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Interno Pompeiano in mostra a Castel Sant’Angelo

Interno Pompeiano. Veduta della mostra al Castel Sant'Angelo, Roma, 2024. © Luigi Spina
Interno Pompeiano. Veduta della mostra al Castel Sant’Angelo, Roma, 2024. © Luigi Spina

Fino al 16 giugno, al Castel Sant’Angelo di Roma è esposta la mostra Interno Pompeiano, dedicata all’omonimo progetto fotografico di Luigi Spina.

La mostra è stata realizzata dalla Direzione Musei statali di Roma in collaborazione con la Direzione generale Musei e il Parco Archeologico di Pompei. Inoltre, è guidata dal Direttore generale Massimo Osanna.

Il progetto Interno Pompeiano

Il progetto è nato durante la pandemia e la conseguente chiusura al pubblico del Parco Archeologico di Pompei, insieme agli altri siti culturali italiani. Ciò ha permesso a Luigi Spina di indagare sugli interni di 120 domus della ex città romana sepolta durante l’eruzione del Vesuvio.

Da quest’occasione sono nati oltre 1450 scatti che hanno dato vita al progetto editoriale Interno Pompeiano. Un libro di quasi 300 fotografie a colori di grande formato accompagnate da una serie di saggi, scritti da diversi autori, tra cui lo stesso Spina e Massimo Osanna, all’epoca anche direttore del Parco Archeologico di Pompei. 
Il progetto editoriale è realizzato in edizione italiana e francese e vanta diverse co-edizioni internazionali.

Luigi Spina, Casa dei Quattro Stili I. © Luigi Spina
Luigi Spina, Casa dei Quattro Stili I. © Luigi Spina

La mostra

Pompei è stata raccontata, rappresentata, narrata milioni di volte, eppure continua sempre ad offrire nuove angolazioni e punti di vista: questa mostra, in particolare, è un esempio di come, attraverso l’uso della fotografia, sia possibile ritrarre le domus pompeiane in un modo inedito, creando un’atmosfera di magia e rara suggestione. Si tratta di un’esposizione di grande impatto, che andrà, nei prossimi mesi, a implementare e arricchire l’offerta culturale di un altro sito straordinario, quale Castel Sant’Angelo.

Prof. Massimo Osanna – Direttore generale Musei

La mostra racconta la speciale condizione che ha permesso a Luigi Spina di vivere Pompei e le sue singolari domus nel pieno silenzio e intimità, spesso offuscate dalla presenza dei visitatori del sito archeologico. 

Sono esposte 60 fotografie a colori di grande formato, stampate su carta fine art e realizzate con una fotocamera Hasselblad H6D-100c con le ottiche. Spina decide di evitare l’utilizzo della luce artificiale e seguire il modellarsi della luce naturale sulle rovine delle case della città pompeiana.

La sua ricerca fotografica si sofferma sulle colonne intonacate, su scorci insoliti e sulle prospettive del paesaggio circostante. Spina vuole riportare attraverso la sua arte una visione inedita di un equilibrio ambientale, che restituisce da una parte la presenza umana e dall’altra la vastità dell’Impero romano e la tragedia vissuta dalla città di Pompei.

Le immagini catturano la delicatezza dei mosaici, la vivacità degli affreschi e la grandiosità dell’architettura bloccata nel passato, rimostrando il suo splendore e la sua vitalità.

Per questo, l’obiettivo della mostra è proprio quello di presentare al pubblico una nuova estetica visiva di Pompei e dei suoi monumenti, seguendo il via della luce e del trascorrere del tempo.

Luigi Spina, Casa Efebo I. © Luigi Spina
Luigi Spina, Casa Efebo I. © Luigi Spina

Luigi Spina

Nel corso della sua carriera, Luigi Spina ha svolto numerose indagini fotografiche, tutte legate tra loro da un filo conduttore: la ricerca della bellezza. Un tema che sottolinea la pluralità della sua azione creativa, che ha accompagnato Spina nell’esplorazione di diversi ambiti, dagli anfiteatri al senso civico del sacro, dal legame tra arte e fede alle antiche identità culturali. 

Ha realizzato oltre 22 libri fotografici di ricerca personale e prestigiose campagne fotografiche per enti e musei.

Negli ultimi anni è stato finalista del 73o Premio Michetti per l’Arte Contemporanea, oltre ad essere il vincitore del Premio Amedeo Maiuri e del Premio Digital Michetti.

Inoltre, alcune sue opere sono conservate ed esposte in permanenza in diversi musei e siti culturali italiani.

Luigi Spina, Casa del Labirinto VI. © Luigi Spina
Luigi Spina, Casa del Labirinto VI. © Luigi Spina
Luigi Spina, Casa del Labirinto VI. © Luigi Spina
Luigi Spina, Casa del Labirinto VI. © Luigi Spina

Informazioni utili

Data: dal 23 aprile al 16 giugno 2024
Luogo: Castel Sant’Angelo
Indirizzo: Lungotevere Castello, 50 Roma
Orari: dal martedì alla domenica 9.00 a 19.30 (ultimo ingresso alle 18.30)
Biglietti: intero € 16,00
ridotto (18-25 anni) € 2,00
Telefono: +39 06 6819111
E-mail: dms-rm@cultura.gov.it 
Sito web: Castel Sant’Angelo

Fonti

Direzione Musei Statali Città di Roma
Direzione generale Musei
Artemagazine

di Gaia Porcellini

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