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“De Nittis. Pittore della vita moderna” a Palazzo Reale Milano

Giuseppe De Nittis, Colazione in giardino (Léontine e Jacques De Nittis), 1883-1884, olio su tela, Pinacoteca “Giuseppe De Nittis”, Barletta
Giuseppe De Nittis, Colazione in giardino (Léontine e Jacques De Nittis), 1883-1884, olio su tela, Pinacoteca “Giuseppe De Nittis”, Barletta

Dal 24 febbraio al 30 giugno 2024 Palazzo Reale Milano, per la prima volta, celebra il talento del pittore Giuseppe De Nittis.

La mostra

Sarà una mostra monografica a cura di Fernando Mazzocca e Paola Zatticon. Pertanto saranno esposti circa 90 dipinti realizzati con oli e pastelli provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere. 

Il percorso espositivo abbraccia un ventennio, dal 1864 al 1884. Narra l’eccezionale avventura pittorica dell’artista, purtroppo interrotta prematuramente a causa della sua morte, avvenuta a soli 38 anni. L’uso vibrante di colori e luci nella sua tecnica en plein air gli ha permesso di offrire interpretazioni uniche dei paesaggi innevati e di catturare l’energia solare dei campi fioriti. La sua capacità di esplorare profondamente la psicologia dei personaggi ritratti, si unisce all’abilità di restituire, con straordinaria freschezza, la vivacità delle scene di vita quotidiana. Le sue opere, contemporaneamente, trasmettono una sottile malinconia e un entusiasmo febbrile, poiché riflettono magistralmente l’atmosfera di un’epoca in equilibrio delicato tra passato e presente.

All’interno della mostra si mira a enfatizzare la fama internazionale dell’artista. Con Boldini si distinse come uno dei più eminenti pittori italiani a Parigi. Riuscì a confrontarsi con successo con Manet, Degas e gli impressionisti, condividendo l’aspirazione di rivoluzionare l’idea stessa della pittura. L’artista contribuì a sgretolare la gerarchia dei generi, aspirando all’autonomia artistica che incarnava la modernità.

Parigi e Londra sono le due grandi capitali europee dell’arte frequentate dall’artista. Divennero cornici per la sua straordinaria rappresentazione en plein air del paesaggio, del ritratto e della vita moderna.

De Nittis, La Porte Saint Denis a Parigi
De Nittis, La Porte Saint Denis a Parigi

Il successo da lui ottenuto è così frutto della sua genialità, della capacità di confrontarsi con i principali artisti della sua epoca, della sua curiosità intellettuale e della sua apertura verso diverse espressioni artistiche. Inoltre, è uno degli artisti del suo tempo che ha saputo brillare nel contesto della crescente popolarità della pittura giapponese.

Il cortometraggio

Infine la mostra presenta un percorso espositivo arricchito da un cortometraggio, a cura di Livia Ficoroni e Micol Forti. E’ stato realizzato utilizzando estratti dal diario dello stesso artista e dalla sua corrispondenza con figure di spicco dell’epoca. Inoltre sono presenti confronti tra fotografie storiche, capolavori del pittore pugliese e opere di artisti contemporanei come Manet, Degas e Caillebotte.

Giuseppe De Nittis, Sul Lago dei Quattro Cantoni, 1881 ca, Collezione Privata, Courtesy Francesca Dini, Firenze
Giuseppe De Nittis, Sul Lago dei Quattro Cantoni, 1881 ca, Collezione Privata, Courtesy Francesca Dini, Firenze

Giuseppe De Nittis

L’artista nacque a Barletta il 25 febbraio del 1846. La sua giovinezza, segnata dalla tragica perdita dei genitori, lo vide educato prima dai nonni e successivamente dal fratello Vincenzo. A Barletta sin da giovane si avvicinò alla pittura sotto la guida di Giambattista Calò, maestro della scuola napoletana, il quale riconobbe subito le sue eccezionali capacità e lo incoraggiò costantemente. Nonostante l’opposizione dei fratelli, specialmente di Vincenzo, che ritenevano la vita dell’artista troppo incerta economicamente, Giuseppe, determinato, si iscrisse nel 1860 all’Istituto di Belle Arti di Napoli.

Nel 1864, a soli 17 anni, De Nittis, insieme ad altri giovani pittori italiani, fondò la “Scuola di Resina”, una corrente realista italiana. Nel 1867, si trasferì a Firenze e si unì ai Macchiaioli del “Caffè Michelangelo,” evidenziando un chiaro interesse per un vedutismo realistico, soprattutto nella rappresentazione della vita moderna.

A 21 anni, nel 1867, si stabilì a Parigi, definendo la città come il luogo dove troverà “fortuna e amore.” Il suo soggiorno parigino lo rese noto, e De Nittis attribuì la sua fama alla decisione di rimanere in Francia. Qui, fece conoscenza con importanti mercanti d’arte come Adolphe Goupil, il quale si occupò della commercializzazione delle sue opere.

<< Se fossi rimasto in Italia, non sarei il poco che oggi sono. E’ a Parigi che devo la mia fama >>.

La partecipazione di De Nittis alla vita mondana parigina lo allontanò dalla pura ispirazione impressionista, preferendo un approccio più accademico in sintonia con il gusto teatrale degli eleganti salotti parigini. La sua fama raggiunse l’apice con l’Esposizione Universale di Parigi nel 1878 dove presentò undici sue opere.

Morirà prematuramente nel 1884 a Saint Germain en Laye, in Francia.

Giuseppe De Nittis, Autoritratto, 1883-1884, pastello su tela, Pinacoteca "Giuseppe De Nittis", Barletta
Giuseppe De Nittis, Autoritratto, 1883-1884, pastello su tela, Pinacoteca “Giuseppe De Nittis”, Barletta

Fonti

Palazzo Reale Milano

SilvanaEditoriale

Accademia del tempo libero

Itinerari nell’arte

di Carolina Stellini

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