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Da Parigi all’Italia: il Surrealismo senza confini a Parma

Max Ernst, Divinité, 1940, olio su tela incollata su cartone nella mostra " Il Surrealismo e l'Italia
Max Ernst, Divinité, 1940, olio su tela incollata su cartone

Dal 14 settembre al 15 dicembre 2024, la Fondazione Magnani-Rocca celebra il centenario del Surrealismo con la mostra “Il Surrealismo e l’Italia“.

Il centenario del Surrealismo

Cento anni fa nasceva il Surrealismo, un movimento destinato a cambiare per sempre la nostra percezione del mondo. Nel suo Manifeste du Surréalisme, pubblicato il 15 ottobre 1924, André Breton descrisse l’immaginazione come una rivelazione della nostra essenza più profonda, fatta di sogni, purezza ed energia. Con questa dichiarazione, il Surrealismo mirava a liberare la mente dalle convenzioni e a esplorare le dimensioni nascoste della realtà, aprendo nuove strade espressive che avrebbero influenzato profondamente l’arte e la cultura del XX secolo.

René Magritte, L’épreuve du sommeil, 1926, olio su tela © René Magritte, 
by SIAE 2024 nella mostra "Il Surrealismo e l'Italia"
René Magritte, L’épreuve du sommeil, 1926, olio su tela
Joan Miró, Senza titolo (Figure biomorfiche e astrali), circa 1950, tempera e gouache su carta nella mostra "Il Surrealismo e l'Italia"
Joan Miró, Senza titolo (Figure biomorfiche e astrali), circa 1950, tempera e gouache su carta

La mostra alla Fondazione Magnani-Rocca

La Fondazione Magnani-Rocca, situata nella splendida Villa dei Capolavori a Mamiano di Traversetolo, vicino Parma, celebra questo importante anniversario con una mostra dedicata, curata da Alice Ensabella, Alessandro Nigro e Stefano Roffi. L’esposizione comprende oltre 150 opere di artisti celebri come Salvador Dalí, René Magritte, Max Ernst, Joan Miró, e molti altri, esplorando non solo l’evoluzione del movimento a livello internazionale, ma anche il suo complesso rapporto con la scena culturale italiana.

Il percorso espositivo si snoda attraverso le sale della Villa, dove già si possono ammirare opere di maestri come Renoir, Monet, Cézanne e Tiziano. Questo crea un dialogo affascinante tra il Surrealismo e altre correnti artistiche. La mostra indaga anche l’influenza del Surrealismo sugli artisti italiani, mostrando come abbiano saputo reinterpretare e adattare questa corrente alle peculiarità della cultura italiana.

Un’attenzione particolare è riservata ai galleristi e collezionisti che hanno giocato un ruolo chiave nella diffusione del Surrealismo in Italia. Figure come Schwarz e Guggenheim hanno contribuito a promuovere e far conoscere questo movimento nel nostro paese, evidenziando l’importanza del contesto culturale italiano.

Una narrazione in due capitoli

La mostra è suddivisa in due capitoli principali. Il primo esplora l’arrivo del Surrealismo in Italia, inizialmente attraverso le opere di de Chirico e Savinio. Le opere di maestri come Dalí, Magritte e Man Ray evidenziano la varietà stilistica e tecnica del movimento, illustrando come si sia evoluto e adattato nel contesto italiano.

Il secondo capitolo si concentra sugli artisti italiani legati al Surrealismo. Questo capitolo mostra la nascita di due tendenze principali nell’arte surrealista italiana. Alcuni hanno sviluppato una stretta connessione con il gruppo francese, mentre altri hanno seguito percorsi autonomi, creando opere visionarie influenzate da de Chirico e Savinio.

Alberto Savinio, Le navire perdu, 1928, olio su tela nella mostra "Il Surrealismo e l'Italia"
Alberto Savinio, Le navire perdu, 1928, olio su tela
Leonor Fini, Femme assise sur un homme nu, 1942, olio su tela (ingrandimento) nella mostra "Il Surrealismo e l'Italia"
Leonor Fini, Femme assise sur un homme nu, 1942, olio su tela (ingrandimento)
Enrico Baj, Generale, 1975, acrilici e collage su tavola nella mostra "Il Surrealismo e l'Italia"
Enrico Baj, Generale, 1975, acrilici e collage su tavola
Alberto Abate, Delfica, 1984, olio su 
tela nella mostra "Il Surrealismo e l'Italia"
Alberto Abate, Delfica, 1984, olio su
tela

Obiettivo dell’esposizione

La mostra invita i visitatori a riflettere sull’eredità del Surrealismo, che continua a influenzare l’arte e la percezione della realtà. Non è solo una celebrazione del passato, ma anche un’occasione per capire come il pensiero surrealista rimanga vivo e rilevante nel presente, esaltando “il meraviglioso” come unica vera bellezza, come affermava Breton.

È stato prodotto in occasione dell’esposizione un catalogo con saggi dei curatori e di Silvana Annicchiarico, Mauro Carrera, Walter Guadagnini, Davide Lacagnina, Eugenia Maria Rossi, Angela Sanna, Ilaria Schiaffini e Alessandra Vaccari.

Alberto Savinio, Tombeau d’un roi maure, 1929, olio su tela nella mostra "Il Surrealismo e l'Italia"
Alberto Savinio, Tombeau d’un roi maure, 1929, olio su tela

Informazioni utili

Luogo: Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).

Data: Dal 14 settembre al 15 dicembre 2024.

Orari: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso.

Biglietti: Ingresso: € 15 valido per la visita al resto della Fondazione – € 13 per gruppi di almeno quindici persone – € 5 per le scuole e sotto i quattordici anni. Per meno di quindici persone non occorre prenotare, i biglietti si acquistano all’arrivo alla Fondazione. € 20 (ingresso e guida per i giorni festivi).

Telefono: 0521 848327 / 848148

Email: info@magnanirocca.it

Fonti

Studio ESSECI

Fondazione Magnani-Rocca

di Flora Roseto

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