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Il Castello di Avio: una suggestiva roccaforte in Trentino

Castello di Avio- Foto di Tommaso Prugnola
Castello di Avio- Foto di Tommaso Prugnola

Castello di Avio // Trento // Sabbionara//Trentino – Antica fortezza strategica per la difesa. Oggi roccaforte arricchita da affreschi.

Contesto

Il castello di Avio è uno dei monumenti fortificati più noti ed antichi del Trentino, nella frazione di Sabbionara. La costruzione domina la Vallagarina per la sua maestosità. Si hanno testimonianze di questa struttura con il nome: Castellum Ava, nel 1503. All’interno del castello sono presenti affreschi di grande pregio stilistico, che mostrano temi legati all’amore, nonché rari esempi di pittura profana trecentesca. Il monumento si presenta come proprietà del FAI, un suggestivo e affascinante pezzo di storia italiana.

La collina di Sabbionara d’Avio venne scelta come punto strategico di difesa contro i nemici grazie alla sua vicinanza con le montagne dell’Adige, che sono visibili alle spalle della fortezza. La locazione del castello, oltre ad aver avuto una sua importanza strategica è stato anche una via di comunicazione tra le più importanti, unisce infatti la pianura padana con i territori della Germania, un ponte tra il Mediterraneo e l’Europa del nord. Non possiamo non tener conto del fatto che anche le moderne costruzioni nei dintorni, seguono le tracce di via Claudia Augusta che dal 15 a.C. divide la valle. La fortificazione nel 1981 si fa riconoscere con un francobollo da 80 lire dedicato dalle Poste Italiane, in una raccolta chiamata “Castelli d’Italia”.

Storia

A cedere il castello alla Repubblica di Venezia durante il 1411, fu la famiglia dei Castelbarco, vassalli del vescovo del territorio. sotto la giurisdizione veneziana Il castello venne decorato con gli affreschi che ancora oggi possiamo ammirare, e ampliato con una cappella decorata in onore di San Michele, risalgono a quest’epoca anche gli stemmi dei doghi veneziani dipinti sulla facciata. Successivamente Massimiliano I con le sue truppe ottennero la fortezza e decise di dipingere insegne araldiche prima di ipotecare il castello ai Conti d’Arco. Da questo punto in poi il castello ebbe molti passaggi di proprietà fino a ritornare sotto il dominio della famiglia Castelbarco, durante il XVII secolo.

Architettura

Il castello ha 3 cinte murarie e 5 torri, tra cui quella della picadora, dove venivano eseguite le condanne capitali. Muri, terrazzamenti, passaggi coperti e torri aperte delimitano le mura della costruzione. Gli affreschi coprono sia le porte che le mura di ogni stanza. Attorno al potente mastio del ‘XI secolo sono presenti: la Casa delle Guardie, la Cappella, il Palazzo Baronale e la Casa d’Amore. Gli affreschi furono dipinti da due artisti: il primo, che dipinse anche la chiesa dei Domenicani di Bolzano, è il decoratore della Casa d’Amore: un ciclo di allegorie e rimandi. Due o tre decenni dopo, opera nel castello un altro artista; che dipinge le battaglie della Casa delle Guardie. Il tema decorativo della Casa delle Guardie mostra le arti della guerra per la formazione dei cavalieri. L’artista della seconda metà del Trecento risente della pittura veronese e degli stilemi transalpini (contorni marcati e luci violente)

Giorni di apertura Momentaneamente chiuso
Orari di apertura Momentaneamente chiuso
Biglietti 8€ intero 5€ ridotto
Prenotazione no
Visita guidata 13€ intero 8€ ridotto

Fonti

Fondo ambiente, Visittrentino

Fonti fotografiche

Lessisabore80, Alessandro Armani, Tommasoprugnola, Marta_brambi, Reda&Co

di Aurora Cela

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