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Lodi: 15 anni di “Fotografia Etica”

Dancing spirts progetto di Camilla Richetti presentato al Festival della Fotografia Etica vincitrice nella categoria STUDENT del World Report Award
@Camilla Richetti, Dancing spirts vincitrice categoria STUDENT del World Report Award – Documenting Humanity – festivaldellafotografiaetica.it

Il Festival della Fotografia Etica (FFE) torna a Lodi fino al 28 ottobre per la sua quindicesima edizione, attirando migliaia di visitatori da tutta Italia.

Il 2024 è un anno simbolicamente significativo per il Festival della Fotografia Etica, che celebra il suo quindicesimo anniversario. Dal 2010 il festival è cresciuto fino a diventare il principale evento italiano dedicato al fotogiornalismo. Per celebrare questo importante traguardo, è stata allestita una mostra che raccoglie il meglio delle edizioni passate, accompagnata da una serie di incontri e iniziative che si svolgeranno durante tutto il festival.

Kasia Strek in The prince of choice progetto presentato al Festival della Fotografia Etica di Londi, vincitrice nella categoria SPOTLIGHT del World Report Award, Documenting Humanity
@Kasia Strek, The prince of choice vincitrice categoria SPOTLIGHT del World Report Award – Documenting Humanity – festivaldellafotografiaetica.it

Venti mostre, quasi centro fotografi proveniente da 40 paesi diversi e 5 continenti, oltre 700 immagini esposte: questo evento tanto atteso offre un’immersione in storie provenienti dai quattro angoli del mondo. “Una fotografia necessaria” afferma il Direttore del Festival, Alberto Prina. Una fotografia che senz’altro stupisce, ma allo stesso tempo invita ad alzare lo sguardo su orizzonti differenti, su problematiche troppo spesso trascurate dal nostro panorama politico e sociale.

World Report Award – Documenting Humanity

I progetti vincitori del World Report Award – Documenting Humanity, cuore pulsante dell’evento, ne sono una chiara dimostrazione. Giles Clarke, vincitore della categoria Master, con il suo reportage “Haiti in Turmoil” racconta la guerra civile iniziata nel luglio 2021 in Haiti, caratterizzata da violenti scontri per il controllo del territorio. Questo lavoro non solo documenta la cruda realtà del conflitto, ma mette anche in luce la resilienza e la sofferenza della popolazione haitiana.

Francesco Comello, vincitore nella categoria SHORT STORY, con “Oshevensk, ai confini del tempo” racconta la resilienza di una comunità russa che si aggrappa alle proprie radici in un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla frenesia. Il suo lavoro ci invita a riflettere su come le comunità tradizionali possano sopravvivere e prosperare nonostante le pressioni del mondo moderno.

Fotografia di Francesco Comello per il progetto Oshevensk, ai confini del tempo vincitore nella categoria SHORT STORY del World Report Award - Documenting Humanity e presentato al Festival della Fotografia Etica
@Francesco Comello, Oshevensk, ai confini del tempo vincitore categoria SHORT STORY del World Report Award – Documenting Humanity – festivaldellafotografiaetica.it

Questi progetti, insieme agli altri vincitori, offrono uno sguardo profondo e coinvolgente su tematiche globali, mettendo in luce storie di resilienza, conflitto e cambiamento. Il Festival della Fotografia Etica continua a essere un faro di consapevolezza e riflessione, ricordandoci l’importanza di guardare con mente critica.

“Uno sguardo sul mondo” attraverso il World Press Photo

Anche quest’anno, Lodi, in collaborazione con Bipielle Arte, ospiterà l’unica tappa lombarda della mostra internazionale itinerante del World Press Photo, il prestigioso concorso di fotogiornalismo e fotografia documentaria organizzato dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam. FUJIFILM Italia, main sponsor del Festival della Fotografia Etica (FFE) di questa edizione, porterà a Lodi i fotografi vincitori del World Press Photo 2024: Rena Effendi, Pablo Piovano, Julia Kochetova e Alejandro Cegarra.

Il WPP 2024 presenta oltre 150 immagini provenienti dai cinque continenti, raccontando storie straordinarie attraverso lavori realizzati per importanti testate internazionali come National Geographic, BBC, CNN, The New York Times, Le Monde ed El Pais. Le fotografie selezionate documentano temi cruciali come i conflitti devastanti, i cambiamenti climatici, le migrazioni e le crisi politiche, offrendo uno sguardo profondo e toccante sulla realtà contemporanea.

Fotografia di Alejandro Cegarra vincitore nella categoria Long-Term Projects del Word Press Photo 20224 con il progetto The Two Walls e presentato al Festival della Fotografia Etica
@Alejandro Cegarra, The Two Walls, vincitore categoria Long-Term Projects del Word Press Photo 20224 – fotocult.it

Particolare attenzione sarà rivolta alla sezione “Uno Sguardo sul Mondo”, visitabile presso il Palazzo della Provincia, che ospiterà la mostra “The War in Gaza Through the Eyes of its Photojournalists”. Quest’ultima è un invito a riflettere sul fondamentale contributo dei fotoreporter palestinesi. Quest’ultimi, oltre 100 dei quali sono stati uccisi, per via del divieto imposto ai giornalisti stranieri di entrare in modo indipendente nella Striscia, costituiscono la principale fonte di informazione su quanto accade ai civili a Gaza dal 7 ottobre 2023, rendendo il loro contributo fondamentale.

La mostra includerà una sezione dedicata ai vincitori globali del World Press Photo 2024. Tra questi, spiccano le opere di Mohammed Salem, che ha vinto il premio World Press Photo of the Year con la sua toccante immagine di una donna palestinese che abbraccia il corpo della nipote uccisa. Altri vincitori includono Lee-Ann Olwage per la sua storia sulla demenza in Madagascar, Alejandro Cegarra per il suo progetto a lungo termine sui migranti in Messico e Julia Kochetova per il suo lavoro sulla guerra in Ucraina

Julia Kochetova racconta la guerra in Ucraina con il contest War is personal,  vincitrice del World Press Photo of the Year e presentato al Festival della Fotografia Etica
Julia Kochetova, War is personal vincitrice World Press Photo of the Year – worldpressphoto.org

Gli spazi del Festival della Fotografia Etica

Oltre agli spazi già citati, il Festival della Fotografia Etica offre una vasta gamma di esposizioni e attività distribuite in vari luoghi suggestivi di Lodi. Tra questi lo Spazio Environment, presso la Cavallerizza, celebra i 90 anni della famosa etologa Jane Goodall con una mostra tributo. L’esposizione include quasi 40 fotografie che mostrano la bellezza del pianeta, realizzate in collaborazione con Vital Impacts, un’organizzazione che utilizza l’arte e la narrazione visiva per sostenere la protezione degli esseri umani, della fauna selvatica e degli habitat.

Parallelamente, lo Spazio Outdoor nei giardini pubblici ospita la mostra “Rescued Foxes Find Refuge in Minnesota” della fotografa Robin Schwartz. Questa mostra racconta la storia di Mikayla, fondatrice di Save a Fox, un santuario per animali in Minnesota che offre una nuova casa a volpi salvate dagli allevamenti e ad animali domestici esotici. Con l’aiuto di volontari, Mikayla si prende cura anche di altri animali locali che non possono essere reinseriti in natura, come visoni, una lince e un coyote.

Lo Spazio No Profit nel chiostro dell’ex-ospedale Gorini quest’anno ospita quattro progetti significativi. Marcos Azulay presenta “A-Dios” per il San Camilo Hospic illustrando come questa struttura in Argentina sia diventata un punto di riferimento per le cure palliative, assistendo oltre 2.000 persone con un’aspettativa di vita inferiore a sei mesi e supportando i loro cari senza alcuna discriminazione. Giulia Piermartiri e Edoardo Delille collaborano con l’ONG WeWorld per “Africa Blues”, un progetto che mostra l’impatto devastante della crisi climatica in Africa, influenzando negativamente la lotta contro la povertà e aggravando fame e insicurezza. Brian Hodges con “Breaking the Cycle of Extreme Poverty: Resilience and Strength in Adversity” per African Women Rising, si concentra sul fornire alle donne e ragazze colpite dalla guerra gli strumenti necessari per uscire dalla povertà estrema.

Infine, il progetto “Elegia Lodigiana” di Gabriele Cecconi sarà esposto nella sede della Prefettura. Questa mostra, presentata in chiave outdoor, racconta l’evoluzione del territorio lodigiano in relazione alla crisi idrica che ha colpito il nord Italia nel 2022, con gravi conseguenze economiche e sociali. L’acqua, risorsa fondamentale per il sostentamento e lo sviluppo di una delle aree più produttive e fertili d’Europa, è ora a rischio, minacciando la sopravvivenza della civiltà contadina.

Con The First Climate Refugees of the United States Sandra Mehl vince la menzione d'onore nel  World Press Photo 2024 e viene esposta all'iterno del Festival della Fotografia Etica
©Sandra Mehl, The First Climate Refugees of the United States menzione d’onore World Press Photo 2024 – fotocult.it

Un viaggio visivo tra etica e bellezza

Il Festival della Fotografia Etica di quest’anno offre un’esperienza unica e coinvolgente, capace di toccare il cuore e la mente dei visitatori. Attraverso le diverse mostre e progetti, il festival non solo celebra il potere della fotografia come strumento di narrazione e cambiamento, ma mette anche in luce le storie di resilienza, inclusione e sostenibilità. Ogni spazio espositivo, invita il pubblico a riflettere sulle sfide globali e sull’importanza di proteggere il nostro pianeta e le sue comunità. Un evento imperdibile per chiunque desideri esplorare il mondo attraverso l’obiettivo della fotografia etica.

Info

Il Festival della Fotografia Etica sarà aperto ogni weekend fino al 28 ottobre 2024.

Per maggiori informazioni, visita il sito web ufficiale: https://www.festivaldellafotografiaetica.it

Fonti

Festival della Fotografia Etica

fotocult.it

Worldpressphoto.org

di Deborah Finocchiaro

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