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Museion presenta SHIMABUKU. Me, We

Kaki and Tomato, 2008 (Caco e Pomodoro / Kaki und Tomate) Private Collection © Shimabuku
Kaki and Tomato, 2008 (Caco e Pomodoro / Kaki und Tomate) Private Collection © Shimabuku 

Dal 6 maggio al 3 settembre 2023, Museion a Bolzano ospiterà la più grande mostra antologica dell’artista giapponese Shimabuku.

Chi è Shimabuku?

Shimabuku è un artista nato a Kobe nel 1969, che ha studiato all’Osaka College of Art e al San Francisco Art Institute. Negli anni ’90 ha iniziato a creare opere in tutto il mondo, che combinano diversi media e azioni performative. Ha ricevuto sovvenzioni importanti, tra cui quella del programma “ARCUS Project” della Japan Foundation nel 1997, una residenza agli Ateliers d’Artistes di Marsiglia dal governo francese nel 1998 e un finanziamento dalla Pola Art Foundation di Tokyo nel 1999. Nel 2000 ha viaggiato in diverse città portuali del mondo, mentre nel 2002 ha fatto una residenza al Banff Center del Canada grazie a un finanziamento di Shiseido. Ha vissuto a Berlino per 12 anni, dove è stato invitato dal programma DAAD Berliner Künstlerprogramm, e ha insegnato come guest professor alla Braunschweig School of Art in Germania e alla ZHdk: Zurich University of the Arts in Svizzera. Attualmente vive a Naha, nell’isola di Okinawa, dove la sua famiglia ha origini.

Japanese artist Shimabuku next to a summer picture of himself dressed up as Santa
Japanese artist Shimabuku next to a summer picture of himself dressed up as Santa

L’arte dell’artista

Shimabuku propone un approccio leggero, curioso e umoristico all’esperienza del mondo attraverso la sua arte crossmediale. I suoi lavori nascono da momenti privati di stupore, come un’idea, un incontro desiderato o una poesia. L’artista mette in scena i suoi pensieri, rendendo pubblica l’intimità che ha con il mondo circostante. I suoi ricordi fotografici, filmici e scultorei di questi incontri rappresentano dichiarazioni pubbliche nello spazio espositivo. Shimabuku riesce a mostrare con efficacia le affinità tra animali, paesaggi, storie, idee e persone, rivelando attimi inattesi e fuggevoli di condivisione e rispecchiamento.

Flying Me, 2006 (Io volante / Fliegendes Ich) Courtesy the artist © Shimabuku
Flying Me, 2006 (Io volante / Fliegendes Ich) Courtesy the artist © Shimabuku

La mostra occupa due piani dell’edificio di Museion e presenta una raccolta di opere realizzate dal 1990 fino ad oggi, comprese quelle appositamente create per il museo. I visitatori saranno immersi in un flusso di episodi retrospettivi che non seguono una cronologia lineare, ma che combinano tematiche nuove e non. La selezione artistica mira a creare un connubio tra elementi disparati come oggetti, animali, frutti, storie e geografie globali. L’estetica di Shimabuku abbassa le barriere tra questi soggetti, generando un senso di reciproca esaltazione. L’artista non distingue tra interno ed esterno, ma si concentra sulle interazioni tra queste due dimensioni.

Opere di Shimabuku in mostra

Uno dei punti focali della mostra è rappresentato da Me, We (2023), un’installazione scultorea di grandi dimensioni, realizzata in collaborazione con la Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano e l’Ex-Montecatini (ex-Solland Silicon) di Merano. La scultura è costruita con i materiali da costruzione provenienti dal Mauracherhof e dall’Ex-Montecatini (ex-Solland Silicon), due edifici con una storia culturale molto diversa, ma entrambi in fase di demolizione o ristrutturazione. Con Me, We (2023), l’artista crea un legame tra questi due edifici, attribuendo un significato comune e un futuro come opere d’arte alle loro storie diverse. Il Mauracherhof è stato costruito nel 1278, mentre l’Ex-Montecatini (ex-Solland Silicon) risale agli anni ’20 del Novecento, un periodo che ha visto l’italianizzazione della regione.

“Oldest and Newest Tools of Human Beings”, 2015, courtesy the artist and Amanda Wilkinson Gallery, London, © Shimabuku
“Oldest and Newest Tools of Human Beings”, 2015, courtesy the artist and Amanda Wilkinson Gallery, London, © Shimabuku

Un’opera inedita che Shimabuku ha creato per la mostra è Bed Peace (2023), una scultura costituita da un letto con due figure adagiante vicine e realizzata utilizzando la terra di diverse valli dell’Alto Adige.

Inoltre, in esclusiva per la mostra, l’artista ha prodotto una speciale edizione artistica in collaborazione con Mutina. Questa collaborazione fa parte del progetto Mutina for Art, organizzato dalla celebre azienda specializzata in ceramiche di design esclusive, al fine di sostenere gli artisti contemporanei. La mostra stessa è stata possibile grazie al premio “This is Not a Prize” promosso da Mutina, che Shimabuku ha vinto nel 2019 grazie alle caratteristiche uniche del suo linguaggio artistico e alla sua immaginazione generosa e sfaccettata. Da allora, Mutina è diventata lo sponsor principale della mostra e ha instaurato un rapporto fruttuoso con Museion per sostenere Shimabuku e la sua esposizione.

Informazioni utili

Dal 6 maggio al 3 settembre 2023
Luogo: MUSEION piano -1, Piazza Piero Siena 1 (Bolzano)
Orari: da martedì a domenica 10-18 (giovedì fino alle 22)
Prezzi: €10.00 tariffa intera
€5.00 tariffa ridotta (per persone con 65+ anni, studenti, ospiti, soci di Fai, Italia Nostra, MART, Ferdinandeum)
E-mail: info@museion.it

FONTI

Museion
Bolzano
Artmagazine

di Irene tassi

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