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Ugo Celada da Virgilio in mostra al Labirinto della Masone

Bambina che legge, Ugo Caleda da Virgilio

Dal 6 maggio al 17 settembre 2023 è in corso la mostra del pittore Ugo Caleda da Virgilio, a Fontanellato in provincia di Parma.

La mostra

A cura di Cristian Valenti, la mostra s’intitola “Ugo Caleda da Virgilio. Enigma antico e moderno”. La volontà è quella di raccontare un artista isolato rispetto al circuito dell’arte contemporanea del Novecento, non inserito nel dibattito critico dell’epoca. Ciò nonostante ha saputo attraversare il secolo scorso informandosi su quanto accadeva, appropriandosi dei riferimenti della cultura figurativa passata e a lui coeva e rielaborandoli attraverso il filtro del suo stile che ha mantenuto intatto e costante per tutta la vita.

La mostra espone circa cinquanta opere di Caleda e di altri artisti in dialogo con la sua pittura, come Virgilio Guidi, Francesco Hayez, Giorgio De Chirico e Giorgio Morandi. Questi affrontano i principali soggetti rappresentati dal pittore, dagli affetti familiari ai nudi, dai ritratti alle nature morte. L’intento è quello di ricollocare la figura di Caleda all’interno del contesto culturale del suo tempo, proponendo inediti dialoghi con lavori di artisti a lui coevi e antichi maestri.

La prima parte è dedicata agli anni della formazione con i suoi dipinti dalla dimensione intima legata al Realismo magico. La seconda invece si concentra su ritratto e figura umana. La terza parte, infine, propone paesaggi e nature morte, un soggetto meno frequentato da questo «redivivo» interessante artista.

È il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci ad ospitare questa mostra, rilanciando il pittore mantovano oscurato durante il fascismo. Si tratta del più grande labirinto al mondo, composto interamente di piante di bambù. Inaugurato nel 2015, ospita mostre temporanee, concerti, conferenze e presentazioni. Al suo interno è conservata la collezione d’arte di Franco Maria Ricci, che comprende opere di pittura, scultura e grafica del XVI e XX secolo. Tra queste è presente anche il ritratto dello stesso Ugo Caleda da Virgilio. Inoltre questo luogo ospita anche una biblioteca contenente oltre 15mila volumi dedicati all’arte tipografica e alla grafica.

Il labirinto della Masone a Parma: è il più grande e verde del mondo
Labirinto della Masone

L’artista

Ugo Celada da Virgilio fu un pittore italiano che visse tra il 1895 e il 1995. Nasce a Cerese di Virgilio, vicino a Mantova. Oggi chiamato Borgo Virgilio, da qui il pittore lo userà come toponimo con cui firmerà le sue opere, rifacendosi alla tradizione dei maestri antichi che venivano identificati secondo il luogo di provenienza. Fin da bambino Ugo Caleda da Virgilio mostrò una grande abilità per il disegno. Frequentò la Scuola di Arti e Mestieri di Mantova e poi l’Accademia di Brera a Milano, dove fu allievo del pittore Cesare Tallone.

Durante la Prima Guerra Mondiale si arruolò come volontario e lavorò come disegnatore di mappe militari. Dopo la guerra si trasferì a Parigi, ma tornò presto in Italia per esporre le sue opere alla Biennale di Venezia del 1920. Qui ottenne un grande successo, sia da parte della critica che dal pubblico. Così divenne già noto da giovanissimo. Si ripresentò infatti anche alla Biennale del 1924 e del 1926.

Le tele di Ugo Caleda da Virgilio possono essere ricondotte alla corrente artistica del realismo magico, che univa una rappresentazione dettagliata della realtà con un’atmosfera enigmatica e sospesa. Celada fu influenzato da artisti come Cagnaccio di San Pietro e Antonio Donghi, ma sviluppò uno stile personale e raffinato.

Si avvicinò al movimento del Novecento, sostenuto da Margherita Sarfatti. Nel 1931 però se ne allontanò dopo aver firmato un manifesto antinovecentista che denunciava il monopolio della cultura di regime. Fu probabilmente quello l’episodio che lo isolò dal sistema artistico e lo fece dimenticare per decenni. In seguito vivrà grazie alle commissioni di ritratti da parte di noti esponenti della borghesia milanese.

Nel 1943 il suo studio fu distrutto da un bombardamento di piazza Cinque Giornate a Milano. Con esso molte delle sue opere andarono perdute. Celada si trasferì allora a Varese, dove continuò a dipingere fino alla sua morte, avvenuta nel 1995 a quasi 100 anni.

La sua pittura fu riscoperta solo negli anni Ottanta del secolo scorso grazie a Flavio Caroli. A lui si deve anche l’apertura del Museo Virgiliano, che custodisce una donazione di 56 opere del pittore.

«Nudo su velluto rosso con tenda verde» (anni ’30), di Ugo Celada da Virgilio (particolare)
«Nudo su velluto rosso con tenda verde» (anni ’30), di Ugo Celada da Virgilio (particolare).

Info utili

La mostra è visitabile acquistando il biglietto d’ingresso al Labirinto della Masone. Il biglietto intero costa 18 €, il ridotto 15 €. È invece gratuito l’accesso per i bambini sotto i 6 anni.

Gli orari di apertura vanno dal lunedì alla domenica, dalle 10.30 alle 19.00, con ultimo ingresso alle 17.30.

La mostra è accessibile ai disabili e ai visitatori con difficoltà motorie. Il Labirinto della Masone dispone di un servizio navetta gratuito da e per la stazione di Fidenza (Foro Boario) nei giorni di sabato e domenica.

Fonti

IlGiornaledell’Arte

Artribune

di Benedetta Maccagnano

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