composta da tre fogli piegati di forma irregolare, realizzata dallo studio per una precedente esposizione. Essa scandisce lo spazio e modella l’identità della mostra, consentendo una fruizione ottimale delle opere.

La mostra vera e propria si suddivide in tre sezioni principali. La prima “Abstraction“, esplora le tecniche dell’artista e la somiglianza delle sue fotografie con l’arte astratta. La seconda comprende “Extraction“, “Manufacturing and Infrastructure“, “Agriculture” e “Waste“, i cinque temi centrali indagati da Burtynsky. Infine, “Archive of Process” esamina i metodi di lavoro dell’artista, la sua evoluzione tecnica e racconta la storia professionale del fotografo, mostrando gli strumenti utilizzati durante la sua carriera.

Allestimento della prima parte della mostra, l’installazione immersiva nella nuova sala M9 Orizzonti

Informazioni utili

Luogo: M9-Museo del’900, Via G. Pascoli 11, Venezia Mestre.

Data: dal 21 giugno 2024 al 12 gennaio 2025.

Orari: Da Giugno ad Agosto: Da mercoledì a venerdì, ore 10–18/ sabato e domenica, ore 10–19. Da Settembre a Gennaio: Da martedì a venerdì, ore 10–18/ sabato e domenica, ore 10–19

Biglietti: Intero 10 euro, ridotto 8 euro. 5 euro ridotto studenti universitari (giovedì).

Telefono: 0410995941(lun-dom, ore 10-13 e 15-17)

Email: info@m9museum.it

Fonti

M9-Museo del ‘900

Edward Burtynsky – Wikipedia

Burtynsky Extraction / Abstraction, Steidl, Göttingen, 2024

di Flora Roseto

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto