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C’è qualcosa nell’aria alla Fondazione Sandretto

Qualcosa nell'aria, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Allestimento di “Qualcosa nell’aria / Something in the air”, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, a Torino, è iniziata la mostra collettiva “Qualcosa nell’aria / Something in the air”, inaugurata lo scorso 17 marzo e visitabile fino al 12 giugno 2022.

La mostra affronta il tema della riappropriazione dello spazio pubblico, guardando alle dinamiche collettive e ai temi dell’ecologia politica contemporanea. Si tratta in realtà del quarto ed ultimo capitolo di un progetto ben più grande (dal titolo Verso), curato da Irene Calderoni e Bernardo Follini. Si è già esplorato il potere del linguaggio con Burning Speech”, la memoria collettiva con Memory Matters” e l’invisibilità e le alleanze nascoste con Safe House”.

Qualcosa nell'aria, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Fake Uniforms, Sara Leghissa
Fake Uniforms, Sara Leghissa

Il progetto espositivo si concentra sul tema dell’aria, una materia che presenta una curiosa ambivalenza, metafora essa stessa di numerose contraddizioni e conflitti. Con il titolo, infatti, si cerca di giocare sulla potenzialità di un’azione collettiva emancipatoria, ma invita anche a soffermarsi sull’aria come elemento impercettibile e trasparente, perciò spesso considerato neutrale o non politico.

“Qualcosa nell’aria”: i temi

Il percorso si sviluppa attorno alle opere di tredici artisti e artiste che presentano:

  • reinterpretazioni di coreografie di proteste negli spazi pubblici
  • utilizzo dell’aria per creare armi di difesa/offesa o strumenti per radunare o disperdere i corpi
  • l’impegno e le iniziative collettive delle nuove generazioni verso la politica e l’ecologia
  • il legame tra economia e sfruttamento di risorse, osservandone le conseguenze sull’ambiente e nelle dinamiche interpersonali
  • l’invisibilità e il non detto, che rimandano alle dinamiche politiche attuali

La mostra alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è visitabile su prenotazione dal venerdì alla domenica, dalle 12 alle 19, oppure il giovedì, dalle 20 alle 23. Per ulteriori informazioni visitate il sito.

Fonti

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

La Stampa

di Carlotta Torielli

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