Sul lungolago d’Iseo e Clusane, dall’11 maggio al 29 settembre 2024, è presente l’esposizione GAME <> CARE di Stefano Bombardieri..
La filosofia del gioco
Curata da Anna Lisa Ghirardi, la mostra di Stefano Bombardieri “GAME <> CARE” offre un percorso espositivo en plein air, composto da nove sculture monumentali che riprendono il concetto di gioco, inteso come atto creativo, secondo la visione dell’artista contemporaneo. Il percorso si estende sul lungolago di Iseo (Brescia) e la frazione Clusane d’Iseo oltre alle vie, piazze ed edifici cittadini, ad esempio il Castello Oldofredi, la Pieve di Sant’Andrea e la Chiesa di San Silvestro.
Riprendendo le parole della curatrice Ghirardi, citando il filosofo Eugen Fink: “il gioco è metafora del mondo (…) appartiene alla costituzione ontologica dell’esistenza umana ed è simbolo del cosmo, giacché attraverso esso si manifesta il modo dell’uomo di rapportarsi al mondo e all’altro”. Il “gioco” di Stefano Bombardieri chiede al pubblico di navigare attraverso i luoghi fisici in cui è articolato il percorso e successivamente attraverso i diversi significati dalle opere.
RPC @Roberto Cavalli
Struzzo Rubik @Roberto Cavalli
La responsabilità dell’uomo sulla natura
L’opera “Nautilus” è un monumento dedicato alla complessità della vita e al moto dell’universo. Incastonato nella forma spirale del nautilus, simbolo di continuità e trasformazione, il messaggio dell’opera si espande oltre semplice rappresentazione di un mollusco millenario. Il nautilus diviene metafora della connessione tra tutte le forme di vita e della loro vulnerabilità di fronte all’estinzione. In un mondo segnato da sfide ecologiche e ontologiche, l’innocenza e la creatività dell’infanzia rappresentano una risorsa preziosa per affrontare tali tematiche.
Le opere “Elia e l’elefante” e “Elefante con bambino/Omaggio a Colbert” amplificano questa narrazione, ponendo l’accento sull’importanza della fantasia, della conoscenza e della memoria nel percorso verso una maggiore consapevolezza e saggezza collettiva.
“Testa di Gorilla” si erge come un grido d’allarme contro l’indifferenza umana di fronte all’estinzione delle specie e all’erosione dell’ecosistema. Attraverso la figura del gorilla, specie affine all’uomo, l’opera ci ricorda la nostra responsabilità verso tutte le forme di vita sulla Terra e ci invita a una profonda riflessione sul nostro ruolo nell’equilibrio del pianeta. In sintesi, queste opere non solo ci spingono a riflettere sulla bellezza e fragilità del nostro mondo naturale, ma ci esortano anche ad agire con compassione e impegno per proteggere e preservare la ricchezza della biodiversità che ci circonda.
La riflessione sull’ambiente di Bombardieri
L’opera “RPC Rhino Petrol Company” rappresenta un potente grido d’allarme sul pericolo che minaccia le specie vulnerabili, con il rinoceronte intrappolato tra corde e barili di petrolio. Questa immagine mette in luce i danni del consumismo e del mercato artistico che, spesso, si nutrono delle risorse naturali senza considerare le conseguenze ambientali.
La “Grande Trottola in corten“, reinterpretata come “Rota Fortunae”, diventa simbolo dell’incertezza e della mutevolezza della vita umana, dove il destino può essere imprevedibile una volta che viene messo in moto.
Lo “Struzzo Rubik” offre uno sguardo intrigante sul desiderio umano di comprendere i misteri dell’universo, rappresentati qui dall’interno del celebre cubo, suggerendo un’affrontare le complessità della vita con intelligenza e coraggio.
Le opere “Il peso del tempo sospeso/Rino” e “La forma e il contenuto” affrontano tematiche più profonde, come il dolore, la percezione del tempo e la distinzione tra l’apparenza e la sostanza. Quest’ultima, posta di fronte alla Chiesa romanica di San Silvestro, assume una dimensione spirituale, offrendo uno spazio di riflessione sui misteri dell’esistenza umana.
La mostra alla Fondazione L’Arsenale di Iseo offre un’ampia panoramica sulla produzione di Stefano Bombardieri, evidenziando la sua capacità di mescolare immagini giocose con temi meditativi, e invitando il pubblico a esplorare diverse interpretazioni e significati.
La carriera di Bombardieri
Stefano Bombardieri (1968, Brescia), è un artista contemporaneo figlio d’arte. Il padre, lo scultore Remo Bombardieri, lo affiancherà all’arte fin dalla giovane età. La sua ricerca artistica si basa sulla realizzazione di opere di grandi dimensioni – monumentali – oltre ad opere d’arte povera, opere concettuali e di video-installazione.
Lo scultore si sofferma su alcuni temi a lui cari, per esempio il tempo e la sua percezione, il concepimento del dolore nella cultura occidentale oltre che all’uomo e la sua esistenza. Il suo lavoro si dirama dalla realtà tangibile fino ad arrivare al mondo dell’interiorità.
Dagli anni Novanta inizia ad esporre in alcune gallerie e spazi pubblici, operando facendo coincidere le sue opere con lo spazio urbano. Infatti, tra le installazioni riconducibili a Bombardieri ricordiamo quelle nel centro di Ferrara, Faenza, Bologna, Saint Tropez e Posdam.
Nel 2009 a Pietrasanta aprì al pubblico la sua mostra personale “The animals count down“. Inoltre partecipa alla 52º e 54º Biennale di Venezia.
Attualmente lavora tra Italia, Francia e Germania.
Informazioni utili
Luogo: Iseo e Clusane d’Iseo e Fondazione l’Arsenale
Data: dall’11 maggio al 29 settembre 2024 – Iseo e Clusane d’Iseo; dal 15 giugno al 29 settembre a Fondazione l’Arsenale
Orari: giovedì e venerdì 16:00-19:00; sabato 10:30-12:30 / 17:00-20:00; domenica e festivi 10:30-12:30 / 16:00-19:00
Biglietto: gratuito
Acquisto online e informazioni: Fondazione L’Arsenale
Telefono: 030 981011
Email: segreteria.arsenaleiseo@gmail.com
