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Artemisia Gentileschi fa il suo ritorno a Napoli dopo 400 anni

dettaglio di Maddalena Sursock, 1630-1631 (Da Signore dell’Arte)

Dal 19 Luglio 2024 al 19 Gennaio 2025 al Chiostro Maiolica di Santa Chiara di Napoli, sarà possibile osservare la Maddalena, capolavoro di Artemisia Gentileschi datato 1630 che, dopo un profondo restauro e un viaggio dal Libano all’Italia, torna alle proprie origini nella città che l’ha partorita.

La prima di un lungo progetto

La Maddalena non è solo la prima fra gli apostoli ma è anche il primo focus di un ampio programma di esposizioni che si terranno al Complesso della Memoria di Santa Chiara: a partire dall’aprile 2025, ottocentesimo anniversario della realizzazione del Cantico delle Creature, si potrà conoscere più approfonditamente alcune figure religiose come San Francesco e Santa Chiara.

Descrizione e storia dell’opera

Maria Maddalena viene raffigurata frontalmente con il busto leggermente inclinato verso destra. Il suo sguardo è rivolto verso l’alto e la mano destra è posata sullo scollo dell’abito, mentre il braccio sinistro è rivolto verso il basso col palmo aperto. Indossa un ampio abito giallo ocra, le pieghe del panneggio sono pronunciate, mentre il mantello blu le avvolge il braccio destro.

Sullo sfondo, alle sue spalle a destra, si possono distinguere un vaso per gli unguenti e dei gioielli esposti su panni scuri, accentuando il distacco dalla vita mondana vissuta precedentemente da Maria.

Se è facile osservare sul piano stilistico e formale l’attribuzione ad Artemisia per la Maddalena di Beirut, è altrettanto evidente che qui, come in tutte le sue opere migliori, la pittrice riesce a centrare la cifra emotiva del soggetto raffigurato: la santa, il cui sguardo estatico trasmette la gratificazione per il passaggio a una nuova vita sorretta dalla fede… Sembra dialogare mentalmente con il divino, mentre alle sue spalle i gioielli e il vaso degli unguenti sono posti quasi a sottolineare l’abbandono della precedente esistenza.”

Riccardo Lattuada in occasione dell’esposizione a Palazzo Reale a Milano, marzo 2021

Il dipinto sacro di Artemisia Gentileschi, anche conosciuto come Maddalena Sursock, fa parte della collezione Sursock di Beirut, appartenente a una famiglia aristocratica influente del Libano. I Sursock hanno legami internazionali e parentele con famiglie importanti come i Colonna di Roma e i Serra di Cassano di Napoli. La collezione Sursock ha avuto inizio negli anni ’20 del Novecento, quando Alfred Sursock si è sposato con Maria Teresa Serra di Cassano, acquisendo maggiore interesse anche all’interno del collezionismo più occidentale ed eurocentrico.

Il restauro

Verso le 17:40 del 4 agosto 2020, una grande colonna di fumo si innalza dal porto della città di Beirut, capitale del Libano. In uno dei suoi depositi è scoppiato un incendio. Nell’esplosione è stato anche danneggiato il museo Sursock, adiacente a casa Sorsock nel quartiere di Achrafieh.

Due erano i quadri “feriti” ed attribuiti alla Gentileschi dallo studioso Gregory Buchakjian: Eracle ed Onfale (1635 ca) e Maddalena.

Eracle ed Onfale, molto più danneggiato del suo fatello, è stato portato negli USA ed è stato restaurato ed esposto nel 2023 dal Paul Getty Museum. Maddalena ha invece preso parte ad inizio del 2021 (visibilmente danneggiata) alla mostra intitolata Signore dell’Arte organizzata presso Palazzo Reale a Milano prima di essere rimaneggiata. Infatti l’esposizione a Napoli sarà la prima a vederla integra in tutto il suo splendore.

Informazioni Utili

DATE : Dal 19/07/24 al 19/01/25

LUOGO: Napoli (NA), Via Santa Chiara 49/c

ORARI: Da Lunedì al Sabato 9:30 – 17:00, Domenica 10:00 – 14:00

BIGLIETTI: €7 intero; €5 ridotto; €4 dai 7 ai 17 anni; gratis ai minori di 7 anni.

EMAIL:  agapemuseosrl@pec.it

NUMERO: (+39) 081 060 6976

SITO UFFICIALE: www.monasterodisantachiara.it

Fonti

artsupp

Arthemisia

Hyperallergic

“Signore dell’Arte”, catalogo mostra Milano 2021

Courtesy Gregory Buchakjian

di Aurora Coldebella

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