Il Merano Arte presenta la mostra collettiva “La Linea Insubrica”, visitabile dal 1° giugno al 13 ottobre 2024. È il primo progetto espositivo del programma triennale ideato e curato da Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi, chiamato “The Invention of Europe: a tricontinental narrative”.
Il programma per tre anni esplorerà l’idea di Europa e la sua costruzione narrativa. Sarà diviso in sei tappe (tre mostre collettive e tre monografiche), che si concentreranno sui debiti che l’Europa intrattiene con Africa, America Latina e Asia. Punto di partenza di quest’indagine è il territorio in cui si inserisce il Merano Arte, storico crocevia tra Italia e Austria, spesso protagonista di vicende politiche ed economiche.
Il progetto prende in prestito la formula “The Invention of Africa” del filosofo congolese Yves Valentin Mudimbe, e punta i riflettori sui processi storici che hanno condotto alla definizione di Europa.
La Linea Insubrica
La mostra “La Linea Insubrica” consiste in una narrazione corale dedicata alla relazione tra Europa e Africa. Espongono le loro opere 11 artisti contemporanei, che raccontano il loro rapporto con l’immagine della linea insubrica, il punto, cioè, in cui è avvenuta la collisione tra la placca tettonica europea e quella africana. Partendo dall’immagine orografica della linea, simile a una cicatrice, gli artisti ci parlano del rapporto egemonico che l’Europa ha imposto con l’Africa.
È presente un percorso multidisciplinare che, a partire dagli spazi del museo, si estende a tutta la città con installazioni, video, opere e performance. Il pubblico è invitato a partecipare ad una serie di appuntamenti, come visite guidate con i curatori, performance e proiezioni di film d’artista.
L’esposizione si completa con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Gli studenti del dipartimento di Visual Cultures e Pratiche Curatoriali condurranno una serie di ricerche finalizzate alla pubblicazione di un bollettino bisettimanale sulle tematiche affrontate dalla mostra.
Gli artisti e le opere
Il percorso espositivo de “La Linea Insubrica” include due progetti artistici concepiti per l’occasione. Sono accomunati dall’attenzione per la tematica dell’estrattivismo, raccontata attraverso le storie che si celano dietro al consumo di cibo e bevande. Binta Diaw (Milano, Italia, 1995), ci racconta del carcadè, bevanda diffusa in Italia in epoca fascista che sostituiva il consumo del tè. L’artista lo utilizza come tintura principale della sua installazione. Francis Offman, invece, (Butare, Ruanda, 1987) si serve del il caffè per raccontare la storia delle rotte imperialiste.
Alessandra Ferrini (Firenze, Italia, 1984) affronta il tema della responsabilità storica con il video Sight Unseen, esito di un lavoro di ricerca sulla figura di Omar Al-Mukhtar, leader della resistenza libica all’occupazione italiana, giustiziato nel 1931.
Abdessamad El Montassir (Boujdour, Sahara Occidentale/Marocco, 1989), attraverso l’installazione Trab’ssahl, dà voce alle testimonianze delle vittime delle guerre svolte nel Sahara Occidentale per l’occupazione del territorio.
Liliana Angulo Cortés (Bogotá, Colombia, 1974) e Kapwani Kiwanga (Hamilton, Canada, 1978) lavorano sulla rielaborazione dei materiali archivistici per mettere in discussione codici dominanti di assoggettamento.
Informazioni utili
Date: dal 1° giugno al13 ottobre 2024
Luogo: Kunst Meran Merano Arte
Indirizzo: Via Portici, 163, Merano (BZ)
Orari:
Lunedì: chiuso
Da martedì a sabato: 10.00 – 18.00
Domenica e festivi: 11.00 – 18.00
Biglietti:
Adulti dai 26 ai 65 anni: 7 €
Anziani oltre i 65 anni, gruppi (min. 10 pers.), GuestCard, membri Touring Club, soci FIAF: 5 €
Studenti dai 14 a 26 anni: 2 €
Fino a 14 anni: ingresso gratuito
Telefono: 0039 0473 212643
E-mail: info@kunstmeranoarte.org
Sito web: kunstmeranoarte.org
Fonti
kunstmeranoarte.org; exibart.com; artslife.com