![opera di Rubens al Palazzo Ducale di Genova](http://www.arte.it/foto/600x450/7e/122523-Peter_Paul_Rubens_Violante_Maria_Spinola_Serra_Buscot_Park_HD_The_Faringdon_Collection_Trust_Buscot_Park_Oxfordshire_copia.jpg)
Il Palazzo Ducale di Genova ospita, dal 6 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023, una straordinaria mostra per raccontare la grandezza del pittore barocco Peter Paul Rubens e il suo rapporto con la città.
La mostra nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume del pittore intitolato “Palazzi di Genova (1622)“.
L’evento è curato da Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart e da Anna Orlando, independent scholar genovese.
Quest’ultima aveva già curato la mostra “L’Età di Rubens” tenutasi a Palazzo Ducale nel 2004.
Dunque, attraverso questo progetto si ha la possibilità di osservare oltre 150 opere provenienti da musei e collezioni europee o italiane e il racconto è arricchito dai dipinti degli autori che Rubens incontrò in Italia e in particolare a Genova.
![](https://smart.comune.genova.it/sites/default/files/archivio/immagini/Peter%20Paul%20Rubens%2C%20Il%20primo%20autoritratto%2C%20collezione%20privata%2C%20long%20term%20loan%20alla%20Rubenshuis%20di%20Anversa.jpg)
Alla base del progetto vi è un lungo percorso di studi e approfondimenti scientifici da parte dei curatori e di numerosi studiosi.
In vista di questa grande occasione, il Comune di Genova sta lavorando per attivare partnership istituzionali con enti e città italiane ed europee, con lo scopo di presentare la città al mondo.
Si tratta di una fitta rete di collaborazioni, focus conoscitivi, eventi collaterali e ulteriori progetti espositivi. In città, inoltre, il visitatore può seguire un vero e proprio itinerario alla scoperta dei capolavori del pittore nelle loro sedi permanenti, come le due pale d’altare della Chiesa del Gesù a pochi passi da Palazzo Ducale.
Inoltre è stato lanciato anche un hashtag, #GenovaRubens attraverso il quale è possibile promuovere la mostra e rendere “riconoscibile” l’iniziativa sui social.