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Il forte di San Leo: un tesoro militare nel cuore della Romagna

San Leo © Stefano Karapetsas
Forte di San Leo. Credits Stefano Karapetsas

Forte di San Leo // San Leo // Rimini // Emilia-Romagna – Fortezza rinascimentale e sede storica del Ducato di Montefeltro.

Contesto

Il Forte di San Leo è l’esempio più compiuto e significativo di architettura militare rinascimentale. Sorge nel cuore della Romagna, precisamente sul possente masso calcareo di San Leo, trasportato nell’epoca Miocene dal Tirreno all’Adriatico. 

La zona è costellata di picchi rocciosi, che si innalzano e rivolgono al mare le pareti più scoscese. Domina il Valmarecchia, ottenendo in questo modo la funzione di fortezza inespugnabile e luogo, durante il Medioevo, di aspre contese tra Bizantini, Goti, Franchi e Longobardi

L’abitato della fortezza di San Leo ha origini che risalgono all’epoca precristiana. Le prime notizie documentate di un reale insediamento in questa zona sono legate alla presenza del santo Leone, risalenti al IV e V secolo.  

Alla fine del Settecento, diventata ormai una prigione, accoglie anche il famoso mago e alchimista dell’epoca, Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro, condannato per eresia e attività sediziose da Papa Pio VI, terminando la sua vita proprio all’interno della sua cella nel forte di San Leo.

Dal 2014, la fortezza di San Leo è gestita dal Ministero della cultura tramite il polo museale dell’Emilia-Romagna, oggi conosciuto come Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna.

Oggi la roccaforte è sede di un museo delle armi e anche di uno spazio espositivo, dove si raccolgono una serie di mostre legate alla sua lunga e grande storia militare. All’interno è possibile visitare le collezioni di armi risalenti al 1500 fino alla prima e seconda guerra mondiale e anche degli strumenti di tortura, utilizzati durante la sua funzione di carcere. Inoltre, è diventata la sede di esposizioni di opere contemporanee e di una pinacoteca, che espone la replica dell’affresco di Vasari, rappresentante la presa di San Leo da parte della famiglia de’ Medici. 

Il forte, recentemente, è diventato anche un osservatorio naturale e luogo di nascita dell’ecomuseo virtuale Musleo.

info
Forte di San Leo maps
Forte di San Leo maps

Storia

La prima attribuzione di fortificazione è attribuita ai romani, che si interessano della zona e delle sue potenzialità militari. 
Durante il Medioevo, per il controllo sulle valli circostanti, diventa il luogo di forti contese tra diversi popoli e anche il rifugio dell’ultimo re longobardo d’Italia, Berengario II, tra il 961 e il 963. 

Verso la metà del XI secolo, San Leo, all’epoca conosciuta come Montefeltro, viene conquistata dai conti di Montecopiolo, che ottengono da questo feudo il celebre nome e titolo di conti di Montefeltro. Nella seconda metà del Trecento, la rocca passa nelle mani dei vicini Malatesta, avviando un alternarsi del suo dominio con i Montefeltro fino alla metà del secolo successivo. 
Federico da Montefeltro, nel 1441, conquista definitivamente la rocca e la trasforma in una fortezza rinascimentale inespugnabile. 

Nel 1502 Cesare Borgia, sostenuto dal papa Alessandro VI, si impadronisce della fortezza per un breve periodo. Alla morte del papa nel 1503, Guidobaldo da Montefeltro riesce a ritornare in possesso dei suoi domini fino al 1516. Anno in cui le truppe fiorentine, guidate da Antonio Ricasoli e spalleggiate dalla corte papale di Leone X de’ Medici, conquistano la roccaforte. 
Nel 1527, la città viene presa dai Della Rovere, che la controllano fino al 1631, quando viene donata dal ducato di Urbino al dominio diretto dello Stato pontificio

Sotto la direzione del papa, la fortezza diventa una prigione, dove vengono rinchiusi patrioti risorgimentali, come Felice Orsini e liberi pensatori, come Cagliostro
Il forte prosegue la sua funzione di carcere fino al 1906, quando per i successivi otto anni diventa il luogo di una compagnia di disciplina.

Architettura

La fortezza si presenta da chi arriva dalla pianura romagnola come un imponente scudo di roccia, con pareti perimetrali scoscese e perpendicolari al suolo.

Inizialmente, la rocca acquista una struttura medievale, composta da semplici torri quadrangolari scarpate e disposte a recinto del mastio centrale, che con l’avvento delle armi da fuoco non è più in grado di sostenere le esigenze di guerra. 
Per questo, Federico da Montefeltro affida al grande architetto e ingegnere senese Francesco di Giorgio Martini il compito di ridisegnare la rocca, modernizzandola alle nuove richieste militari. Il forte viene completamente ridisegnato e i lati della rocca vengono dotati di artiglieria e via di accesso, defilate dalla traiettoria del fuoco nemico e protette dagli avamposti militari.

La rocca presenta in questo modo due parti abbastanza distinte: il mastio con i torrioni quadrati e l’ingresso gotico, che rappresenta la parte più antica, e l’ala residenziale di fabbricazione più recente. Quest’ultima è composta da torri circolari e da un muraglione a carena con beccatelli che li collega. 

Inoltre, i due torrioni, il muro di cinta e il mastio delineano oggi la cosiddetta piazza d’armi.

Durante la condanna a carcere a vita di Cagliostro, viene realizzata per l’occasione una cella apposita per lui, chiamata cagliostrina o cella del pozzetto, per la sua forma. La cella è una piccola botola, di 2 metri quadrati, con una sola apertura sul soffitto e con un’unica finestra e punto d’aria.

Nell’Ottocento a seguito del crollo di due torrioni preesistenti, causato dai dissesti della rupe di sostegno, si realizza il rifacimento del torrione nord, di dimensioni più ridotte e progettato dall’architetto Giuseppe Valadier.

Oggi, la rocca di San Leo è stata ripulita dalle sovrastrutture ottocentesche, che alteravano le eleganti linee rinascimentali, riportandola agli albori della sua bellezza.  

info
Giorni di apertura Tutti i giorni
Orari di apertura Da lunedì a venerdì: 10.30 – 18.45 (ultimo ingresso ore 18.00); sabato, domenica e festivi: 10.30 – 19.45 (ultimo ingresso ore 19.00)
Biglietti Intero (dai 26 ai 64 anni) € 10,00; Over 65 anni € 9,00; Ridotto (dai 18 ai 25 anni) € 2,00; Gratuito fino ai 17 anni
Prenotazione Consigliata; per visite gruppi: obbligatoria
Telefono +39 0541 926967; WhatsApp +39 339 5497576
Email info@sanleo2000.it

Fonti
Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna
San Leo
Castelli Emilia-Romagna
Wikipedia
Fonti fotografiche
Stefano Karapetsas, Fabio Puppett, Nicolò Pradella, Emanuele Taliento, Giacomo Usuelli

di Gaia Porcellini

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