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SubBRIXIA, un progetto artistico in metropolitana

SubBRIXIA
SubBRIXIA

Ad un mese dall’inaugurazione dell’opera nella metropolitana di Brescia per il progetto SubBRIXIA, ripercorriamo la storia di questo evento artistico.

Perché un progetto d’arte in metropolitana?

Il progetto nasce nel 2015 dalla collaborazione tra Brescia Musei, Brescia Mobilità e il Comune di Brescia. Questo evento culturale si propone l’obiettivo di portare l’arte contemporanea all’interno della città rendendola parte della quotidianità. Con i suoi 15 milioni di visitatori all’anno, la metropolitana di Brescia diventa il luogo perfetto per coinvolgere più persone possibili. Questa operazione culturale vede come protagonisti diversi nomi del mondo dell’arte come Rä di Martino, Marcello Maloberti, Francesco Fonassi, Elisabetta Benassi, Patrick Tuttofuoco, Mimmo Paladino, Emilio Isgrò e Nathalie Du Pasquier. Il progetto è curato da NERO, casa editrice nata a Roma nel 2004 che si occupa di arte e cultura contemporanea.

Durante il progetto artistico di SubBRIXIA gli artisti sono stati invitati ad intervenire negli spazi della metropolitana, composta da 17 stazioni unite da un’unica linea. Durante l’inaugurazione del 2015, Luigi Di Corato allora direttore di Brescia Musei, racconta il lungo percorso di dialogo e sperimentazione che hanno portato allo sviluppo di temi quali il rapporto con il territorio e l’identità culturale del luogo.

Abbiamo voluto veramente lavorare con la ricerca in atto quindi non proporre qualche cosa che fosse in qualche modo il frutto di una mediazione, ma invece che fosse veramente una delle frange più avanzate della ricerca di oggi nell’arte italiana, interagendo con degli artisti che siano presenti e protagonisti del contesto internazionale. Per farlo non ci siamo limitati a scegliere gli artisti, ma abbiamo fatto un’operazione culturale più complessa. Abbiamo cercato il dialogo e l’interazione con un’agenzia culturale, che è anche una delle primissime riviste d’arte contemporanea degli ultimi anni, […] e quello che ci è piaciuto è stato, non tanto chiamare un curatore, ma chiamare un team di persone che fa della ricerca del contemporaneo la propria iniziativa principale.

Luigi Di Corato, ex direttore fondazione brescia musei

I progetti artistici di SubBRIXIA

Il nuotatore, Rä di Martino, fermata Marconi, metropolitana di Brescia, 2015
Il nuotatore, Rä di Martino, fermata Marconi, metropolitana di Brescia, 2015

Il primo progetto artistico legato a SubBRIXIA nella metropolitana Marconi ospita l’opera di Rä di Martino, Il nuotatore. Il 29 ottobre 2015 viene esposto il manifesto di un film mai realizzato ed ispirato alla pellicola The Swimmer di Burt Lancaster. La pellicola del 1964 è una metafora della dissoluzione del sogno americano e racconta di un uomo di successo che torna nella sua vecchia casa nuotando attraverso le piscine dei ricchi vicini.
L’installazione site-specific vuole portare l’osservatore fuori dalla metropolitana, fuori dalla città, in un luogo altro. Creare la copertina di un film che non esiste spinge il cittadino, perché di cittadini parliamo stabilito che la mostra è indissolubilmente legata alla vita di tutti i giorni, a porsi inevitabilmente delle domande, ad evadere dai soliti modi di pensare.

Brixia, Marcello Maloberti, fermata Stazione, metropolitana di Brescia, 2015
Brixia, Marcello Maloberti, fermata Stazione, metropolitana di Brescia, 2015

Il secondo intervento risale al 17 dicembre dello stesso anno quando Marcello Maloberti espone l’opera Brixia alla fermata Stazione. Il cartello con la scritta “BRESCIA” rivolta al contrario viene disposto tra le due scale mobili della stazione. Il messaggio che ne traspare è che il passaggio tra interno ed esterno dia accesso a due differenti luoghi, due differenti città: una si sviluppa in superficie e una sotto terra. Il lavoro dell’artista si concentra sull’incertezza della vita quotidiana generando nella maggior parte dei casi una narrazione continua tra opera, spazio e pubblico.

Arte in metropolitana: anche il suono viene analizzato

Rationabiles tubas, Francesco Fonassi, fermata Stazione, metropolitana di Brescia, 2015
Rationabiles tubas, Francesco Fonassi, fermata Stazione, metropolitana di Brescia, 2015

L’inaugurazione dell’opera immateriale Rationabiles tubas o guarigione di Francesco Fonassi alla fermata Ospedale, avviene il 28 gennaio 2016. L’evento ha inizio con una performance live del duo FLOS, composto da Luca Formentini e Stefano Castagna. Prosegue con una serie di interventi organizzati dallo stesso Fonassi in cui vengono invitati alcuni musicisti a suonare dal vivo o a compiere delle azioni sonore live. Il lavoro di questo artista si concentra sulla percezione acustica e sulle sue ripercussioni sulla collettività sia a livello psicologico che fenomenologico. Per l’installazione alla fermata della metro di Brescia, Fonassi propone un’opera in cui viene indagata la persistenza del suono. Un tono, o “cluster”, generato da un insieme di bassotuba e tromboni producono un continuum sonoro che, grazie ad un software, viene modificato producendo suoni sempre diversi tra loro.

Ordine e Disordine, Elisabetta Benassi, fermata Vittoria, metropolitana di Brescia, 2016
Ordine e Disordine, Elisabetta Benassi, fermata Vittoria, metropolitana di Brescia, 2016

Elisabetta Benassi sceglie invece di analizzare, attraverso il suono, il tema del tempo. Il 21 aprile viene inaugurata, alla fermata della metro Vittoria, l’installazione Ordine e Disordine. Il grande orologio sulla torre progettata da Marcello Piacentini scandisce il tempo e l’artista gioca proprio su questo. Allo scoccare di ogni ora, attraverso il sistema acustico interno alla metropolitana, vengono trasmesse e ripetute alcune frasi. Questi annunci si rifanno a titoli di opere di Alighiero Boetti come omaggio ad un artista che ha analizzato questo concetto in tutte le sue sfaccettature. L’opera in questo caso si può interpretare come un orologio sonoro che scandisce in modo imprevedibile il passare delle ore. Per renderlo possibile l’artista ha progettato un software che è stato installato nella centrale operativa della stazione.

Il progetto artistico di Patrick Tuttofuoco per SubBRIXIA

Gothic Minerva, Patrick Tuttofuoco, fermata San Faustino, metropolitana di Brescia, 2016.
Gothic Minerva, Patrick Tuttofuoco, fermata San Faustino, metropolitana di Brescia, 2016

Anche Patrick Tuttofuoco, ultimo artista del 2016, nelle sue opere analizza il concetto di tempo. In occasione del progetto artistico per SubBRIXIA realizza, nella stazione della metropolitana San Faustino, un’opera site-specific. Il 25 aprile, con la presentazione di Gothic Minerva, il pubblico è invitato a partecipare a una conversazione con l’artista e Luigi Di Corato. L’opera di Tuttofuoco si presenta come enorme installazione luminosa addossata ad una delle pareti della metropolitana. I tubi neon soffiati a mano definiscono tre figure: Minerva, Claudio II detto il Gotico e un capitello corinzio.

Mimmo Paladino per il progetto artistico SubBRIXIA

Specchi Ustori, Mimmo Paladino, Teatro Romano, Brescia, 2017
Specchi Ustori, Mimmo Paladino, Teatro Romano, Brescia, 2017

Nel 2017 l’artista selezionato per proseguire con il progetto artistico in metropolitana SUBBRIXIA è Mimmo Paladino. Con Overture viene realizzata una grande mostra diffusa che si sviluppa tra Piazza della Vittoria, Piazza della Loggia e il Duomo Vecchio. Il percorso condurrà al Museo Santa Giulia, a BRIXIA il Parco Archeologico di Brescia Romana e alla fermata della metropolitana Stazione FS.

Non sorprende che la città di Brescia abbia deciso di chiamare proprio questo grande pittore, scultore e incisore visti i suoi legami con la città risalenti agli anni della sua prima importante personale. Molte sono le installazioni esposte in questa occasione come per esempio le sculture Zenith o Elmo in Piazza della Vittoria, il Cavaliere Rosso al Museo di Santa Giulia oppure i grandi Specchi Ustori al Teatro Romano. Per quanto riguarda l’intervento alla fermata Stazione FS, l’artista presenta un’inedita installazione colossale in terracotta posizionata all’ingresso della metropolitana. Per la realizzazione di queste opere l’artista ha collaborato con diverse realtà produttive del luogo come per esempio Eredi Gnutti Metalli che ha fornito le lastre di ottone, la Ideal Fabbri che le ha sagomate e le Fonderie Ariotti che hanno realizzato le fusioni in ghisa.

L’installazione monumentale di Emilio Isgrò per il progetto SubBRIXIA

Incancellabile Vittoria, Emilio Isgrò, fermata Stazione Fs, metropolitana di Brescia, video di Metro Brescia

Incancellabile Vittoria è il titolo dell’installazione proposta da Emilio Isgrò il 27 ottobre 2020. In occasione del ritorno a Brescia della Vittoria Alata, opera scultorea di epoca romana rimasta in restauro per due anni, viene presentata l’opera di questo artista. Alla fermata Stazione FS Isgrò realizza un’opera colossale di quasi 200 mq e composta da 205 pannelli di fibrocemento fresati. Sui pannelli si può riconoscere il profilo della Vittoria Alata definito dalle parole cancellate tipiche del linguaggio dell’artista.

L’iniziativa in questo caso è curata da Marco Bazzini, promossa e sostenuta dalla Fondazione Brescia Musei, presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov e dal Comune di Brescia, con il contributo di Brescia Mobilità e Metro Brescia, il coordinamento artistico dell’Archivio Emilio Isgrò, il supporto di The FabLab Milano e il sostegno del Fondo Romeda per l’arte contemporanea.

L’ultimo progetto artistico per SubBRIXIA firmato Nathalie Du Pasquier

Mind the Gap, Nathalie Du Pasquier, fermata Vittoria, metropolitana di Brescia, 2022, fotografia di Pierpaolo Quecchia
Mind the Gap, Nathalie Du Pasquier, fermata Vittoria, metropolitana di Brescia, 2022, fotografia di Pierpaolo Quecchia

Quasi un mese fa, il 17 febbraio 2022, inaugura l’ultima tappa di SubBRIXIA con l’installazione Mind the Gap. La grande artista Nathalie Du Pasquier, dal 1981 cofondatrice del gruppo Memphis, colora la fermata Vittoria della metropolitana di Brescia.

Da sempre attenta al confine tra tangibile e intangibile, reale e immaginario, bidimensionale e tridimensionale, con quest’opera l’artista ci porta in un mondo parallelo in cui gli elementi sbiaditi e ripetitivi della metropolitana si trasformano in un turbinio di colori e forme dinamiche e diversificate. L’intervento parte dalla zona d’entrata della stazione, dalla targa “Vittoria”, che si trasforma in un vivace e geometrico invito ad entrare. Per quest’opera l’artista gioca con l’immagine delle mattonelle che caratterizzano le metropolitane: realizzate in ceramica dalla rinomata azienda Mutina, si tingono di colore creando diverse disposizioni e pattern.

SubBRIXIA, arte in metropolitana

L’esposizione ricorrente di SubBRIXIA è diventata una vera e propria mostra permanete sempre in evoluzione. Un museo sotterraneo che prevede di espandersi in tutte le 17 stazioni della metropolitana.

Come sosteneva Italo Calvino nel documentario Un uomo invisibile, girato nel 1974 da Nereo Rapetti, le persone si sono ormai abituate non a viaggiare, ma ad essere spostate da un luogo all’altro passando per dei vuoti. Partiamo da un luogo per entrare in un vuoto e uscire in un altro luogo. In quest’ottica i viaggi in aereo e metropolitana si possono definire non-luoghi, delle parentesi di tempo e spazio attraverso cui ci lasciamo trasportare. E’ affascinante notare come, con il progetto SubBRIXIA, questo concetto vada totalmente a sovvertirsi. Il non-luogo metropolitana diventa a tutti gli effetti un luogo di esperienza, scambio e fruizione dell’arte e della cultura della città. Per questa ragione non vediamo l’ora di sapere quali artisti parteciperanno alle prossime edizioni.

Fonti

Brescia Musei

Brescia Mobilita

Artribune

Studio ESSECI

NERO

RadioVera Brescia

Di Arianna Ferrero

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