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Liberty. Torino capitale. In mostra a Palazzo Madama

Leonardo Bistolfi, Prima esposizione internazionale d’arte decorativa moderna, Torino, 1902.

Dal 26 ottobre al 2023 al 10 giugno 2024 è in corso la mostra “Liberty. Torino capitale” a Palazzo Madama a Torino.

La mostra illustra, attraverso un centinaio di opere, l’importanza di Torino per lo sviluppo del Liberty, un’arte che nella città sabauda diventa il centro di una storia che coinvolge ogni aspetto della vita e della società, creando un’esperienza architettonica e artistica che dalle influenze torinesi si diffonderà in tutto il mondo.

Torino candidata a Città Patrimonio Mondiale UNESCO per il Liberty.

Si tratta di un’operazione focale per l’ingresso di Torino nel RANN di Bruxelles e la sua candidatura a Città Patrimonio Mondiale UNESCO per il Liberty. Inoltre All’esposizione si accompagna il ricco programma off Libertyamo. Un programma orientato al massimo coinvolgimento della città e dei cittadini alla riscoperta delle proprie radici e dell’eccezionalità del contesto architettonico della loro quotidianità.

Leonardo Bistolfi La Morte, particolare de La Vita e la Morte, Monumento Funerario Abbeg, 1912-1913 Modello in gesso, 198x80x40 cm Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi, Casale Monferrato (TO)

La mostra

La mostra “Liberty. Torino capitale” è organizzata in 5 sezioni. Si apre con la sezione dedicata alla donna, simbolo dell’Arte Nuova. Qui si trovano le opere di artisti come Boldini, Bistolfi, Corcos e Canonica.

Si prosegue poi con la sezione sulla casa moderna, dove si entra in una finestra a bovindo tipica del liberty torinese. Appartiene infatti alla Palazzina Turbiglio. In questa sezione si ammirano abiti raffinati, arredi, accessori e opere d’arte, tra cui un vaso portafrutta di Bistolfi.

Sartoria torinese, Abito femminile di mussola di cotone e organza.
Edoardo Rubino La danza (Le quattro grazie) 1902 Bronzo, 70x91x66 cm
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

Le strade e i quartieri

Dopo aver visitato un interno suggestivo, si passa alle strade e ai quartieri di una città, Torino, che ha saputo adattare il Liberty a ogni tipo di costruzione. Il cuore della mostra è La Gran Via, che racconta Torino, la sua architettura, il suo ruolo per l’Europa e per il mondo. A partire dalla straordinaria Esposizione Internazionale del 1902, ricordata con opere originali e immagini dell’epoca, si mostrano non solo i movimenti culturali del tempo, ma se ne analizza anche la materialità. Così si giunge all’essenza della rivoluzione liberty torinese. Solo Torino ha la capacità di applicare questa storia a ogni ambito dell’edificare. Il Liberty torinese infatti caratterizza scuole e fabbriche, case popolari e ville signorili, bagni pubblici e palazzi in oltre 500 capolavori sparsi per tutta la città.

Arredamento e grafica

Nella quarta sezione: Nuovi linguaggi per una nuova società, l’arredamento e gli interni diventano il campo di espressione dell’industria, che si manifesta dalla stampa scolastica alla grafica pubblicitaria e alle riviste. Così il Liberty si fa linguaggio comune di un Paese e di una società.

Cesare Simonetti, Salotto, serie Nomenclatura domestica, Tav. II, dai Vocabolari di Carena e Fanfani, Torino, Paravia, Litografia Salussolia, Torino. Manifesto scolastico in cartone, 100×69,5
MUSLI Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia – Fondazione
Tancredi di Barolo, Torino
Cesare Simonetti, Camera da letto, serie Nomenclatura domestica,
Tav. IV, dai Vocabolari di Carena e Fanfani, Torino, Paravia,
Litografia Salussolia, Torino.
Manifesto scolastico in cartone, 100×69 cm
MUSLI Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia – Fondazione
Tancredi di Barolo, Torino

Leonardo Bistolfi

Leonardo Bistolfi, importante esponente della scultura Liberty, è il personaggio principale dell’ultima sala Dalla Sfinge a Città del Messico. Un percorso emozionante nel processo della creazione artistica, che permette di assistere al sviluppo dell’idea dal primo schizzo al disegno, dal bozzetto al modello e al gesso preparatorio, dal marmo al bronzo dell’opera finita seguendo lo scultore nella nascita di alcuni grandi capolavori.

Leonardo Bistolfi La sfinge, Bozzetto per il Monumento funerario Pansa di Cuneo 1890 Bozzetto in gesso, 76×67,5×70 cm, Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi – Casale Monferrato

Percepire il farsi delle opere

Un allestimento appassionante e stimolante che esplora ogni sfaccettatura delle espressioni artistiche del Liberty in modo nuovo e originale. Così, la mostra permette al visitatore di entrare nel processo di creazione architettonica ed estetica. Inoltre vuole far sentire come nascono le opere, che siano di architettura, di design d’interni, pitture, sculture. Che siano lavori grafici o di decorazione, oggetti d’uso, testi letterari, poesia o musica. Sono tutti lavori contraddistinti dalla singolare linea strutturale della natura, fonte eterna di forme nella corrente artistica Liberty.

Spille a forma di libellula e pettine con fiori, inizio XX sec.

Quando il simbolismo decorativo supera il naturalismo

Siamo nel periodo della cosiddetta Belle Époque, negli anni di ottimismo illimitato nel progresso. Un mondo senza più frontiere trova la sua espressione in un movimento artistico-filosofico del tutto nuovo. Il Liberty. Con raffinata eleganza decorativa collega ogni cosa con linee morbide e curve che si uniscono e si intrecciano armoniosamente. È la nascita di uno stile che ha in Torino la sua capitale e la propria cassa di risonanza nel Parco del Valentino. Questo è un vero testimone dei nuovi valori della nazione e del progresso, scenario ideale per esporre la produzione italiana in campo industriale, agricolo e artistico.

Di questa stagione europea molto fertile nel suo superare il naturalismo in favore di un simbolismo decorativo, la mostra di Palazzo Madama “Liberty. Torino capitale” rende conto con ampie sezioni. Queste sono strutturate intorno a una parola chiave: metamorfosi. Il passaggio tra Ottocento e Novecento può, infatti, essere visto come un grande processo di metamorfosi estetica, sociale, geopolitica.

Alfons Mucha, Manifesto per F. Champenois.
Luigia Roggero, Primi elementi di disegno ad uso della Prima Classe Scuola tecnica e complementare. 16 tavole con 44 motivi.

Allestimento e catalogo

L’allestimento della mostra “Liberty. Torino capitale”, la mostra e il catalogo – edito da Silvana Editoriale – sono a cura di Beatrice Coda Negozio, Roberto Fraternali, Carlo Ostorero, Rosalba Stura e Maria Carla Visconti che, anche come SIAT – Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, da decenni hanno intrapreso un percorso di tutela e approfondiscono dei temi della cultura Liberty a Torino, rendendosi protagonisti di importanti iniziative scientifiche, editoriali e divulgative.

info utili

Intero (anche over 65): € 14,00
Ridotto: € 12,00 (visitatori dai 6 ai 18 anni; dai 18 ai 25 anni se studenti dietro presentazione del libretto universitario; persone con disabilità; gruppi; militari e forze dell’ordine non in servizio; insegnanti; associazioni riconosciute; convenzioni)
Gratuito: minori di 6 anni; un accompagnatore per disabile; giornalisti con tesserino ODG per servizio (previo accredito ufficio stampa); guide turistiche fornite di tesserino di abilitazione; Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card; membri ICOM
Open: € 16,00

Fonti

PalazzoMadamaTorino.it

di Benedetta Maccagnano

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