Le Gallerie d’Italia di Milano presentano dal 25 maggio al 18 settembre 2022 la mostra « I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori»
La Collezione Torlonia è conosciuta come la più importante collezione privata d’arte antica al mondo. Conta circa 660 opere d’arte tra sarcofagi, busti e statue greco- romane frutto di un collezionismo che affonda le sue radici proprio nell’antichità.
L’accordo sancito tra la Fondazione Torlonia e il Ministero della Cultura oggi ci permette di conoscere la storia di questa collezione nell’attesissima mostra «I Marmi di Torlonia. Collezionare capolavori» appena inaugurata alle Gallerie d’Italia a Milano. Un fruttuoso esempio di accordo tra pubblico e privato che ha permesso oggi di vedere esposti novantasei meravigliosi marmi della Collezione Torlonia: un popolo di statue classiche diventate oggetto di un importante tour espositivo mondiale che vede nelle Gallerie d’Italia di Milano la loro prima tappa.
La mostra
Al visitatore si prospetta un percorso che si snoda in sei tappe in altrettante sale espositive. Quest’ultime raccontano la storia del Museo Torlonia alla Lungara, fondato dal principe Alessandro Torlonia nel 1875, ma allo stesso tempo descrivono cronologicamente il collezionismo di antichità a Roma dal XVI secolo rappresentato della stessa Collezione Torlonia.
Una mostra-racconto dunque che si basa anche su una particolare scelta delle opere d’arte che vediamo esposte. Infatti non tutti i 660 pezzi della collezione Torlonia sono oggetto del tour mondiale. Sicuramente per motivi conservativi e logistici, ma soprattutto perchè si è scelto di presentare al grande pubblico la complessità di questa collezione anche attraverso una campagna di restauro pensata ad hoc per questa mostra.
Parliamo infatti del maestoso sarcofago consolare della via Ardeatina che insieme al colossale Dace prigioniero e i ritratti di Domiziano e Antinoo, accolgono i visitatori nell’atrio d’ingresso delle Gallerie. Quest’ultime insieme al già noto Ercole, composto da 112 pezzi e il gruppo scultoreo di Leda e il Cigno costituiscono quel nucleo di cinque opere oggetto della recente campagna di restauro i cui risultati sono presentati per la prima volta alle Gallerie d’Italia a Milano.
Un museo per la Collezione Tarlonia
L’intera esposizione rappresenta dunque alcuni momenti fondamentali della nostra civiltà, della storia dell’arte, della museologia, del restauro e della stessa storia del collezionismo. Il progetto espositivo della mostra alle Gallerie d’Italia mette in evidenza tutti questi aspetti. Affinchè la valorizzazione di questa collezione non sia circoscritta solo al tour internazionale, è necessario trovare un’idonea collocazione permanente. Un luogo, il museo, che ne valorizzi la complessità e al tempo stesso l’importanza storico-artistica di questa collezione privata.
Questo tour che inizia a Milano ci auguriamo si concluda arrivando a dare una sede adeguata e definitiva a questa collezione. Importante è che questo tour europeo parta dalle Gallerie d’Italia di Piazza Scala dimostrando come queste Gallerie siano ormai considerate a livello internazionale e si inseriscono nel circuito delle migliori gallerie d’Europa”
Giovanni Bazoli, Presidente emerito di Intesa San Paolo
La mostra «Marmi Torlonia. Collezionare capolavori» dimostra quanto sia importante che le collezioni private non restino tali. La raccolta delle opere d’arte non deve necessariamente essere un affare per l’appunto privato o riservato a pochi eletti. Sono state le donazioni, le statalizzazioni delle collezioni private ad aver sancito l’apertura dei primi musei anche a un pubblico di non-esperti.
Per la collezione Torlonia ci auguriamo una giusta collocazione che al tempo stesso ne possa valorizzare le potenzialità fino ad oggi celate.
Fonti
https://www.fondazionetorlonia.org/it
