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Angeli Caduti, la mostra di Kiefer al Palazzo Strozzi

Kiefer accanto alla sua opera, esposta al palazzo ducale. ©
Anselm Kiefer nel Palazzo Ducale di Venezia davanti all’installazione «Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo)» (2022). © Anselm Kiefer.
Foto: Georges Poncet. Cortesia di Gagosian e della Fondazione Musei Civici Venezia

Dal venerdì 22 marzo 2024 a domenica 21 luglio 2024 è possibile visitare la mostra di Anselm Kiefer al Palazzo Strozzi, Firenze.

La mostra di Anselm Kiefer al palazzo strozzi è intitolata: “Angeli caduti“. Le opere in mostra attraversano pittura, scultura e installazione, esplorando temi come memoria, mito, guerra ed esistenza. Curata da Arturo Galansino, l’evento unisce temi quali: figura e astrazione, natura e artificialità, creazione e distruzione. Il punto focale rimane la riflessione sulla Seconda guerra mondiale e sull’eredità emotiva e culturale della Germania, l’osservatore subisce un immersione nel passato. Palazzo Strozzi, una dimora rinascimentale, accompagna le opere con la sua architettura umanistica creando in un viaggio attraverso le stratificazioni storiche delle creazioni artistiche, dalla rinascita della classicità all’arte contemporanea.

LA MOSTRA

Il titolo della mostra “Angeli caduti” sintetizza il contenuto dell’intero evento, l’utilizzo dell’allegoria della cacciata degli angeli dal paradiso per mano di Dio, diventa un simbolo per l’umanità contemporanea. Si intrecciano identità collettiva e personale, con richiami alla storia e alla filosofia antica e moderna. L’artista mostra la sua poliedricità grazie all’utilizzo di pittura, scultura, installazione e fotografia. Il rifiuto del limite per Kiefer è così importante da rappresentarsi sia nelle sue opere che nelle tecniche artistiche adoperate: L’artista non ha paura di sperimentare sia con tecniche tradizionali come la pittura, la xilografia o la scultura che con l’utilizzo della fotografia, di interventi ambientali, arrivando a superare le barriere tra una disciplina artistica e l’altra. La sua ricerca mostra un interesse nella materialità che sia essa viva (con elementi naturali) che con elementi alchemici.

L’artista esprime nel suo stile e nella sua poetica concetti simili al suo maestro: Joseph Beuys anch’esso profondamente interessato a temi come il mito, la storia, la religione, il misticismo, e soprattutto alchimia. I lavori di Kiefer si contraddistinguono per una grande presenza tattile e fisica, stabilendo una connessione immediata, veloce e autentica con l’osservatore. l’interesse per l’alchimia porta Kiefer a trasformare materie grezze come piombo, fiori, semi, cera, sabbia e cenere in opere studiate per creare strati che si sovrappongono, esattamente come succede per la storia dell’umanità.

L'opera scelta come copertina della mostra "Angeli caduti", un angelo scuro su fondo oro
Anselm Kiefer, Engelssturz (det.), 2022-2023. Anselm
Kiefer opera in mostra e dell’evento “Angeli caduti” Photo: Georges Poncet. © 2023

L’ARTISTA

Nato nel 1945 a Donaueschingen, in Germania, Anselm Kiefer è uno degli artisti più importanti dell’arte contemporanea, il suo sguardo poliedrico non permette di inscriverlo in un’unica categoria artistica, ma a contrario rende necessario rivalutare l’operare creativo come pensiero diviso e chiuso.

Prima di dedicarsi all’arte presso le accademie di Friburgo e Karlsruhe, Kiefer ha studiato legge. Successivamente si è laureato in Filosofia all’università di Torino. Per tutta la sua vita l’artista si è interessato alle vicende del Terzo Reich confrontandosi con l’identità post-bellica della Germania. Il suo operare artistico è in primo luogo una ricerca sulla sua personale storia, che successivamente va a dialogare con la storia del suo paese e poi dell’intera umanità. Per la sua ricerca l’artista studia la parodia del saluto nazista, la decostruzione dell’architettura nazionalsocialista e dei miti tedeschi, attualmente l’artista vive in Francia.

LO SVILUPPO STILISTICO

Dal 1971 fino al trasferimento in Francia nel 1992, Kiefer ha lavorato nell’Odenwald, in Germania. In questo periodo subisce una crescita artistica di grande rilievo, arrivando ad incorporare nel suo lavoro materiali e tecniche emblematiche, come piombo, paglia, piante e tessuti, insieme a riferimenti biblici e misticismo ebraico, frutto di una ricerca durata anni.

Ma il vero cambiamento nella cifra stilistica avviene nella metà degli anni ’90. Grazie ai molteplici viaggi in India, Asia, America e Nord Africa avviene uno scambio di pensiero tra mondo orientale e occidentale. A dimostrare questa contaminazione sono le opere di questo periodo che possiedono strutture molto simili all’architettura mesopotamica. Sono evidenti gli accenni ai paesaggi del sud della Francia, con rappresentazioni di costellazioni.

La laurea in filosofia permette a Kiefer di esplorare meglio e in maniera più profonda, la storia e mitologia che porta dentro le sue creazioni, arrivando ad una stratificazione che altrimenti sarebbe stata impossibile. Non a caso, all’inizio della carriera, i libri d’artista, nati con il movimento futurista ma completamente stravolti dall’artista, sono stati significativi per la sua produzione.

Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti, 2004©
Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti, 2004© Foto/ Agostino Osio. Courtesy Fondazione HangarBicocca, Milano

LE INSTALLAZIONI

Le installazioni dell’artista sono molteplici, alcune permanenti, una tra le più importanti fu La vecchia fabbrica di mattoni a Höpfingen, in Germania. L’apporto dell’artista al luogo consiste nella creazione di sculture e installazioni che ora sono divenute parte della memoria del luogo stesso. Un altro esempio di installazione ambientale della stessa importanza risale ad alcuni anni dopo il suo trasferimento a in Francia, precisamente a Barjac, Kiefer trasforma la proprietà intorno al suo studio scavando con l’intento di creare una rete di tunnel sotterranei e cripte collegate a installazioni d’arte di grande portata.

Nel 2022 è stata istituita la fondazione Eschaton—Anselm Kiefer, anno che coincide con il ritorno di Kiefer a Venezia dove, in parallelo alla Biennale, ha inserito nel Palazzo Ducale una serie di dipinti ispirati agli scritti di Andrea Emo, un grande filosofo e scrittore italiano.

Installazione di Anselm Kiefer all'interno del Palazzo Ducale di Venezia. ©
Anselm Kiefer Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), Palazzo Ducale, Venice, March 26, 2022–January 6, 2023. Artwork © Anselm Kiefer.
Photo: Andrea Avezzù

L’associazione nasce con una specifica missione: promuovere l’eredità artistica di Kiefer, preservando la sua casa-studio a Barjac, e allo stesso tempo mantenendo e catalogando il suo archivio. Allo stesso tempo Eschaton promuove la condivisione dell’arte contemporanea in generale grazie all’organizzazione di mostre ed eventi inediti, avvicinando il pubblico al pensiero creativo. Il nome della Fondazione, “Eschaton” , sintetizza anche la poetica di Kiefer, si riferisce infatti alla naturale ciclicità di tutte le cose, e al pensiero secondo cui l’unico modo per rinascere sia dalle rovine del passato attraverso la morte e la distruzione, un modo di vedere l’esistenza che si rilega a sua volta alla storia della sua nazione.

Per saperne di più

INFORMAZIONI UTILI PER LA MOSTRA DI KIEFER AL PALAZZO STROZZI:

QUANDO: Dal 22 marzo al 21 luglio 2024

DOVE: Piazza degli Strozzi, 50123 Firenze FI

ORARI DI APERTURA: tutti i giorni 10.00-20.00 | giovedì fino alle 23.00 | ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura

BIGLIETTO: intero € 15 | open € 20 | ridotto € 12 | giovani € 5

SITO UFFICIALE DELLA MOSTRA : https://www.palazzostrozzi.org/

PER INFO: +39 055 2645155 | info@palazzostrozzi.org

FONTI

Palazzo strozzi

Chiavi della città

Itinerari nell’arte

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Gagosian

Artslife

di Aurora Cela

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