Dal 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025, la Galleria d’arte contemporanea di Monfalcone ed il Museo Civico di Santa Chiara a Gorizia saranno protagonisti di un ambizioso progetto dedicato a Giuseppe Ungaretti.
Il progetto
Giuseppe Ungaretti è il primo testimonial di “GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia, European Capital of Culture“, il cui legame con il Carso è fondamentale per comprendere la sua poetica e la sua esperienza durante la Prima Guerra Mondiale.
Il programma centrale prevede due mostre principali e uno spettacolo teatrale: Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. e Da Boccioni a Martini, Arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso, che si snoderanno tra Gorizia e Monfalcone.
“Un’iniziativa fortemente voluta perché riteniamo non sia possibile parlare di Gorizia, del Carso e di cultura dei luoghi, senza ricordare e celebrare Giuseppe Ungaretti, il poeta e il soldato, proprio a 110 anni dalle prime poesie raccolte nel suo Il porto sepolto. Lasciare che sia l’arte a parlare di lui, dei luoghi e degli eventi che ha vissuto e che l’hanno ispirato, equivale forse a utilizzare il linguaggio che più si avvicina alla poesia e che meglio la interpreta, restituendo al pubblico un messaggio efficace ed emotivamente coinvolgente.”
– Mario Anzil, 2024
Identità veneziana e provinciale a Monfalcone
La mostra di Monfalcone si concentrerà sull’arte del periodo in cui Ungaretti si trovava sul Carso, quindi dal 1915 all’autunno del 1917. In questi anni, il poeta compose le sue opere più innovative, culminando nella pubblicazione de Il porto sepolto nel dicembre 1916, edito in sole ottanta copie da Ettore Serra a Udine.
In questo scenario, Ca’ Pesaro a Venezia rappresenta il fulcro delle attività espositive dell’epoca. Saranno esposte opere significative di artisti come Boccioni, Casorati, Gino Rossi, Arturo Martini, Cavaglieri, Oppi, Moggioli e altri.
Saranno inoltre inclusi autori prevalentemente triestini, come Parin, Sambo, Guido e Piero Marussig e Pellis, per offrire una visione completa del panorama artistico regionale in rapporto all’avanguardia di Ca’ Pesaro, dove alcuni pittori del Friuli Venezia Giulia esponevano.
Arturo Martini, L’ubriaco, 1910
(Musei Civici di Treviso)Edgardo Sambo Cappelletti, Bambola, 1912
(Museo Revoltella)Arturo Martini, Maternità (Amore materno), 1910
(Musei Civici di Treviso)
Il paesaggio lagunare prima di Mussolini
Un’area significativa di questa mostra sarà situata in un’ampia sala al piano superiore della Galleria, dedicata a Gino Rossi e Umberto Moggioli.
Questa sala ospiterà una ventina di opere di grande rilievo di entrambi gli artisti, che catturano la bellezza del paesaggio buranello e della laguna, con connessioni anche al tema della figura. Sarà una delle sezioni più specifiche e raffinate dell’intero percorso espositivo, con Rossi e Moggioli a rappresentare un momento unico nella pittura italiana d’inizio secolo, quando Burano e le isole circostanti divennero una sorta di “Tahiti di fronte a San Marco”, circa dieci anni prima delle bonifiche fasciste.
Il ricordo collettivo di Ungaretti a Gorizia
La parte goriziana si concentrerà sul racconto della storia di Ungaretti sul Carso, dalle battaglie in cui ha partecipato ed all’aspetto morfologico caratteristico dei luoghi. Attraverso due stazioni multimediali al Museo Civico, il percorso espositivo sarà arricchito da una sessantina di quadri di dodici autori contemporanei italiani, appositamente realizzati per interpretare il Carso di Ungaretti con il linguaggio attuale.
Tra autori scelti per interpretare il tema della mostra sono Laura Barbarini, Graziella Da Gioz, Franco Dugo, Giovanni Frangi, Andrea Martinelli, Matteo Massagrande, Francesco Michielin, Cesare Mirabella, Alessandro Papetti, Franco Polizzi, Francesco Stefanini, Alessandro Verdi.
I tre piani del Museo Civico
Il percorso espositivo sarà articolato su tre piani del Museo Civico. Al piano terra, i visitatori troveranno un’area dedicata all’aspetto letterario e alla scrittura delle poesie di Ungaretti, con un’attenzione particolare alla prima edizione de Il porto sepolto.
Dunque al primo e secondo piano, i quadri contemporanei saranno messi in dialogo con fotografie d’epoca del poeta stesso, creando un confronto stimolante tra le sue parole e le immagini di quel periodo.
Infine, al terzo piano, sarà proiettato un documentario che riassumerà in circa mezz’ora il contenuto della mostra, offrendo ai visitatori una panoramica prima di intraprendere il loro percorso personale attraverso l’esposizione, che si svilupperà in un percorso discendente dal terzo piano fino a quello terreno.
Laura Barbarini, I colori del Carso, 2024 Francesco Stefanini, Trincea di Cima 4. In agguato in queste budella di macerie, 2024
Informazioni utili
Luogo: Museo Civico di Santa Chiara a Gorizia – Galleria d’arte contemporanea di Monfalcone
Indirizzo: Corso Giuseppe Verdi 18, 34170 Gorizia (GO) – Piazza C. B. Cavour 44, 34074 Monfalcone (GO)
Data: Dal 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025
Orari: Da mercoledì a venerdì: 9:00 – 13:00 / 14:00 – 18:00; sabato: 9:00 – 19:00; domenica: 10:00 – 18:00
Biglietto: Intero € 8/7; ridotto € 6/5 (minori dai 6 ai 17 anni, universitari fino ai 26 anni, oltre i 65 anni, giornalisti e disabili) e gratuito fino ai 5 anni compiuti
Acquisto online e informazioni: Linea d’Ombra
Telefono: 0422 3095
Email: info@lineadombra.it
Fonti
Archivio storico Istituto Luce