Dal 1° dicembre 2023 al 7 aprile 2024 il Museo Archeologico Regionale di Aosta ospita la mostra Felice Casorati. Pittura che nasce dall’interno.
La mostra, curata da Alberto Fiz, presenta più di cento opere tra dipinti, sculture, disegni e bozzetti teatrali, realizzate dall’artista Felice Casorati tra il 1904 e il 1960. Queste rappresentano un’occasione per ammirare il processo creativo di uno dei maggiori esponenti del Novecento italiano. La rassegna affronta dunque gli aspetti fondamentali della sua ricerca con un’attenzione specifica non solo alla pittura, ma anche alla scultura, ambito di ricerca meno indagato.
La mostra: Felice Casorati. Pittura che nasce dall’interno
Il titolo della rassegna, spiega il curatore Alberto Fiz, si ispira a un testo scritto dallo stesso Casorati in occasione della I Quadriennale di Roma del 1931 che rimanda chiaramente alla sua poetica:
Di fatto io non ho mai capito il movimento “qui déplace les lignes” e adoro le forme statiche: e poiché la mia pittura nasce, per così dire, dall’interno e mai trova origine dalla mutevole “impressione”, è ben naturale che queste forme statiche e non le mobili immagini della passione, si trovino nelle mie figure…
Felice Casorati
Il curatore costruisce così un percorso autonomo, guidato dal motto dell’artista Numerus, mensura, pondus (numero, misura, peso), evidenziando un’allestimento compositivo che racconta di un’artista profondamente intellettuale capace di assemblare elementi che fanno parte del suo mondo interiore insieme a quelli che rappresentano il concetto di staticità, cardini questi importanti nella pittura di Felice Casorati.
Nudi femminili, paesaggi, nature morte, ritratti e scene teatrali sono quindi i protagonisti delle opere raccolte nella rassegna “Felice Casorati. Pittura che nasce dall’interno”, mostra ricca di scoperte e ricerche inedite che inaugura ufficialmente la stagione espositiva invernale del Museo Archeologico Regionale di Aosta.
L’organizzazione della rassegna
Il percorso espositivo, suddiviso in sei sezioni, lascia intenzionalmente l’ordine cronologico per seguire un ordine tematico che consente di leggere le molte sfaccettature dello stile di Felice Casorati, unendo all’interno delle diverse sale dipinti, sculture, disegni e bozzetti teatrali.
La prima sala
Ad aprire la mostra di Casorati è una sezione dedicata al periodo napoletano quando l’artista dipinge principalmente donne anziane e bambine. Tra le opere esposte, di particolare interesse è “L’ereditiere”, un olio su tela del 1910 che introduce alcune novità rispetto ai dipinti dell’epoca come lo sfondo scuro e la ragazza di profilo.
La seconda sala
Il tema della seconda sala è invece il paesaggio. Tra queste opere è presente anche un dipinto, appartenente alla Collezione regionale di arte moderna e contemporanea raffigurante la chiesa di Saint-Nicolas che, come dichiara l’Assessore Jean-Pierre Guichardaz, dimostra il forte legame che Felice Casorati aveva con la Valle d’Aosta.
Felice Casorati è un artista significativo per la Valle d’Aosta e vorrei ricordare che alcune opere di questo maestro sono presenti nelle collezioni d’arte regionali del Castello Gamba, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Châtillon […] Siamo quindi particolarmente lieti di dedicare a Casorati questa ricca rassegna, che presenta al pubblico anche celebri capolavori.
Assessore Jean-Pierre Guichardaz
La terza sala
Protagonisti della terza sala sono invece i nudi femminili che rappresentano un elemento cardine nel percorso artistico di Casorati. Da questo punto in poi della rassegna, il fruitore si trova di fronte non più solamente a dipinti dell’artista, ma anche alle sculture, spesso meno considerate rispetto alle opere pittoriche, ma in realtà di grande rilevanza artistica.
La quarta e la quinta sala
Quarta e quinta sala sono invece dedicate a diverse opere tra cui bozzetti di scene teatrali realizzati da Casorati negli anni ‘30 del Novecento per importanti teatri come La Scala, alcuni oggetti usati dall’artista nel suo studio per realizzare le opere, due ritratti maschili, diversi disegni rappresentanti figure femminili nude (di cui due inediti), diversi dipinti legati al tema della natura morta e due autoritratti dell’autore.
La sesta sala
L’ultima sala è invece dedicata alla scuola aperta da Casorati e frequentata da Paola Levi Montalcini (gemella della più celebre Rita), Lalla Romano, Nella Marchesini, Silvio Avondo, Marisa Mori, Albio Galbani e dalla moglie Daphne Maugham.
Le opere presentate al Museo Archeologico Regionale
Le opere in mostra provengono da prestigiose istituzioni pubbliche e private tra cui la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il Mart-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, gli Archivi Teatro e Museo alla Scala di Milano, le Collezioni d’arte contemporanea della Regione autonoma Valle d’Aosta, conferendo all’esposizione una rilevanza significativa.
Tra i capolavori proposti troviamo Le vecchie comari, 1908, Persone, 1910, Le ereditiere, 1910, Maria Anna De Lisi, 1918, Tiro al bersaglio, 1919, Le due sorelle, 1921, Donne in barca, 1933, Testa gialla, 1950.
Informazioni utili
Data: dal 2 dicembre 2023 al 7 aprile 2024
Luogo: MAR – Museo Archeologico Regionale
Indirizzo: Piazza Roncas 12 – Aosta
Orari della mostra: La mostra è aperta secondo i seguenti orari di ingresso:
- Martedì – Domenica 10.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00
- Chiuso tutti i Lunedì, il 25 dicembre 2023 e il 1° gennaio 2024
- Ultimo ingresso un’ora prima
Ticket: acquistabili online o in loco
- Intero: € 6,00
- Ridotto: € 4,00
- L’evento è organizzato in collaborazione con Abbonamenti Musei e pertanto l’ingresso alla mostra è gratuito per i possessori della tessera
Infoline: +39 0165 275902 (Lunedi –Venerdì 9:00 – 18:00)
La mostra è accompagnata da un ricco catalogo in italiano e francese edito da Gli Ori in vendita presso lo shop del museo al prezzo di 36 euro.
Per maggiori informazioni visitare il sito Museo Archeologico Regionale Valle d’Aosta
Fonti
Museo Archeologico Regionale Valle d’Aosta
ArtsLife the cultural revolution online
AostaSera.it – Il quotidiano online della Valle d’Aosta