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Il Monastero di San Nicolò l’Arena

Monastero di San Nicolò l’Arena // Catania // Sicilia – Antica residenza dei monaci benedettini;

Contesto

Nel cuore del centro storico di Catania, in Sicilia, si trova il complesso ecclesiastico dell’antico Monastero di San Nicolò l’Arena. Il complesso, tra i più grandi d’Europa, è formato da un importante edificio monastico dell’ordine dei benedettini e da una monumentale chiesa settecentesca.

Il Monastero è considerato patrimonio mondiale dell’Unesco. Un luogo unico, gioiello del tardo barocco siciliano, che racconta le vicende umane e storiche della città dell’Etna dall’antichità fino ai giorni nostri. 

Oggi è sede del dipartimento di scienze umanistiche dell’università degli studi di Catania.

Storia

Fondato dai monaci cassinesi nel 1558, il Monastero porta con sé una storia lunga e complessa.

La prossimità del vulcano Etna, attivo tutt’oggi, causò avvenimenti catastrofici. Nel 1669 un’immensa colata lavica raggiunse le mura del complesso, ma senza danneggiarlo. Tuttavia distrusse i terreni circostanti e l’antica chiesa annessa, che venne ricostruita a partire dal 1687. Nel 1693 poi, un potente terremoto devastò tutta la Sicilia orientale. Del Monastero cinquecentesco restò integro solo il piano interrato e parte del primo piano. I chiostri, come gli altri ambienti interni, divennero macerie. A partire dal 1702 inizia la ricostruzione del Monastero, che verrà ripopolato da monaci provenienti da altri cenobi.

In seguito, con l’Unità d’Italia, il Monastero venne confiscato dallo Stato e destinato a nuovi usi civili. Questi cambiamenti provocarono un degrado delle strutture e delle opere d’arte presenti nel monastero, che solo nel 1977 venne affidato all’Università degli Studi di Catania, che inizia un’articolata e complessa opera di restauro.

Architettura

L’architettura del Monastero dei Benedettini a Catania è il risultato di diverse epoche e stili, che si sono sovrapposti e integrati nel corso dei secoli. Fondato su un’area dove erano presenti due domus romane, risalenti al I secolo d.C., queste sono ancora visibili nel piano interrato del monastero, grazie a un sistema di passerelle sospese.  

Il complesso

Il primo chiostro, detto dei Marmi, fu realizzato tra il 1578 e il 1596 in stile rinascimentale. Presenta colonne in marmo bianco di Carrara e una fontana quadrilobata al centro. Il secondo chiostro invece, detto del Noviziato, fu costruito tra il 1693 e il 1735 in stile barocco. Questo vede un giardino interno e un caffè in stile eclettico. Il monastero fu ampliato e abbellito da vari architetti, tra cui Giovanni Battista Vaccarini, a cui si deve la realizzazione delle Cucine e del Refettorio grande, oltre che il progetto della Biblioteca. Il refettorio è una sala ellittica con pavimento in ceramica di Vietri. Sul soffitto conserva ancora l’affresco originale che raffigura la Gloria di San Benedetto, opera di Giovan Battista Piparo. Le cucine invece presentano un’edicola centrale decorata con ceramiche colorate. La cantina è scavata nella roccia lavica del 1669 e presenta un profondo pozzo al centro. 

La chiesa di San Nicolò l’Arena, esterna e annessa al monastero, presenta una facciata incompiuta in stile barocco, con putti, mascheroni e cariatidi. 

Così, grazie alle integrazioni tra le epoche storiche, durante la visita guidata da giovani ragazzi molto preparati, si possono osservare i diversi cambiamenti che il monastero ha subìto.

Giorni di apertura da Lunedì a Domenica
Orari di apertura dalle 10:00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17:00
Biglietti 10€ intero 7,5€ ridotto
Prenotazione Consigliata
Visita guidata Il Monastero prevede solo visite guidate

Fonti
MonasteroDeiBenedettini.it
Fonti fotografiche
Benedetta Maccagnano

di Benedetta Maccagnano

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