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Castel Savoia: una residenza storica ai piedi del Monte Rosa

Castel Savoia // Gressoney-Saint-Jean // Aosta // Valle d’Aosta – Castello in stile neogotico edificato per la Regina Margherita di Savoia.

Contesto

Castel Savoia è una residenza storica situata nella località Belvedere, a Gressoney-Saint-Jean, in Valle d’Aosta.

L’edificio fu edificato a partire dal 1899 per volere della Regina Margherita di Savoia, che amava la Valle d’Aosta per i suoi paesaggi e per la sua gente. La dimora ha ospitato la regina, appassionata di montagna, durante i suoi soggiorni estivi per vent’anni.

In stile neogotico, progettato dall’architetto della famiglia reale, il castello ha un aspetto fiabesco ed è realizzato utilizzando materiali locali. Situato ai piedi del Monte Rosa l’edificio è circondato da un ampio parco che oggi ospita un giardino botanico e da cui si può godere di un panorama mozzafiato sulla valle.

Storia

Margherita era un’appassionata alpinista e si innamorò di questi luoghi ai piedi del massiccio del Monte Rosa durante i suoi soggiorni presso la villa del suo amico e consigliere, il barone Luigi Beck Peccoz.

La sua predilezione per l’alta montagna si interruppe improvvisamente nel 1894 con la morte del barone Luigi, stroncato da un infarto sul ghiacciaio del Grenz durante la traversata. Tuttavia, l’affetto della regina per Gressoney non mutò, al punto di volervi costruire la sua residenza di vacanza, il Castel Savoia. 

La posa della prima pietra dell’edificio avvenne il 24 agosto 1899 alla presenza di re Umberto I, il quale, assassinato a Monza un anno dopo, non avrebbe visto la conclusione dei lavori, terminati nel 1904. Il castello, progettato secondo il gusto della regina, ospitò Margherita durante i suoi soggiorni estivi fino al 1925, un anno prima della sua morte.

Dopo l’acquisto nel 1936 da parte dell’industriale milanese Moretti, il castello divenne proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta nel 1981.

Architettura

La regina Margherita partecipò personalmente al progetto del castello, che fu affidato all’architetto Emilio Stramucci, già autore di altri interventi nelle dimore sabaude. Il castello ha un aspetto fiabesco, con cinque torri di diversa forma e dimensione che circondano l’edificio principale, rivestito di pietra grigia proveniente dalle cave locali. Lo stile architettonico è neogotico, con richiami al medioevo e alla tradizione valdostana. 

L’interno è riccamente decorato con pitture murali, soffitti a cassettoni, boiseries e arredi di gusto medievaleggiante. Ovunque si trovano richiami al fiore della margherita, in onore al nome della Regina, e alle insegne araldiche della casa Savoia. Due importanti artisti si sono occupati della decorazione del castello: l’ebanista Michele Dellera ha realizzato i mobili mentre Carlo Cussetti si è occupato delle vetrate dipinte e le decorazioni pittoriche. Questa residenza, dotata di ogni confort, unisce avanzate soluzioni tecnologiche con uno stile eclettico che richiama ad elementi neomedievali, neorinascimentali e Art Noveau.

La struttura presenta una pianta rettangolare affiancata dalle cinque torri sormontate da guglie tutte diverse l’una dall’altra. Il castello si articola su tre piani: il pianterreno con i locali da giorno; il piano nobile, il secondo piano e i sotterranei che ospitano le cantine. Il piano nobile ospita gli appartamenti privati della regina Margherita, del figlio, Vittorio Emanuele III, della nuora, la regina Elena e del nipote Umberto II.

Le cucine del castello non sono all’interno ma in una struttura separata a circa 30 metri di distanza, per volere della regina Margherita che non voleva essere disturbata dagli odori e dai rumori. Fu infatti realizzato un originale sistema di trasporto delle vivande dalla cucina alla sala da pranzo: una piccola ferrovia Decauville. Questo porta vivande sotterraneo scorreva su dei binari che correvano lungo una galleria di collegamento tra i due edifici.

Lo scalone in stile liberty

Uno degli elementi più sorprendenti del castello è senza dubbio lo scalone in “legno di rovere scelto” disegnato dall’ebanista della casa reale Michele Dellera. Lo scalone è realizzato a doppia elica ricurva con pannelli intagliati con aquile, intrecci di fiori e foglie sul corrimano e, alla base della prima rampa, due leoni alati con lo stemma Savoia sul petto. 

La scalinata, posta nell’ampio salone d’entrata, porta al piano superiore dove è presente una delle stanze più suggestive della residenza: la camera della regina. Questa stanza da letto, riccamente arredata in stile eclettico, ha un’ampia veduta sulla valle e sul Monte Rosa, un paesaggio molto caro alla regina.

Gli arredi esposti nel castello sono autentici, così come le tappezzerie che ornano le pareti, in tessuto di lino e seta, decorate ad effetto chiné.

Il parco e il panorama sul Monte Rosa

Intorno al castello sorge un ampio parco con alberi secolari, fiori e fontane, dove si trovano anche altre costruzioni minori. Tra queste costruzioni ci sono la Villa Belvedere, la foresteria per gli ospiti e il personale, e il Romitaggio Carducci, un piccolo chalet dedicato alla memoria del poeta che soggiornò qui nel 1906. Durante il suo soggiorno Carducci scrisse “Alla regina d’Italia”, una poesia dedicata alla regina Margherita e al Monte Rosa. Il parco offre una splendida vista sulla vallata e sulle montagne circostanti ed è attraversato da una passeggiata panoramica chiamata “la passeggiata della Regina”.

Intorno ad essa si estende un giardino botanico creato nel 1985 dalla Regione Valle d’Aosta: l’area ospita oltre 800 specie di piante alpine, tra cui alcune rare e protette. Votato all’aspetto estetico il giardino ospita specie vegetali sia locali che provenienti da altre zone alpine italiane e da altri Paesi.

In seguito al recente progetto di valorizzazione “JardinAlp – Jardins des Alps” il parco presenta un nuovo allestimento con percorso accessibile a tutti. Importante è la presenza nell’area della Reine Marguerite d’Italie, una specie di rosa dal color rosso carminio creata appositamente per la sovrana nel 1904.

La regina Margherita e l’alta quota

La regina Margherita fu da sempre una grande appassionata di alta quota.

Per questo motivo prima della costruzione del castello soggiornò per ben cinque stagioni estive presso la casa del barone Beck Peccoz con il quale condivise numerose imprese alpinistiche. Alla morte di lui la regina non volle più salire in alta quota ma tra le sue escursioni è bene ricordare la scalata al Monte Rosa, un’impresa notevole per una donna in quell’epoca e soprattutto per una regina.

Inoltre a lei è dedicato il rifugio Capanna Regina Margherita, il più alto d’Europa, che la sovrana, forte sostenitrice dell’opera, raggiunse pochi giorni prima della sua inaugurazione avvenuta nel 1893.

Per celebrare la passione della sovrana per le Alpi, al piano superiore del castello, nella stanza riservata al padre spirituale che seguiva i reali nelle villeggiature, è possibile ammirare un’esposizione di fotografie che ritraggono la Regina durante i momenti di svago in montagna.  Inoltre è presente un dipinto che la ritrae vestita con abiti tradizionali del luogo, un’immagine informale che testimonia la sua passione  molto lontana dagli sfarzosi ritratti ufficiali.

Castel Savoia è una testimonianza dell’amore della prima regina d’Italia per la Valle d’Aosta e per l’alta montagna. Visitare il castello significa immergersi in un’atmosfera simbolo di un’epoca di splendore e raffinatezza nel suggestivo panorama della vallata.

Giorni di apertura Da Martedì a Domenica
Orari di apertura Da Ottobre a Marzo dalle 10:00 alle 13:00, dalle 14:00 alle 17:00 ; da Aprile a Settembre dalle 9:00 alle 19:00
Biglietti Solo visita guidata
Prenotazione no
Visita guidata 8€ intero 6€ ridotto

Fonti
Castel Savoia | Valle d’Aosta Heritage, Wikipedia, Regione Autonoma della Valle d’Aosta, Guide Turistiche Valle d’Aosta, Turismo Valle  d’Aosta
Fonti fotografiche

Rossana Rebasti, Alexiscourthoud, Happy1984, WallpapaerFlare.com


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