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L’Abbazia di Morimondo: una storia millenaria accanto a Milano

L'abbazia di Morimondo
L’abbazia di Morimondo (Credit Foto: Mayu buster – Instagram)

Abbazia di Morimondo // Morimondo // Milano // Lombardia – Antica abbazia cistercense, ora centro culturale vicino a Milano.

Contesto

L’Abbazia di Morimondo è un’antico monastero cistercense adiacente alla piccola città di Abbiategrasso e distante solamente quindici chilometri da Milano, in Lombardia. Si trova in una rigogliosa vallata del Ticino e, assieme al piccolo borgo di Morimondo, ai suoi locali e alle sue vie caratteristiche, è in continuo fermento a causa dei visitatori.

L’edificio abbaziale, che comprende la Chiesa di S. Maria Nascente e il monastero cistercense con i suoi chiostri, risale al XII secolo. Oggi vi è annesso anche il Museo dell’Abbazia, gestito dalla Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo. Il nome del complesso, e per estensione dell’intero borgo, significa “morire al mondo”, cioè “vivere da risorti” e deriva direttamente dalla Francia. Da qui, nello specifico dalla casa madre di Morimond, proveniva infatti il gruppo di monaci cistercensi che giunse nella pianura lombarda e scelse come nuova dimora questo luogo grazie alla presenza massiccia di acqua e alla posizione sopraelevata rispetto alle altre vallate del Ticino.

Insieme all’abate Gualchezio (Gualguerius) arrivarono Gualtiero, Ottone, Algisio, Guarnerio, Arnoldo, Enrico, Frogerio, Pietro, Bertramo, Petrus Niger e altri monaci di cui non conosciamo il nome. Dopo aver soggiornato a Coronate e nella limitrofa Farciuola, si spostarono definitivamente nell’attuale Morimondo l’11 novembre 1136, quando il monastero era già abitabile poiché essi avevano iniziato a costruirlo due anni prima.

Storia

L’intera opera di costruzione fu caratterizzata dall’utilizzo di mattoni in argilla, cotti in una fornace costruita dagli stessi monaci, sia per la mancanza di cave di pietra nella zona sia per la volontà di utilizzare materiali adatti al voto di povertà dell’ordine cistercense. L’inizio dei lavori di costruzione dell’Abbazia di Morimondo è riferibile all’anno 1134. La costruzione della Chiesa iniziò solamente nel 1182 a causa di alcune controversie con la limitrofa pieve di Casorate; essa fu completata più di un secolo dopo, nel 1296, anche a causa delle incursioni e dei saccheggi di imperiali pavesi.

Questo territorio infatti era soggetto al perenne conflitto tra le adiacenti Milano e Pavia, che spesso si scontravano tra razzie e conflitti. Vi erano poi anche le minacce esterne: il primo saccheggio subito da Morimondo fu compiuto nel 1161 da Federico Barbarossa e dalle sue truppe tedesche. Tutti questi elementi non fecero che rallentare i lavori di costruzione, che terminarono appunto nel 1296 con l’edificazione della Chiesa. Durante il XIII secolo si registrò un periodo di declino del monastero a causa del calo di vocazioni monastiche dovuto alla nascita di nuovi ordini mendicanti.

Una rinascita iniziò nel 1450 quando Morimondo divenne commenda e qui si susseguirono degli abati commendatari umanisti: tra questi senza dubbio meritevole di menzione fu il figlio di Lorenzo il Magnifico, il cardinale Giovanni de’ Medici (commendatario dal 1487 al 1501), futuro papa Leone X. Egli riportò la regolarità della vita monastica e incentivò la realizzazione di opere d’arte e di devozione, come la ricostruzione del chiostro, il rifacimento del portale della sacrestia, l’affresco della “Madonna col Bambino” attribuito al Luini e infine il coro ligneo.

San Carlo Borromeo, in cerca di fondi per l’Ospedale Maggiore di Milano, spogliò l’abbazia di Morimondo dei propri terreni nel 1564, nominandola parrocchia di Santa Maria Nascente. La Rivoluzione francese del 1798 causò la soppressione di tutti gli ordini monastici, compreso quello cistercense. Il monastero fu venduto all’asta nel 1805 in frazioni destinate alla popolazione rurale e fino al 1950 vi si stanziarono dei sacerdoti ambrosiani. Nel 1982 la struttura fu acquistata dal Comune di Morimondo e con l’istituzione nel 1993 della Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo si è giunti ad una adeguata valorizzazione del complesso sia dal punto di vista culturale che spirituale. Nel 2021 infine il Comune di Morimondo ha acquisito anche le parti rimanenti che erano ancora statali, riuscendo a consegnare il monastero nella sua interezza alla sua comunità.

Architettura

La monumentale Chiesa di Santa Maria Nascente di Morimondo è diversa dal solito canone cistercense del XII secolo in quanto segue alcune influenze di stampo neogotico pur restando allo stesso tempo legata anche alla tradizione romanica. Lo stile cistercense è facilmente riscontrabile ad esempio nei contorni geometrici e nell’abside rettangolare che conclude la tradizionale pianta a croce latina. Dal transetto si erge un tiburio ottagonale che, come esigeva la regola, conteneva una sola campana. La facciata “a vento” sporge molto nella parte alta ed è alleggerita dalla presenza di eleganti finestre. Una fascia di archetti pensili, immancabile in un edificio lombardo di questo periodo, cinge la struttura esterna in tutta la sua estensione. Maestosità, essenzialità e ordine dei mattoni a vista sono le caratteristiche principali degli esterni.

L’interno della Chiesa è privo di decorazioni in quanto rispetta il voto di essenzialità cistercense e di povertà dei materiali; ciò nonostante quel che risulta è comunque un ambiente elegante e ordinato. La presenza di archi a tutto sesto e di massicci pilastri rispetta l’aderenza ai canoni romanici, mentre la presenza di archi a sesto acuto e della volta a crociera tradisce un’influenza gotica. L’abside odierno è stato sopraelevato e modificato sotto volontà di San Carlo Borromeo, mentre il suo altare di marmo è di natura settecentesca. Opere d’arte da segnalare sono il coro ligneo costruito da Francesco Giramo nel 1522, l’acquasantiera e il crocifisso di legno di maestranze forse toscane risalente al XV-XVI secolo. Molto importante la presenza di un grande affresco di attribuito a Bernardino Luini: si tratta della “Madonna col Bambino e San Giovannino tra San Bernardo e San Benedetto” risalente al 1515.

L’Abbazia di Morimondo è costruita su quattro livelli, seguendo l’andatura dell’altopiano su cui si staglia. La parte più in alto è il dormitorio, sito a quota +4,90 metri; a quota +0,00 metri ci sono il chiostro e lo scriptorium, a -4,60 metri la sala di lavoro dei monaci, mentre a -8,80 metri si trova la sala dei fondatori. Il chiostro è il punto in cui confluiscono tutti gli ambienti: esso conserva ancora la pianta medievale ed è tuttora un luogo di meditazione e di silenzio.

Giorni di apertura da Lunedì a Domenica
Orari di apertura dalle 8:30 alle 18:30
Biglietti Ingresso chiesa gratuito
Prenotazione
Visita guidata 10€ intero, 7€ ridotto

Fonti
Ilpiedeverde, Abbaziamorimondo.it, Wikipedia.
Fonti fotografiche
(da Wikimedia Commons) Mayu Buster, Marco Trovò, Francorov.
Instagram: Davide Magistroni, Rosario Salanitri, Sara Capittini.

Di Gabriele Curcio

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