Il Museo Nazionale del Cinema di Torino presenta una grande mostra per celebrare la genialità del regista, illustratore e animatore di Stefano Bessoni.
La mostra è curata in collaborazione con Domenico De Gaetano e si intitolata “Stefano Bessoni. La Mole delle Meraviglie”. L’esposizione è ospitata nel piano di accoglienza della Mole Antonelliana fino all‘11 settembre 2023 e durante gli orari di apertura del museo, l’ingresso è gratuito.
Opere esposte
Le oltre 150 opere esposte, provenienti dall’archivio privato dell’artista e dalle collezioni del Museo del Cinema, offrono un’immersione nel suo mondo fantastico e fiabesco. L’esposizione include illustrazioni, animazioni create con la tecnica stop-motion e reperti. Inoltre, presenta anche una selezione di burattini, testimoniando la passione di Bessoni per la fabbricazione di pupazzi. La mostra racconta infine anche il grande amore dell’artista per il cinema, a cui ha dedicato tutta la sua vita.
Percorso espositivo
Il percorso espositivo si snoda attorno a cinque figure illustri: il visionario architetto Antonelli, l’esploratore naturalista Darwin, l’antropologo criminale Lombroso, la fondatrice del museo Prolo e infine il maestro del cinema britannico Peter Greenaway, fonte di ispirazione per Bessoni. Queste personalità, seppur operanti in epoche e ambiti differenti, sono accomunate dalla stessa vocazione di raccogliere e catalogare oggetti e idee.
L’allestimento è impreziosito da numerose teche. Queste contengono i pupazzi creati con la tecnica stop-motion, scheletri, animali impagliati, conchiglie e preparati zoologici che provengono dalle collezioni naturalistiche del Liceo Classico e Linguistico “V. Gioberti” di Torino. Questi oggetti sono stati accuratamente puliti, studiati, catalogati e valorizzati dagli studenti e dagli insegnanti del liceo.
Nella sezione dedicata a Lombroso, sono esposti busti frenologici francesi con compassi antropometrici, modelli didattici sull’anatomia e sulle razze umane. Si possono inoltre vedere antiche fotografie identificative dei criminali provenienti dalle collezioni Nautilus e un’elaborazione grafica dei disegni originali dei tatuaggi conservati presso l’Archivio del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”.
Al centro del percorso si trova poi la scrivania autentica che Maria Adriana Prolo usava presso il Palazzo Chiablese, la prima sede del Museo Nazionale del Cinema. Qui è esposto l’originale del volume “Storia del cinema muto italiano”, scritto dalla stessa Prolo e pubblicato nel 1951.
Cataloghi
Per arricchire ulteriormente la mostra, sono stati pubblicati due volumi.
Il primo, edito da Silvana Editoriale, è un catalogo contenente le opere in mostra, le introduzioni di Enzo Ghigo e Martino Gozzi e i testi di Domenico De Gaetano, Alfredo Accatino, Santo Alligo, Ivan Cenzi e Telmo Pievani. Inoltre, c’è un’intervista a Stefano Bessoni condotta da Claudia Gianetto e Marco Grifo.
Il secondo volume, pubblicato contemporaneamente dalla Logos Edizioni, è il libro di Stefano Bessoni intitolato “Maria Adriana Prolo. La signorina del cinematografo”, disponibile in due lingue. Questo libro narra la storia di colei che ha contribuito alla nascita del Museo Nazionale del Cinema, offrendo ulteriori approfondimenti sul contesto storico e culturale che ha portato alla creazione del museo.
Informazioni
Aperto fino all’11 settembre 2023
DOVE: Museo del cinema, Torino
COSTO: Ingresso gratuito
SITO UFFICIALE: https://www.museocinema.it/it/news/9645
Info e orari biglietteria: Tel. + 39 011 8138.563
FONTI
La Mole delle Meraviglie
Torino
Repubblica