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Signorelli 500: il genio di Luca da Cortona al MAEC

"I dannati"
Luca Signorelli “I dannati” nella Cappella di San Brizio del Duomo di Orvieto. Foto Finestre sull’arte

Il MAEC di Cortona ospita la mostra “Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di Luce e Poesia”. Dal 23 giugno all’8 ottobre 2023.

L’esposizione si svolge a 500 anni dalla morte di Luca Signorelli, uno dei più grandi pittori del Rinascimento italiano. Signorelli fu innovatore del colore e della prospettiva, precursore di Raffaello e Michelangelo. La mostra per celebrare questo importante anniversario, viene promossa dal  Comune di Cortona, città natale dell’artista e dall’Accademia Etrusca. E’ organizzata da Villaggio Globale International e curata da Tom Henry, uno dei massimi esperti dell’artista. Nello specifico l’esposizione viene ospitata nel cinquecentesco Palazzo Casali, sede del MAEC-Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona.

L’esposizione riunisce una trentina di opere di Signorelli provenienti da prestigiosi musei italiani ed esteri, tra cui le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Nazionale Capodimonte di Napoli, la Fondation Jacquemart-André di Parigi, la National Gallery di Londra, il Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, la Pinacoteca Comunale di Sansepolcro, la National Gallery of Ireland di Dublino e l’High Museum of Art di Atlanta.  Si tratta di dipinti che coprono tutta la carriera dell’artista, dal suo apprendistato nella bottega di Piero della Francesca fino alle sue ultime opere, caratterizzate da una straordinaria forza espressiva e da una profonda spiritualità.

La mostra si integra con gli “Itinerari di Signorelli”, che consentono al visitatore di ammirare le opere dell’artista conservate sul territorio. Inoltre in occasione dell’evento nella città di Cortona si svolgeranno numerose iniziative come conferenze e concerti volti a valorizzare l’artista e il territorio.

Luca Signorelli: luce e poesia

"Annunciazione di Volterra
Luca Signorelli “Annunciazione di Volterra“. Foto Finestre sull’arte

Luca Signorelli nacque a Cortona intorno al 1450. Il padre e i suoi avi furono per diverse generazioni pittori a Cortona, ma Luca si formò artisticamente ad Arezzo, nella bottega di Piero della Francesca. Già nel 1470, Signorelli era attivo come pittore indipendente e riceveva commissioni da varie confraternite religiose e da privati cittadini. Tuttavia, le sue prime opere sono andate perdute o sono di difficile attribuzione.

Nel corso degli anni Ottanta, Signorelli ampliò il suo raggio d’azione e lavorò in diverse città delle Marche, dell’Umbria e della Toscana. Qui entrò in contatto con altri artisti importanti, come Melozzo da Forlì, Perugino e Pinturicchio. Nel 1481-1482, Signorelli partecipò alla decorazione della Cappella Sistina a Roma, insieme ad altri pittori fiorentini e umbri. Qui dipinse due scene del ciclo della Vita di Mosè e una del ciclo della Vita di Cristo. In queste opere, Signorelli dimostrò la sua abilità nel disegno, nella prospettiva e nella rappresentazione dei nudi.

La piena maturità artistica di Signorelli si manifestò negli anni Novanta, quando realizzò alcune delle sue opere più famose e originali. Tra queste c’è il ciclo di affreschi sul Giudizio Universale nel Duomo di Orvieto che è possibile ammirare grazie agli itinerari correlati alla mostra. Negli ultimi anni della sua vita, Signorelli si dedicò soprattutto a dipingere tavole con soggetti sacri o mitologici per committenti privati.  In queste opere, Signorelli dimostrò una certa involuzione stilistica, ma anche una continua ricerca poetica e simbolica.

Signorelli morì a Cortona nel 1523. La sua opera ebbe una grande influenza su artisti come Michelangelo, Pontormo, Rosso Fiorentino e Daniele da Volterra, che ne apprezzarono la forza del disegno, la maestria nel colore e la grandiosità della visione.

La formazione di Signorelli: le prime opere

La mostra è riuscita a riunire nella città natale ben 11 lavori di grande qualità di Signorelli antecedenti il 1500. Questo è uno dei successi dell’esposizione considerato che nulla è rimasto a Cortona dei primi trentacinque anni di attività artistica di Luca.

"Cristo in casa di Simon il Fariseo"
Luca Signorelli “Cristo in casa di Simon il Fariseo”. Foto Wikipedia

Da Dublino arriva il “Cristo in casa di Simon il Fariseouno dei pannelli della pala Bichi realizzata per la Chiesa di Sant’Agostino a Siena e ora dispersa in vari Paesi. La pala dalla ricca gamma di colori, i particolari naturalistici e i panneggi pieni di figure, è nota soprattutto per l’intensa vitalità che pervade tutte le figure della scena.

Tra le opere esposte in questa sezione troviamo anche capolavori come l’Annunciazione di Volterra” e la “tela Annalena” (“Crocifisso con Santa Maria Maddalena”) realizzata per il convento delle monache domenicane di Firenze. Sempre tra i lavori anteriori al 1500, va segnalata anche la Pala della chiesa di Santa Lucia di Montepulciano”, ricongiunta dopo secoli in questa occasione alla sua predella con l’Annunciazione, la visita dei pastori e l’Adorazione dei Magi. Quest’opera inedita rivela su piccola scala la vivacità dell’arte narrativa del maestro, con ambientazioni prospettiche, personaggi vestiti alla moda e bei paesaggi.

La maturità e l’ultimo periodo del maestro

Il primo decennio del Cinquecento si apre in mostra con la “Santa Maria Maddalena” e con la ricomposizione della Pala di Matelica. Quest’ultima è uno dei capolavori di Signorelli realizzato nel 1504-1505 per la chiesa di Sant’Agostino a Matelica e smembrato a metà del XVIII secolo. Qui l’artista innovò la sua arte, aumentando la teatralità dei racconti figurati e la presa psicologica sullo spettatore con un impatto immediato e duraturo.

Flagellazione
Luca Signorelli, “Flagellazione”. Foto Wikipedia

Le opere successive mostrano un pittore ormai pienamente maturo e capace di farsi pioniere di nuovi linguaggi e atmosfere. Un esempio è dato dalla “Flagellazione” della Galleria Franchetti – Ca’ d’Oro di Venezia. Realizzato forse per la Chiesa cortonese di San Francesco, il dipinto appare profondamente drammatico, mentre il corpo dolente di Cristo evidenzia la scultorea passione di Signorelli per l’anatomia e i nudi maschili.

Interessante è poi la presenza – per la prima volta in Italia – delle due tavolette dall’High Museum of Art di Atlanta con le “Storie di San Nicoló di Bari” (1508-10 circa), parti della predella della pala bifronte che si trova tutt’ora sull’altare maggiore della piccola Chiesa dell’Oratorio di San Niccolò a Cortona.

Signorelli, ormai famosissimo, nell’ultimo periodo cede agli interventi dei collaboratori della bottega: in particolare sarà il nipote Francesco Signorelli a portare avanti l’insegnamento del Maestro e a perpetuare il nome della famiglia. “La Presentazione al Tempio”, fu eseguita con ogni probabilità da Francesco sulla base di un disegno o di un cartone fornito da Luca. Di Francesco devono anche essere gli angeli musicanti della “Pala per la chiesa della confraternita di San Girolamo ad Arezzo” opera con cui si chiude la mostra.

Gli “Itinerari di Signorelli”

"La comunione degli apostoli"
Luca Signorelli “La comunione degli apostoli”. Foto Wikipedia

Gli “itinerari di Signorelli” fuori dalla mostra sono dei percorsi tematici che consentono di ammirare le opere dell’artista conservate a Cortona e nelle località tosco-umbre vicine. Sono voluti e promossi dagli organizzatori della mostra come momento fondamentale di completamento dell’esposizione, tramite accordi attivati con i Comuni e le istituzioni interessate. Gli itinerari di Signorelli si articolano in due tipologie: quelli in città e quelli fuori città.

Gli itinerari in città comprendono la visita al Museo Diocesano, dove si possono vedere alcune delle più belle tavole del maestro, come la Madonna col Bambino tra i santi e il San Girolamo penitente. E’ inclusa anche la visita alla chiesa di San Niccolò, dove si può ammirare l’affresco con la Madonna della Misericordia.

Gli itinerari fuori città invece comprendono la visita al Duomo e al Museo dell’Opera del Duomo a Orvieto, dove si può ammirare il celebre ciclo degli affreschi sul Giudizio Universale nella Cappella di San Brizio. Inoltre è compresa la visita alla Pinacoteca Comunale a Città di Castello, dove si trova il famoso affresco con il Compianto sul Cristo morto. Mentre la visita al monastero di Monte Oliveto Maggiore, permetterà di osservare il ciclo degli affreschi sulle Storie di San Benedetto.

Informazioni per la visita:

Orari di apertura: dalle ore 10.00 alle ore 19.00, aperto tutti i giorni

Biglietti: intero € 10,00, ridotto € 7,00

Per ulteriori informazioni visitare il sito MAEC Cortona

Fonti:

Itinerari nell’arte

MAEC Cortona

Wikipedia

di Sara Simonini

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