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Villa Pisani: alla scoperta di un gioiello veneto

Villa Pisani
Credits bebeia86

Villa Pisani // Stra // Venezia // Veneto – Perfetto esempio di Villa Veneta settecentesca edificata sulla Riviera del Brenta, nella località di Stra.

Contesto

Villa Pisani, chiamata anche “la Nazionale“, è una delle più famose ville venete che sorge sulla Riviera del Brenta. Si trova a Stra, vicino a Venezia, e si affaccia sul Naviglio del Brenta.

La Villa comprende 168 stanze e si estende su una superficie di 11 ettari con un perimetro esterno di circa 1.500 metri. La costruzione iniziò nel 1721, su progetto di Gerolamo Frigimelica e Francesco Maria Preti, per la nobile famiglia veneziana dei Pisani di Santo Stefano.

Oggi, Villa Pisani è un museo nazionale aperto al pubblico, che offre ai visitatori l’opportunità di esplorare le sue magnifiche stanze e i suoi incantevoli giardini. È un luogo perfetto per chi desidera immergersi nella storia e nella bellezza dell’arte e dell’architettura veneziana. La villa ospita anche eventi culturali, mostre temporanee e concerti, mantenendo viva la tradizione di luogo di incontro e cultura.

Storia

Villa Pisani fu costruita a partire dal 1721 su progetto di Gerolamo Frigimelica e Francesco Maria Preti per la nobile famiglia veneziana dei Pisani di Santo Stefano. Frigimelica progettò anche il Palazzo Pisani a Venezia, ora sede del Conservatorio. Inizialmente la Villa, di costruzione tardo cinquecentesca, venne ammodernata nel Seicento, e poi completamente ristrutturata dopo il 1720, quando la famiglia Pisani iniziò a costruire la maestosa villa sul Brenta.

Settecento

Nel Settecento, i Pisani acquistarono i terreni adiacenti alla Villa esistente e, seguendo il progetto di Gerolamo Frigimelica, realizzarono i primi padiglioni del giardino. Quando Frigimelica morì nel 1732, Alvise Pisani incaricò Francesco Maria Preti di completare la Villa.

I lavori vennero completati rapidamente e nel 1756, la Villa mostrava così, un nuovo rigore architettonico neopalladiano. La famiglia Pisani amava la vita di villeggiatura, organizzava lussuosi ricevimenti, feste ed eventi e dedicavano attenzione anche alla produttività del giardino e alla cultura. Infatti, Marina Sagredo, moglie di Andrea Pisani, fondò l’Accademia di Pittura Pisani, che incentivava l’attività di artisti veneti.

Tuttavia, alla fine del Settecento, la Rivoluzione Francese causò un declino economico e politico per Venezia, impoverendo anche i Pisani. Nel luglio 1807, la vendita della Villa a Napoleone Bonaparte portò un sollievo temporaneo alle loro finanze.

Ottocento

A inizio Ottocento, la Villa venne inclusa tra i beni della Corona francese e ceduta a Eugenio Beauharnais e alla sua consorte, che la rinnovarono rapidamente. Le decorazioni e il giardino settecentesco furono aggiornati secondo il gusto imperiale. Nel 1814, la Villa passò agli Asburgo e fu usata come sede di rappresentanza, accogliendo vari monarchi e nobili.

Nel 1866, durante la terza guerra d’indipendenza, la Villa ospitò lo stato maggiore dell’esercito italiano e probabilmente un incontro tra Vittorio Emanuele II e la moglie, Rosa Vercellana. Dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, Villa Pisani divenne proprietà dello Stato e nel 1884 fu trasformata in museo.

Dal 1874 al 1882, la Villa fu messa all’asta più volte, senza successo. La mancanza di fondi per la manutenzione ne mise a rischio l’integrità. Nel 1882, la gestione della Villa fu affidata all’Ufficio Regionale per i Monumenti del Veneto, garantendo la sua conservazione nel nuovo secolo.

Novecento

Nei primi del Novecento, la Villa fu visitata da Gabriele D’Annunzio e Eleonora Duse, che ne descrissero l’atmosfera decadente nel romanzo “Il Fuoco“.

Nel 1909, parte del piano terra fu concessa all’Istituto per le ricerche idrotecniche dell’Università di Padova per esperimenti. Inoltre, negli anni ’20, ospitò studenti e una scuola di pomologia e floricoltura.

Nel 1934 fu parzialmente restaurata per l’incontro tra Mussolini e Hitler. Infine, dopo la Seconda Guerra Mondiale, la villa cadde in declino fino ai restauri degli anni ’80, che ne hanno recuperato il parco e alcune parti della struttura.

Architettura

Villa Pisani è un magnifico esempio di architettura barocca ed è conosciuta anche come la “Regina delle Ville Venete”, considerata un tesoro inestimabile della cultura e della storia italiana.

L’interno: la Villa

All’epoca della costruzione, la Villa contava 114 stanze (ora 168) in omaggio al 114º doge di Venezia, Alvise Pisani. Le stanze sono denominate in base all’utilizzo o agli ospiti importanti che vi soggiornarono. La più notevole è la Stanza di Napoleone, con letto a baldacchino in stile impero. La maggior parte delle stanze è arredata con mobili napoleonici o asburgici, ma ci sono anche pezzi di boiserie dipinti in stile cinese dell’epoca dei Pisani.

L’interno della Villa è caratterizzato da una parte centrale che ospita la sala d’ingresso e la sala delle feste. Per accedere al piano nobile, si passa attraverso lo scalone in pietra d’Istria, composto da due rampe separate da un piccolo spazio con pavimento in terrazzo veneziano. Lungo questo corridoio sono presenti varie sculture rappresentanti soggetti come Ercole o Diana, che conducono al primo piano e culminano con le statue di Venere e Atteone.

Le stanze all’interno della Villa sono molte e comunicano tra di loro tramite passaggi interni. In seguito è stato aggiunto un passaggio esterno lungo il perimetro della Villa, consentendo ai visitatori di scegliere quale stanza visitare. Ogni stanza ha un tema specifico che ne caratterizza l’arredamento. Ad esempio, nella Sala del Trionfo delle Arti, troviamo un affresco del Crosato che celebra la grandezza delle Arti, mentre nella Sala delle Virtù sono dipinte le Virtù fondamentali, individuate e rappresentate da Jacopo Guarana.

Il Salone delle Feste è considerato il cuore della Villa. Il soffitto è decorato da un affresco realizzato da Giambattista Tiepolo nel 1761. Tiepolo rappresenta la gioia della famiglia Pisani accanto al dolore portato dalla guerra, enfatizzando il contrasto tra la pace e il conflitto, un tema caro alla famiglia. Le pareti, decorate da Pietro Visconti, presentano colonne affrescate e giochi di colore che creano effetti di luce.

L’ esterno: il Parco

Il parco della Villa occupa un’ampia ansa lungo il naviglio del Brenta, estendendosi per 11 ettari con un perimetro esterno di circa 1.500 metri. Prima della costruzione della villa, fu progettato dall’architetto Gerolamo Frigimelica, noto per il labirinto e altri padiglioni come l’esedra con gallerie di glicine ai lati e le scuderie sul parterre centrale.

La maggior parte delle opere architettoniche e scenografiche del giardino si trovano nel settore est. Ognuna di esse ha una storia unica, caratterizzata dalle piccole trasformazioni, adattamenti e usi giardinistici che si sono susseguiti nel corso dei tre secoli nei vari ambiti del parco.

Nel Settecento, il parco venne ornato da grandi statue colossali e disegnato secondo lo stile francese di Andrè Le Nôtre, con lunghe prospettive e aperture sul Brenta.

Su una collinetta artificiale, sorge una Coffee House settecentesca circondata da un anello d’acqua, precedentemente utilizzata per il deposito del ghiaccio.

Durante l’epoca napoleonica, fu aggiunto un boschetto inglese e gli orti ornamentali furono trasformati in orangerie.

Nell’Ottocento austriaco, fu data particolare attenzione alla botanica, con serre tropicali e grandi esemplari arborei. Nel 1839, fu costruita una seconda ghiacciaia tra gli alberi del boschetto. Nel 1853, fu eretta una montagnola artificiale in seguito a un fallito attentato contro l’imperatore Francesco Giuseppe.

Oggi, i visitatori possono esplorare la villa, il parco e il labirinto. All’ingresso, si possono ammirare due lunghi viali di alberi che conducono al vasto parterre centrale, con una lunga piscina che si integra perfettamente nel paesaggio.

Giorni di apertura Da martedì a domenica
Orari di apertura dalle 09.00 alle 20.00
Biglietti Villa + parco: 12 €; solo parco 6 €; gratuito ogni prima domenica del mese
Prenotazione si. solo per visite guidate gruppi e scolaresche
Visita guidata prenotazione obbligatoria

Fonti
Villa Pisani; Wikipedia; La Riviera del Brenta
Fonti fotografiche
bebeia86; emreezellistudios; conservationbykat

di Cecilia Cattaneo

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