Dal 6 luglio al 13 ottobre 2024, è in mostra Dürer al Palazzo del Buonconsiglio di Trento, curata da Bernard Aikema, Laura Dal Prà, Giovanni Maria Fara, Claudio Salsi.
Il centenario del Museo con Dürer
Il Castello del Buonconsiglio di Trento celebra il suo centenario con una mostra dedicata ad Albrecht Dürer, grande artista nordico. Dürer visitò Trento e il Trentino tra il 1494 e il 1495, rimanendo profondamente colpito dai paesaggi e dalle atmosfere locali, che catturò in una serie di acquerelli celebri. La regione, allora un Principato, era un vivace centro culturale dove il Rinascimento veniva interpretato in modo originale da artisti locali e stranieri, attratti dal prestigio e dalle opportunità offerte dalla corte dei principi-vescovi e dalle élites economiche.
La mostra, intitolata “Dürer e le origini del Rinascimento nel Trentino”, si terrà dal 6 luglio al 13 ottobre presso il Castello del Buonconsiglio. Promossa dal museo del Castello del Buonconsiglio in collaborazione con l’Università di Trento e la Soprintendenza per i beni culturali, l’esposizione è curata da Bernard Aikema, Laura Dal Prà, Giovanni Maria Fara e Claudio Salsi.
Il Trentino all’epoca dei pittori nordici
Il Trentino e il Tirolo meridionale vantavano alcune sedi episcopali (Bressanone, Trento) e commerciali (Bolzano) che costituivano poli attrattivi di prim’ordine. Piccola enclave autonoma nel mezzo delle potenze dell’epoca, qui si attivò un laboratorio di innovative soluzioni artistiche, in un’epoca – i decenni attorno al 1500 – di intensa trasformazione artistica e culturale di tutta l’Europa.
Non solo Dürer. La mostra indaga la presenza di artisti tedeschi a Trento, come esemplarmente documentato dall’impressionante Crocifissione di Sisto Frey nel Duomo cittadino.
Dopo la straordinaria fase dell’Umanesimo, del quale fu campione il vescovo Johannes Hinderbach, un particolare focus della mostra è riservato alla figura del grande principe vescovo Bernardo Cles (1485-1539).
Egli si fece ritrarre da pittori come Bartholomäus Bruyn e medaglisti come Hans Schwarz, e coinvolse maestri come Dill Riemenschneider, accanto a Romanino, Dosso e Fogolino.
Un ulteriore approfondimento è dedicato al ruolo dell’imperatore Massimiliano I, sovrano per il quale Dürer prestò servizio. Massimiliano si fece proclamare Re dei Romani proprio il 4 febbraio 1508 a Trento con una sfarzosa cerimonia, e il vescovo Neydeck volle che la circostanza fosse ricordata nelle portelle dell’organo di Santa Maria Maggiore dipinte da Falconetto.
Il paesaggio alpino
“Dürer e il Rinascimento nelle Alpi” riunisce quasi un centinaio di opere, tra cui stampe, dipinti, sculture e arti applicate nelle varie tecniche. In mostra ci saranno straordinari dipinti, sculture, disegni oltre ad incisioni di importanti artisti come Albrecht Dürer, Alvise Vivarini, Girolamo Romanino e altri ancora.
Attraverso le loro opere, sarà possibile cogliere la nuova sensibilità religiosa, l’interesse per l’individuo, la riflessione sul paesaggio aplino, e la permeabilità artistica di un territorio che fungeva da cerniera tra il mondo tedesco e quello italiano.
La sezione conclusiva della mostra è dedicata alle opere diffuse nel territorio trentino, evidenti testimonianze del miscuglio di stili che caratterizzò quel periodo fecondo, dando vita a esiti artistici felici e innovativi.
La mostra permette di rivivere un momento magico della storia dell’arte e della storia trentina ed europea, offrendo una panoramica sulle influenze reciproche tra artisti tedeschi e italiani nel contesto del Rinascimento.
Informazioni utili
Luogo: Castello del Buonconsiglio
Data: dal 6 luglio al 13 ottobre 2024
Orari:
Biglietto:
Acquisto online e informazioni: Castello del Buonconsiglio
Telefono: 0461233770
Email: www.buonconsiglio.it