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Francesco Vezzoli al Museo Correr di Venezia

Francesco Vezzoli, installation view, Musei delle Lacrime, 2024, Museo Correr, Venice, Italy.
Photo credit: Melania Dalle Grave_DSL Studio.
Francesco Vezzoli, installation view, Musei delle Lacrime, 2024, Museo Correr, Venice, Italy.
Photo credit: Melania Dalle Grave_DSL Studio.

Dal 17 aprile al 24 novembre 2024, il Museo Correr di Venezia presenta la mostra “Musei delle Lacrime” di Francesco Vezzoli.

Si tratta di un progetto site-specific, realizzato in collaborazione con la Fondazione Civici Musei di Venezia e la Venice International Foundation.

Curata da Donatien Grau, questa mostra si basa sulla lunga ricerca artistica di Francesco Vezzoli, che si distingue per il suo dialogo con il patrimonio antico.

L’esposizione temporanea include sia pezzi storici che creazioni realizzate appositamente per l’occasione in una nuova prospettiva donata dall’artista.

Musei delle Lacrime è concepita come un’indagine sulle lacrime perdute della storia dell’arte. Dagli affreschi romani fino alle Avanguardie del XX secolo, il corpo umano è stato rappresentato e studiato in tutti i modi possibili. Dopo un’approfondita ricerca, mi sono reso conto che si possono trovare qualsiasi tipo di attività ed espressioni di sentimenti, eccetto l’atto di piangere. Le lacrime sono notevolmente assenti dall’universo visivo dell’arte, sono un segno di debolezza che non vogliamo condividere pubblicamente tramite l’arte. L’arte può essere intima, come il mio gesto di ricamo. Questo è ciò che i musei mostrano, e sono entusiasta di continuare questo viaggio a Venezia, al Museo Correr.

Francesco Vezzoli

Le opere di Francesco Vezzoli raffigurano Madonne con volti impeccabili e lucidi, ritratti di icone che piangono stelle e gioielli. In alcune versioni, le lacrime si trasformano in reinterpretazioni di opere di Picasso, Lichtenstein e Boetti, o in sculture ispirate a Giacometti.

Francesco Vezzoli, La nascita di American Gigolò (After Sandro Botticelli), 2014. Stampa inkjet su tela, ricamo metallico 136 x 208 cm
Courtesy the artist and APALAZZOGALLERY
Francesco Vezzoli, La nascita di American Gigolò (After Sandro Botticelli), 2014. Stampa inkjet su tela, ricamo metallico 136 x 208 cm
Courtesy the artist and APALAZZOGALLERY

Il dialogo con l’allestimento

Strategicamente posizionate nella quadreria del museo, queste opere si inseriscono con rispetto nelle vetrine che ospitano ceramiche, accanto ai dittici del Quattrocento e sulle pareti con affreschi settecenteschi, creando così un affascinante dialogo con i capolavori del passato.

Inoltre, l’esposizione si propone di esplorare i temi universali delle esperienze umane, offrendo una riflessione critica sul ruolo dei musei nella società contemporanea. L’artista rende omaggio alla duplice natura di Venezia, celebrandola sia come custode di un ricco patrimonio storico, sia come simbolo di modernità.

Francesco Vezzoli si inserisce nel contesto espositivo del Museo Correr con rispetto nei confronti dell’allestimento che accoglie i dipinti e le sculture dal XIII al XVII secolo, progettato dall’architetto Carlo Scarpa. In questo contesto, Vezzoli crea un collegamento con la collezione del museo, creando parallelismi con gli allestimenti moderni.

Infine, con l’avvio di questa esposizione, si inaugura un nuovo capitolo nella strategia curatoriale della Venice International Foundation, guidata dal Presidente Luca Bombassei. Quest’ultimo, noto architetto e collezionista d’arte contemporanea, si impegna a raggiungere l’obiettivo della Fondazione: la protezione e la salvaguardia del ricco patrimonio artistico veneziano. Mediante questa iniziativa, l’arte contemporanea svolge un ruolo essenziale come promotrice di nuovi modi di fruire e valorizzazione dei luoghi più suggestivi ed emblematici della città lagunare.

Il ricamo e le lacrime

Con un gesto intimo e riflessivo, la tecnica del ricamo assume nelle opere di Vezzoli un significato di contestazione. L’artista ribalta le tradizionali categorie di genere, sfidando le convenzioni stabilite nella storia dell’arte e apre a nuove interpretazioni del patrimonio culturale.

Il titolo “Musei delle Lacrime” simboleggia il tema centrale dell’esposizione: la lacrima, ricamata sulle immagini di capolavori d’arte per riflettere sul potere dell’arte stessa e sulla vulnerabilità umana, oltre che sul dialogo tra epoche diverse.

Attraverso opere come “Casino (Giotto, Wynn And Warhol Were Gamblers)” (2024), in cui Vezzoli ricama lacrime su dettagli della Cappella degli Scrovegni di Giotto, e “Portrait Of Carlo Scarpa As Doge Leonardo Loredan (After Giovanni Bellini, Andy Warhol And Giotto)” (2024), dove il volto di Scarpa si fonde con quello del Doge Loredan di Bellini, l’artista esplora il rapporto tra artista e mecenate, mescolando ideali classici e celebrando figure iconiche della cultura veneziana.

Francesco Vezzoli, BLEEDING PORTRAIT OF JEAN MARAIS AS SAINT FRANCESCO (AFTER COSME' TURA), 2011 e BLEEDING PORTRAIT OF JEAN COCTEAU AS SAINT MAURELIO (AFTER COSME' TURA), 2011, installation view, Musei delle Lacrime, 2024, Museo Correr, Venice, Italy.
Courtesy the Artist and APALAZZOGALLERY. Photo credit: Melania Dalle Grave_DSL Studio.
Francesco Vezzoli, BLEEDING PORTRAIT OF JEAN MARAIS AS SAINT FRANCESCO (AFTER COSME’ TURA), 2011 e BLEEDING PORTRAIT OF JEAN COCTEAU AS SAINT MAURELIO (AFTER COSME’ TURA), 2011, installation view, Musei delle Lacrime, 2024, Museo Correr, Venice, Italy.
Courtesy the Artist and APALAZZOGALLERY. Photo credit: Melania Dalle Grave_DSL Studio.
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La mostra affronta anche il tema del sacro con opere come “Crying Portrait Of A Renaissance Madonna With Holy Child” (2010), che reinterpretano le Madonne rinascimentali in chiave contemporanea. In contrasto, la cultura moderna è rappresentata in lavori come “Le Gant D’Amour” (2010) e “Gala As Sylvia In La Dolce Vita” (2006), che rendono omaggio a artisti come Lady Gaga, Sergej Diaghilev e Luchino Visconti.

Un’audioguida, scritta e narrata dallo stesso Vezzoli, accompagna i visitatori attraverso l’esposizione, offrendo interpretazioni delle opere, racconti e riflessioni personali. Gli allestimenti della mostra, curati da Filippo Bisagni, contribuiscono a creare un ambiente che esalta e contestualizza il lavoro di Vezzoli all’interno del Museo Correr di Venezia.

Biografia Francesco Vezzoli

Francesco Vezzoli è nato il 4 novembre 1971 a Brescia, in Italia. Dopo aver mostrato fin da giovane una passione per l’arte, ha intrapreso gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha affinato le sue competenze artistiche sotto la guida di docenti influenti. Durante il suo percorso formativo, Vezzoli ha manifestato un interesse precoce per l’intersezione tra arte contemporanea, cultura pop e storia dell’arte, un filone che avrebbe successivamente definito gran parte della sua carriera.

Riconosciuto per la sua tecnica artistica eclettica e innovativa, Vezzoli mescola diverse discipline per esplorare tematiche culturali e sociali contemporanee. Ad esempio, utilizza audacemente media misti, che spaziano dal video alla performance, dal ricamo alla scultura, fino alla pittura e alla fotografia. Questo approccio multiforme gli consente di affrontare questioni complesse da molteplici angolazioni.

In particolare, una delle sue tecniche più celebri è l’uso dei ricami su tele e fotografie. Questo metodo rende i suoi lavori visivamente intriganti e concettualmente profondi. Vezzoli manipola e trasforma immagini iconiche della cultura popolare e dell’arte, aggiungendo strati di significato attraverso dettagli meticolosamente realizzati. Per esempio, le “Madonne che piangono stelle e gioielli” rappresentano un esempio emblematico di questa tecnica. In questi lavori, i ritratti di celebrità contemporanee sono enfatizzati con materiali luccicanti e decorativi, rievocando contemporaneamente la tradizione religiosa delle Madonne e l’estetica glamour della cultura pop.

Grazie alla sua capacità di fondere tecniche tradizionali con una visione contemporanea e provocatoria, Francesco Vezzoli continua a influenzare e ridefinire il panorama dell’arte contemporanea internazionale. Con il suo sguardo fresco e innovativo, esplora temi universali, rendendo il suo contributo all’arte stimolante.

Francesco Vezzoli, Omaggio a Salvo (Studio Per “Self-Portrait As A Self-Portrait”), 2013-2016 (dettaglio)
Francesco Vezzoli, Omaggio a Salvo (Studio Per “Self-Portrait As A Self-Portrait”), 2013-2016 (dettaglio)

Informazioni utili

Luogo: Museo Correr – Piazza San Marco 52, Venezia

Data: 17 aprile al 24 novembre 2024

Orari: dal Lunedì al Venerdì 10-18; Sabato e Domenica 10-23

Biglietti: Un unico biglietto valido per: Palazzo Ducale e per il percorso integrato del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.

Biglietto intero: 25,00 euro – Biglietto intero: 30,00 euro

Telefono: 041 240 5211

Email: prenotazionivenezia@coopculture.it

Sito: Museo Correr

Fonti

exibart

Artribune

Finestre sull’arte

Museo Correr

di Sharon Perri

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