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Mulas inaugura le nuove Stanze della Fotografia di Venezia

Ugo Mulas. Il laboratorio. Una mano sviluppa, l’altra fissa. A Sir John Frederick William Herschel, 1970 - 1972 © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli
UGO MULAS. IL LABORATORIO. UNA MANO SVILUPPA, L’ALTRA FISSA. A SIR JOHN FREDERICK WILLIAM HERSCHEL, 1970 – 1972. COURTESY ARCHIVIO UGO MULAS, MILANO

Mercoledì 29 marzo si apre la prima grande rassegna che inaugura Le Stanze della Fotografia: Ugo Mulas. L’operazione fotografica.

La fotografia è un’arte capace di raccontare la società e il mondo che ci circonda e Ugo Mulas (Pozzolengo, 1928 – Milano, 1973) è stato uno dei più grandi fotografi italiani del secolo scorso a saper cogliere queste sfumature. In occasione del cinquantesimo anniversario della sua morte, la mostra Ugo Mulas. L’operazione fotografica, presenta un’ampia raccolta di opere dell’artista, tra cui trenta foto mai esposte prima d’ora.

Realizzata in collaborazione con l’Archivio Mulas e curata da Denis Curti e Alberto Salvadori, la mostra si svolge nelle nuove Stanze della Fotografia di Venezia, un nuovo polo culturale sull’Isola di San Giorgio Maggiore, nato grazie all’iniziativa congiunta della Fondazione Giorgio Cini e di Marsilio Arte. La mostra inaugura questo nuovo spazio culturale e sarà aperta al pubblico dal 29 marzo al 6 agosto.

UGO MULAS. JOAN MIRÓ, MUSEO POLDI PEZZOLI MILANO, 1963. COURTESY ARCHIVIO UGO MULAS, MILANO

Più di 300 opere per scoprire il maestro della fotografia italiana

La mostra fotografica, organizzata nello storico edificio che in passato ha ospitato i magazzini della dogana, si arricchisce di significato critico e storico grazie alla struttura, al contesto e allo sviluppo dato all’esposizione di documenti, fotografie, filmati e tracce appartenenti e collegati all’artista stesso. La valenza sociale e la critica profonda dietro al concetto di fare fotografia dell’autore viene colta a tutto tondo per il cinquantesimo anniversario della sua morte, in un punto di vista unitario che esalta l’interpretazione fotografica di Mulas.

L’esposizione è suddivisa in 14 sezioni e presenta una collezione di 296 opere che guidano gli spettatori alla scoperta di Mulas, fotografo a 360 gradi. Dalle periferie Milanesi dove Mulas ha iniziato la sua carriera con i primi reportage negli anni ’50, al surrealismo di Duchamp, all’espressionismo astratto di Rauschenberg: la rappresentazione di una realtà cruda e materiale che lascia però spazio a fantasia ed espansione della realtà è forma stessa del fotografo lombardo. La sua fotografia, nella sua immediata espressione della concretezza occidentale, è ritratto non solo dell’artista e della società, ma assume anche una dimensione storica e descrittiva, quasi accademica, per chi si approccia al mondo della fotografia e della sua rappresentazione.

Oltre alle Verifiche, una serie di tredici opere fotografiche attraverso le quali Mulas riflette sulla fotografia stessa e una selezione di scatti dedicati a luoghi come Milano e Venezia, la mostra presenta per la prima volta alcuni scatti inediti dedicati ad artisti, letterati e giornalisti del secolo scorso, tra cui figurano i volti di Joan Mirò, Andy Warhol, Eduardo De Filippo, Oriana Fallaci e Carla Fracci. Presenti in mostra anche i reportage teatrali dell’artista, insieme ad alcuni lavori meno noti.

UGO MULAS. MILANO, 1953 – 1954 . COURTESY ARCHIVIO UGO MULAS, MILANO

Ugo Mulas: il fotografo che ha catturato l’anima dell’Italia del Novecento

Ugo Mulas, fotografo “totale” e autodidatta, non segue generi fotografici precostituiti e anzi, utilizza la fotografia per fornire una testimonianza critica della società a partire dai suoi primi reportage tra il 1953 e il 1954 nei quali ritrae le periferie milanesi e l’ambiente artistico e culturale del Bar Jamaica, fulcro del clima creativo degli anni Cinquanta. Si fa presto conoscere in diversi ambiti della fotografia, dalla moda alla pubblicità, pubblicando su riviste di rilievo come Settimo Giorno, Rivista Pirelli, Domus e Vogue senza però mai perdere la passione per il mondo dell’arte che lo porta a fotografare le edizioni della Biennale di Venezia dal 1954 al 1972.

Eclettico e riflessivo, crudo ma espressivo, Mulas, Lombardo d’origine e milanese d’adozione, si distende in un panorama culturale internazionale, fondendo la cultura italiana con l’espressione Pop di Warhol, il teatro di Eduardo di Filippo, il surrealismo di Duchamp e lo spazialismo di Fontana. Artista affamato e silenzioso ritrae se stesso e il mondo, sfruttando arte e immagine come strumento di verità e insieme di fuga, posizionandosi così tra i nomi di spicco dell’arte fotografica non solo in Italia.

La mostra Ugo Mulas. L’operazione fotografica rappresenta quindi un’occasione unica per scoprire o riscoprire l’arte di uno dei più grandi fotografi italiani del secolo scorso, e per approfondire la conoscenza di un’epoca e di un ambiente artistico e culturale che ha segnato la storia dell’arte italiana.

Veduta dell'Isola di San Giorgio, sede della Fondazione Giorgio che ospita l'iniziativa Le Stanxe della Fotografia
Veduta dell’Isola di San Giorgio, sede della Fondazione Giorgio Cini che ospita l’iniziativa Le Stanze della Fotografia.

Un nuovo polo culturale sull’Isola di San Giorgio Maggiore

La mostra Ugo Mulas. Operazione fotografica inaugura le Sale della Fotografia, un nuovo centro culturale ed espositivo che conserva una delle più ampie raccolte fotografiche d’Italia, che conta quasi un milione di immagini. Lo spazio, concepito come un centro internazionale di ricerca e valorizzazione della fotografia e finanziato da una Fondazione dedicata oltre che da partner strategici quali la Fondazione di Venezia, sarà destinato a ospitare anche laboratori, incontri, seminari, master e collaborazioni con interlocutori illustri quali l’agenzia Magnum Photos, il Jeu de Paume di Parigi e il Musée de l’Elysée a Losanna.

Lo spazio vanta 1850 metri quadrati disposti su due livelli e sorge nelle vecchie Sale del Convitto della Fondazione Giorgio Cini, nell’edificio destinato originariamente per i magazzini della dogana. Si trova nella zona nord-est dell’isola di San Giorgio, affacciato da un lato sulla Darsena Grande e dall’altro sulla laguna.

INFORMAZIONI UTILI

DATE: dal 29 Marzo al 6 Agosto 2023

LUOGO: Le Stanze della Fotografia

INDIRIZZO: Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

ORARI: Aperto tutti i giorni dalle ore 11 alle 19.
Chiuso il mercoledì

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 041 2412330

E-MAIL INFO: lestanzedellafotografia@gmail.com

SITO UFFICIALE: https://www.stanzedellafotografia.it/it/

Fonti

Le Stanze della Fotografia

Finestresull’Arte

Sky Arte

di Eleonora Interliggi

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