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Gianni Berengo Gardin con la mostra “Cose mai viste”

Foto scattata da Gianni Berengo Gardin scattata in Agrigento durante il 1994
03_Gianni Berengo Gardin, Carnevale di Sciacca, Agrigento 1994

Apre il 6 giugno 2024 ore 17,30 fino al 15 settembre 2024 la mostra di Gianni Berengo Gardin: “COSE MAI VISTE“.

L’artista

Gianni Berengo Gardin, forse il più noto fotografo italiano, ha realizzato 263 libri nel corso della sua lunga e felice carriera. L’ultimo risale al 2023, quando ha rivisto tutto il suo archivio selezionando 114 immagini, soltanto cinque delle quali erano state pubblicate in precedenza. Nasce così “Cose mai viste. Fotografie inedite”, pubblicato dalla casa editrice Contrasto e presentato in mostra per la prima volta al Ma.Co.F di Brescia lo scorso anno.

Per le Sale d’Arte di Alessandria, Giovanna Calvenzi e Susanna Berengo Gardin propongono una selezione diversa, compatta: una sessantina di “cose mai viste” ma con un’attenzione prevalente dedicata agli uomini e alle donne che Berengo Gardin ha incontrato nel corso del suo lavoro. Si tratta di immagini non stampate e non pubblicate, che testimoniano la sua maestria.

Il viaggio nel suo archivio inizia nel 1954 e termina nel 2023, attraversando molte città italiane e raggiungendo Parigi, la Francia, la Croazia, l’Ungheria, la Spagna e la Norvegia, fermandosi anche a Mosca, in Cina, in Giappone, a Londra e a New York.

Foto di Gianni Berengo Fardin, scattata durante il 1960.
02_Gianni Berengo Gardin, Barca da funerale, Venezia 1960

La mostra

Chiude la mostra una sezione inedita di fotografie di Gianni Berengo Gardin realizzate nel 1994 in occasione della rievocazione storica della Battaglia di Marengo a Villa Delavo. Le immagini del maestro compongono il catalogo “Gianni Berengo Gardin – Marengo, 1994”, che contiene anche testi dell’esperto di storia napoleonica Giulio Massobrio. Il catalogo sarà presentato nel corso dell’inaugurazione.

Berengo ama dichiarare che “non conta ‘come’ si fotografa ma quello che si fotografa”, una dichiarazione di intenti che sottolinea l’umiltà con la quale parla del suo lavoro e che afferma di voler essere solo un testimone e non un autore. Ma indipendentemente da quello che Berengo desidera, le sue fotografie sono ben più della testimonianza di quanto ha visto: testimoniano anche la sua capacità di raccontare persone ed eventi con rispetto ed empatia, la volontà di partecipare a quanto accade davanti al suo obiettivo e una saggezza nella scelta dei momenti e della composizione che hanno fatto di lui un vero maestro.

Nel 1970, per il suo libro “L’occhio come mestiere”, l’amico fotografo Cesare Colombo gli consigliava di avere “due occhi come mestiere, uno da strizzare al cliente, mentre sarà l’altro quello più vigile e aperto”.

Ritratto fotografico di Gianni Berengo Gardin scattata da Luca Nizzoli Toetti.
07_Ritratto di Gianni Berengo Gardin, Copyright Luca Nizzoli Toetti

Foto di Gianni Berengo Gardin, scattata nel 1980.
05_Gianni Berengo Gardin, Norvegia 1980

Le tematiche

Per la prima volta, 120 fotografie in bianco e nero inedite e mai pubblicate di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, GE, 1930), tutte stampate per l’occasione in camera oscura e su carta ai sali d’argento, propongono la rilettura del suo straordinario percorso, dagli anni ‘50 del secolo scorso fino a oggi, arricchendo il monumentale repertorio iconografico del Maestro con delle preziose novità.

Fotografo dal 1954, con settant’anni di carriera, Gianni Berengo Gardin è uno degli interpreti più rappresentativi del panorama italiano e internazionale.

Informazioni Utili

Dal 6 maggio al 15 settembre 2024

LUOGO: Alessandria, Sale d’arte, Via Machiavelli 13

ORARI: 15,00- 19,00

BIGLIETTI: Ingresso libero.

EMAIL: SERVIZIOMUSEI@asmcostruireinsieme.it

SITO UFFICIALE: Asmcostruireinsieme.it

Fonti

Repubblica.it

asmcostruiamoinsieme.it

Lastampa.it

di Aurora Cela

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