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Bergamo ’23. Visioni per un futuro presente.

Bergamo ’23, Palazzo della Libertà. Installation view © Filippo Romano Exibart.com

BERGAMO ’23. Visioni per un futuro presente, promossa da Comune di Bergamo in partnership con ANCE Bergamo e Plenitude, insieme alla mostra gemella bresciana, è parte del palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. 

Dal 13 aprile al 17 settembre 2023 il Palazzo della Libertà di Bergamo riapre alla vita pubblica, rafforzando il centro del polo culturale e museale della Città Bassa.

La mostra, a cura di Luca Molinari con Federica Rasenti, invita le persone a esplorare la città e ad immaginare il suo possibile futuro, partendo dalla sua qualità urbana e ambientale che l’ha sempre caratterizzata.

Tra architettura, paesaggio e società, BERGAMO ’23 è un percorso coinvolgente che offre al pubblico non solo una mostra ma uno spazio aperto all’incontro, il primo all’interno di Palazzo della Libertà, restituito alla cittadinanza.

La mostra è stata pensata come un evento accessibile al grande pubblico e ha coinvolto autori e produttori di immagini di diverse generazioni. Ognuno di loro è stato chiamato a raccontare un momento diverso della storia di Bergamo, includendo le sue architetture, le persone che la abitano e le visioni per il futuro.

Bergamo ’23, Palazzo della Libertà. Installation view © Filippo Romano Exibart.com

All’interno della mostra, vengono presentati il passato, il presente e il futuro della città, mettendo in dialogo diversi processi che si verificano sia nella città reale che nei suoi dintorni. Questi processi vengono raccontati attraverso molteplici punti di vista e testimonianze, che riflettono la ricchezza, i progetti e i cambiamenti in corso. Si possono vedere ritratti, sia di persone che di edifici, famosi o anonimi. Disegni originali, scenari futuristici, numeri e domande che stimolano la riflessione. E ancora mappe e storie che raccontano la complessità della città attuale e le grandi sfide che sta affrontando.

Le tre aree della mostra

La mostra vede un’esperienza di conoscenza attraverso tre aree. Una esplorazione sulla qualità architettonica del territorio che parte da materiale d’archivio con la collezione di fotografie, in parte inedita, di Gabriele Basilico – archivio ANCE Bergamo. In seguito un progetto fotografico che coniuga ritratti e luoghi di Filippo Romano, per raccontare non solo le infrastrutture, ma anche chi le abita e abiterà. Infine una proiezione verso un futuro possibile che si sviluppa anche grazie a tre video-racconti affidati a Davide Rapp.

L‘installazione “Geografie Urbane” di Filippo Romano, all’ingresso del Palazzo, presenta dodici cittadini ritratti in scala 1:1 che raccontano la loro esperienza nella città. Questi cittadini contribuiscono a ridefinire la geografia e i confini della città, sottolineando l’importanza della dimensione domestica urbana.

La mostra continua come un cantiere in trasformazione, che permette di osservare il passato, il presente e il futuro in un unico sguardo. Le fotografie di Gabriele Basilico, datate alla fine degli anni ’90, mostrano una Bergamo monumentale, industriale e operaia. Il cantiere espone anche bozze, piante e disegni di progetti in corso o futuri. L’allestimento prevede QR Code per consentire al pubblico di geolocalizzare e approfondire le opere. Il percorso evidenzia la continuità tra patrimonio passato e rigenerazione urbana, che si basa sulla città reale abitata dai cittadini.

Attraverso i video-racconti di Davide Rapp, si proietta verso il futuro paesaggio di Bergamo come una città media italiana ed europea,.accogliente, attrattiva, resiliente e sostenibile. La mostra affronta temi come l’economia della conoscenza, l’attrattività della città, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. I video includono le parole chiave del Piano di Governo del Territorio, sottolineando un cambiamento già in corso nella città.

Raccontare Bergamo

La sfida di questa mostra è quella di raccontare Bergamo nel suo presente-futuro a un pubblico vasto di cittadini e curiosi,.per far comprendere le importanti trasformazioni che stanno avvenendo e che cambieranno in parte il volto del suo territorio metropolitano. Transizione ecologica, inclusività, qualità urbana e cultura diffusa sono alla base di una metamorfosi necessaria che porta la città in un tempo nuovo e che consente di affrontare un tempo di cambiamento. Per questo abbiamo scelto di organizzare la mostra intorno a materiali eterogenei che mescolino fotografia, disegni di architettura, video e grafica e non solo, per fare in modo che chiunque possa capire i processi in corso e il loro destino. 

Luca Molinari

Bergamo ’23 rappresenta un processo di restituzione, energia e rigenerazione che coinvolge attivamente i cittadini stessi. Questa mostra sottolinea la flessibilità del luogo in cui si tiene, il Palazzo della Libertà, e della città di Bergamo nel complesso, dimostrando la sua capacità di accogliere funzioni e storie che provengono dal passato e si aprono al futuro.

Le tre generazioni di artisti che partecipano alla mostra rappresentano un confronto tra diverse prospettive, testimonianza di come il futuro sia già presente nei loro occhi e nelle loro azioni, così come nelle nostre. Il futuro si sta costruendo attraverso ciò che stiamo facendo in questo momento. Questo è forse l’aspetto più importante che “Bergamo ’23” ci offre durante il suo anno di capitale: il legame tra passato, presente e futuro.

Info utili

LUOGO: Palazzo della Libertà, Via Norberto Duzioni 2, Bergamo

ORARI: da giovedì a domenica 11-19

COSTO DEL BIGLIETTO: ingresso gratuito

Fonti

Arte.it

Exibart.com

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