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“Letizia Battaglia. Sono io” al Palazzo Ducale di Genova

Una bambina di Letizia Battaglia
Una bambina di Letizia Battaglia

Al Palazzo Ducale di Genova la retrospettiva sull’opera della fotografa e attivista siciliana Letizia Battaglia. Dal 29 aprile al 1 novembre 2023.

La mostra si svolge nel Sottoporticato del Palazzo Ducale ed è promossa da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova e Civita Mostre e Musei in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia e la Fondazione Falcone per le Arti.

A poco più di un anno dalla scomparsa della fotoreporter la mostra raccoglie più di cento fotografie che permetteranno al pubblico di ripercorrere la vita professionale della fotografa. Il percorso narrativo sarà suddiviso in quattro sezioni.  Nell’esposizione troveranno spazio fotografie in bianco e nero accanto a fotografie a colori di grande formato oltre che documenti video e materiali inediti.

Il percorso si focalizzerà sulla profonda critica sociale che è diventata la cifra stilistica dell’artista che ha raccontato la Sicilia, Palermo, la mafia, la società e la cultura dell’Isola. Rompendo gli schemi, cancellando i temi e le cronologie per arrivare a costruire un’opera polifonica l’esposizione si dimostra in grado di offrire una visione unitaria dei cinquant’anni di lavoro dell’artista che ha unito fotografia e vita quotidiana.

“Letizia Battaglia cattura le immagini della società civile: donne e bambini nei loro quartieri e nelle loro strade, descrivendo la ricchezza e la miseria di una città abbandonata. Immortala il ceto medio e l’aristocrazia di Palermo, le processioni religiose ed il mondo culturale della città. In ognuna delle immagini prodotte si può percepire il forte attaccamento a Palermo, alla Sicilia e alla sua gente; un amore capace di racchiudere anche la rabbia e che rimane pur sempre una forma di amore.”

PAOLO FALCONE, curatore della mostra a Palazzo Ducale

Letizia Battaglia: una donna reinventata dalla fotografia

Letizia Battaglia
Letizia Battaglia

Fotografa, editrice, ambientalista, militante politica e attivista per i diritti civili, Letizia Battaglia ha iniziato la sua carriera nel mondo della fotografia e del giornalismo all’inizio degli anni Settanta tra la Sicilia e Milano.

Nata a Palermo nel 1935 lavora a partire dal 1974 come responsabile della fotografia presso il giornale locale “L’Ora” dopo aver fatto un’esperienza come fotografa a Milano. Lì inizierà a confrontarsi con una città, e più in generale una regione, spaccata dalla mafia, dalla politica e dalla povertà usando la fotografia come strumento per portare all’attenzione di tutti la dura realtà.

Collabora con riviste nazionali e internazionali e fonda giornali e riviste: diventa anche co-fondatrice di Mezzocielo, bimestrale di cultura politica e ambientale realizzata da sole donne. Il suo lavoro continua con impegno fino al 1992, l’anno degli omicidi di Giovanni Falcone Paolo Borsellino, quando interrompe la sua carriera da fotoreporter.  Comunque non abbandonerà la sua denuncia sociale concentrandosi sulle attività di sensibilizzazione e divulgazione fondando “Le Edizioni Battaglia” per dar voce a chi come lei vuole fare della fotografia la propria arma di ribellione.

Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stata nel 1985 la prima donna a vincere il premio “W. Eugene Smith Grant”, oltre ad essere nella lista delle candidate al Premio Nobel per la Pace.

Uno spaccato autentico della “sua” Sicilia

Lettone
Letizia Battaglia “Lettone. La donna e i suoi bambini stanno sempre a letto. In casa non ci sono ne luce ne acqua” Palermo, 1978, foto da Archivio Letizia Battaglia

Punto focale della mostra al Palazzo Ducale è l’impegno della fotografa nel ritrarre la “sua” Sicilia a cui, nonostante le occasioni ricevute, farà sempre ritorno. Le sue fotografie hanno documentato la Palermo degli anni Ottanta e Novanta rendendo visibile a tutti la drammaticità degli anni di piombo, gli uccisi, i parenti delle vittime della mafia e le stragi. Realizza non solo foto di cronaca ma delle vere e proprie opere d’arte in grado di catturare la tragedia e l’emozione dei soggetti. 

Oltre ai reportage anti-mafia Letizia Battaglia è stata un’abile documentarista della società siciliana che ha sottolineato la miseria più che le meraviglie. Interessata a ritrarre la gente comune, donne e bambini, ha voluto indagare tramite i volti dei suoi soggetti cosa significa vivere in una società difficile. La firma della fotografa è proprio la sua capacità di cogliere i soggetti nel loro quotidiano, senza spaventarli. Letizia Battaglia così non perde l’autenticità dei soggetti pur veicolando grandi temi di denuncia, emancipazione e lotta.

Ritratti di donne come grido di emancipazione

"La bambina lavapiatti"
Letizia Battaglia “La bambina lavapiatti” Monreale, 1979, foto da Archivio Letizia Battaglia

Nonostante il suo grande impegno a documentare la malavita siciliana Letizia Battaglia non si è mai voluta definire “la fotografa della mafia”, i suoi soggetti preferiti sono sempre state le donne come si vede in mostra.

Le donne di Letizia sono quelle incontrate e osservate nei quartieri ai margini della sua città o le bambine dagli sguardi gravi, serie nei confronti del mondo come lo era stata lei da giovane. Amava fotografare le donne conscia dei tanti ostacoli che avrebbero dovuto superare in questa società maschilista e cercava gli occhi profondi e sognanti delle bambine che le hanno sempre ricordato i suoi quando si rese conto che il mondo non era così bello come l’aveva immaginato.

Tra i suoi scatti più iconici c’è “La bambina con il pallone” foto scattata per caso tra i vicoli di Palermo nel 1980. La fotografa era a bere un caffè con dei colleghi quando, di fronte ad un portone stinto, scorge un gruppo di bambine che giocano: una cattura la sua attenzione per il suo sguardo disilluso e quindi decide di ritrarla nella sua innocente naturalezza. 

"Bambina con pallone"
Letizia Battaglia “Bambina con pallone” Palermo, 1980, foto da Archivio Letizia Battaglia

«Quando faccio una fotografia non conta quanto sia bella o venuta bene, ma le mie emozioni che ci entrano in quel momento: le cose che ho visto, gli scrittori e le persone che ho amato…»

LETIZIA BATTAGLIA

Informazioni sulla visita:

Orari di apertura: da martedì a domenica, ore 10-19; lunedì chiuso.
La biglietteria chiude un’ora prima.

Biglietti: open 14€; intero 12€; ridotto per gruppi di max 25 persone, under 27, persone con disabilità, insegnanti, militari, forze dell’ordine, possessori card dei Musei Civici del Comune di Genova, abbonati Teatri di Genova, Amici di Palazzo Ducale e dei Musei Liguri 10€; biglietto speciale Membership Card Ducale 8€; ridotto scuole 6€

Per maggiori informazioni visita il sito Palazzo Ducale di Genova

Fonti:

Palazzo Ducale Genova

Arte.it

Finestre sull’Arte

Grandi Fotografi

Archivio Letizia Battaglia

di Sara Simonini

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